LA SETTIMANA DELLE RESIDENZE DIGITALI

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VI edizione

Dopo l’acquisto del biglietto – in prossimità dell’inizio della settimana di Residenze Digitali – gli spettatori riceveranno via email tutte le informazioni e le istruzioni utili per accedere allo spettacolo.

Martedì 9 dicembre

Dalle 18:30 alle 19:00
SPOOKY INTERNET STORIE per non dormire Buonanotte
di MARA OSCAR CASSIANI
durata: 20′


Dalle 19:30 alle 21:50
SCREENVESTIGATION
di ALBERT FIGURT
durata: 20′
per un spettatore alla volta, scegli l’orario disponibile


Mercoledì 10 dicembre

Dalle 18:30 alle 19:00
SPOOKY INTERNET STORIE per non dormire Buonanotte
di MARA OSCAR CASSIANI
durata: 20′

BIGLIETTERIA ONLINE


Dalle 19:30 alle 21:50
SCREENVESTIGATION
di ALBERT FIGURT
durata: 20′
per un spettatore alla volta, scegli l’orario disponibile


Giovedì 11 dicembre

Dalle 18:00 alle 19:00
SCREENVESTIGATION
di ALBERT FIGURT
durata: 20′
per un spettatore alla volta, scegli l’orario disponibile


Dalle 19:30 alle 20:20
MOLKA
di BENEDETTA PIGONI e GIAMMARCO PIGNATIELLO
durata: 40′
per un massimo di 30 spettatori


Dalle 20:30 alle 22:10
SCREENVESTIGATION
di ALBERT FIGURT
durata: 20′
per un spettatore alla volta, scegli l’orario disponibile


Venerdì 12 dicembre

Dalle 14:00 alle 19:20
SCREENVESTIGATION
di ALBERT FIGURT
durata: 20′
per un spettatore alla volta, scegli l’orario disponibile


Dalle 19:30 alle 20:30
EBURNEA
di BORIS PIMENOV
durata: 40′


Sabato 13 dicembre

Dalle 15:00 alle 18:00
INCONTRO PUBBLICO

Nell’ambito del festival Teatri di Vetro, presso lo Spazio Rossellini di Roma, verranno presentati i risultati del progetto.

Benedetta Pigoni, Giammarco Pignatiello

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Molka è una performance interattiva (su Discord) progettata per svolgersi all’interno di una piattaforma di live streaming pornografico  che mette in discussione il confine tra osservazione e violazione. Ispirato alle spy cams pornografiche coreane da cui prende il nome, il progetto immerge lo spettatore in un bagno pubblico dove quattro donne, lentamente, scoprono di essere osservate. Con un’estetica che richiama i siti di voyeur cam, il pubblico può scegliere tra diverse inquadrature, interagire in chat e influenzare la narrazione in tempo reale. Commenti reali e messaggi automatizzati si mescolano, simulando un ambiente ambiguo e disturbante, dove il confine tra spettatore e complice si fa labile. Scritto da Benedetta Pigoni durante una residenza in Corea del Sud, Molka si ispira al movimento femminista delle 4B e si interroga su come il desiderio possa trasformarsi in strumento di controllo. È un’indagine cruda e potente sulla pornografia dello sguardo, in cui il pubblico è chiamato a confrontarsi con la propria responsabilità: non solo testimone, ma parte attiva del sistema che osserva.

di Benedetta Pigoni
regia Giammarco Pignatiello
con Alessandra Curia, Cinzia Lorelli, Caterina Pagliuzzi, Maria Teresa Vannini

progetto vincitore del bando RESIDENZE DIGITALI 2025 presentato all’interno de LA SETTIMANA DELLE RESIDENZE DIGITALI.

Giammarco Pignatiello (Foggia, 1997), regista diplomato in Paolo Grassi. Con il collettivo Divano Project è vincitore del bando testinscena2024 promosso da Fondazione Claudia Lombardi per il Teatro, in collaborazione con Campo Teatrale. Inizia il suo percorso nel 2015 con la Piccola Compagnia Impertinente, dirigendo e scrivendo spettacoli per l’infanzia patrocinati dal Teatro Pubblico Pugliese.

Benedetta Pigoni (Reggio Emilia, 2000), drammaturga. Vince il Premio Tondelli 2023 e il ConTest Amleta con 30 milligrammi di Ulipristal, messo in scena nel 2024 in una produzione del Seoul Institute of the Arts. Studia teatro di figura con Animateria e collabora come marionettista con la compagnia Carlo Colla e Figli. Attualmente diplomanda al corso di Scrittura per lo Spettacolo alla Paolo Grassi.

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Diana Anselmo (IT)
PAS MOI

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Pas Moi è la nuova lecture-performance dialogata di Diana Anselmo, capitolo conclusivo di un percorso di ricerca documentaria e affettiva che esplora la rete di potere e dominio intessuta nella storiografia tradizionale. Se la precedente performance Je Vous Aime – poi divenuta una mostra personale alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino – metteva in luce la storia di oppressione della Comunità Sorda e le implicazioni rieducative delle prime proiezioni di immagini in movimento che hanno poi portato al cinema, Pas Moi segue un percorso parallelo e, da una prospettiva Sorda e segnante, esplora la genesi dei primi strumenti di registrazione, trasmissione e riproduzione del suono. 

Attraverso archivi minori, antistorie e saperi situate trasmessi corpo-a-corpo, i celebrati apparecchi all’origine della futura industria cinematografica e musicale si rivelano concepiti con un intento audista e fonocentrico: “guarire” la sordità. Malattia da eradicare o far sparire nelle maglie del mondo udente, più che un’identità, una cultura con una propria lingua e comunità. Pas Moi prova a immaginare dove si può arrivare se un altro è il punto di partenza. Al di là della “mancanza di udito”, più in là, più lontano ancora. 

L’opera assume la forma di una lecture-performance a più voci ma senza suono, che si dipana verbalmente ma non vocalmente.  

È un dialogo performativo tra due persone Sorde condotto in lingua dei segni, la madre lingua (anche se non risiede nella bocca) di due dei tre artisti sordi in scena. La conversazione si svolge su due livelli, passando da una lecture a una chiacchierata informale, ed è resa accessibile al pubblico non segnante attraverso proiezioni di testo che ribaltano l’usitata gerarchia fonocentrica di dominio linguistico. 

Attraverso dialoghi, videoperformance, musica, canzoni segnate e cantate ed embodiement musicale, lo spettacolo esplora la storia minore di dispositivi come il microfono, il telefono, il grammofono, giungendo infine a interrogarsi su cosa potrebbe accadere nello spazio interstellare, lì dove non conta se si può sentire o meno. 

▼ Per info dettagliate e biglietti visita il sito di DANAE FESTIVAL 

ideazione, performance, visual Diana Anselmo performer Diana AnselmoDaniel BongioanniAntonio Dominelli suono, composizione Antonio Dominelli testo della Singsong Paddy Ladd dramaturg Piersandra di Matteo coaching nella ricerca e nel materiale performativo Saša Asentić
realizzato con Santarcangelo Festival produttore esecutivo Chiasma coprodotto da Scuola Piccola ZattereTheaterFormen FestivalGessnerallee ZürichFuorimargine Centro di Produzione di Danza e Arti Performative della Sardegna sostenuto dalla rete R.O.M, dal partner Reykjavik Dance Festival su invito di Santarcangelo Festival. R.O.M è sostenuta dall’Unione Europea nell’ambito del programma Europa Creativa, dal Conseil des arts de Montréal e dal Conseil des arts et des lettres du Québec col sostegno di Teatro delle Moire/Danae Festival con il supporto di Istituto Italiano di Cultura di OsloIstituto Italiano di Cultura di BerlinoMIC – Ministero della Cultura all’interno di LANDINGprogetto sostenuto dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale realizzato da Santarcangelo Festival 

Diana Anselmo è performer e artista visivo Sordo nativo segnante. Bilingue LIS/Italiano, debutta nel 2021 con Autoritratto in 3 atti e all’estero con Le Sacre du Printemps (2022) di Xavier Le Roy. Nel 2024 espone Je Vous Aime alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e deafnotdead alla Galleria Eugenia Delfini. Dal 2023 collabora con Cristina Kristal Rizzo, con cui firma la co-autorialità di Monumentum DA.
Nel 2025 debutta con “Pas Moi”, il secondo capitolo della sua ricerca sulla Deaf History.
Diana è tra i fondatori di Al.Di.Qua. Artists, prima associazione europea di categoria di/per artist* con disabilità.