PAESAGGI CONDIVISI
Sette pièce tra campi e foreste

8 - 16 giugno 2024

Paesaggi condivisi” è un viaggio teatrale tra campi e foreste alla scoperta di sette proposte artistiche. Interventi performativi e coreografici, creazioni sonore e multimediali, affondi filosofici offrono un’esperienza collettiva e partecipata per interrogarci sul rapporto con paesaggio e natura.

Se il paesaggio fosse un teatro? Se l’arte non imitasse la natura, ma ci permettesse di viverla collettivamente? Cosa è in gioco nel nostro rapporto con la “natura” e le sue rappresentazioni, nel momento in cui clima e risorse ci hanno portato alla consapevolezza della nostra fragilità e interdipendenza?

Paesaggi condivisi invita a lasciare il teatro e trascorrere una giornata nella natura: camminando ed esplorando campi e foreste, gli spettatori scopriranno sette proposte artistiche, sette variazioni sul tema paesaggio. Stefan Kaegi, del collettivo Rimini Protokoll, e Caroline Barneaud, curatrice del Théâtre Vidy-Lausanne, hanno invitato dieci artisti europei a condividere le loro visioni sul nostro rapporto con il territorio. Interventi performativi e coreografici, creazioni sonore e multimediali, affondi filosofici offrono un’esperienza collettiva e partecipata. 

Paesaggi condivisi è parte del progetto europeo Performing Landscape, che vede coinvolti otto partner provenienti da Germania, Austria, Francia, Italia, Spagna, Portogallo, Slovenia, Svizzera. Artisti, organizzazioni culturali ed esperti sviluppano una riflessione sulle nozioni di arte, paesaggio e territorio. Disegnando una mappa visibile e invisibile dei luoghi europei coinvolti, svelano gli spazi che condividono attraverso la lente delle arti e delle scienze. Un modo diverso di guardare e reinventare insieme l’Europa. Paesaggi condivisi ha debuttato il 14 maggio 2023 a Chalet-à-Gobet con il Théâtre Vidy-Lausanne, e viene attualmente adattato e rappresentato nei diversi luoghi coinvolti: Avignone, Berlino, Milano, Lubiana, St. Pölten, la regione di Girona e la regione di Lisbona.

Stefan Kaegi (Rimini Protokoll)  

Regista svizzero del collettivo tedesco Rimini Protokoll, crea solitamente progetti inusuali per lo spazio urbano. In Paesaggi condivisi invita i partecipanti a sdraiarsi sotto gli alberi, con il viso rivolto verso le chiome: una conversazione registrata da ascoltare in cuffia li guiderà in un’esperienza sonora immersiva che inverte le prospettive.

Chiara Bersani e Marco D’Agostin 

Coreografi e danzatori italiani, una con disabilità e l’altro no, esplorano insieme la nozione di “corpo politico” da più di dieci anni. Per Paesaggi condivisi offrono al pubblico un picnic inconsueto, nel quale il paesaggio è tanto condiviso quanto inaccessibile.

Sofia Dias e Vítor Roriz  

Dal 2006, il duo di artisti e coreografi portoghesi ha sviluppato un linguaggio coreografico che combina movimento, linguaggio e suono. Per Paesaggi condivisi il duo ha creato una composizione sonora che guida e coordina due gruppi di spettatori attraverso la foresta, in una specie di pas de deux che mette in discussione i legami tra uomo e natura. Testi, canzoni e paesaggi sonori danno forma a una nuova geometria dello spazio da condividere con gli altri partecipanti.

Begüm Erciyas e Daniel Kötter

Begüm Erciyas, artista turco-belga, e Daniel Kötter, regista tedesco, creano mondi intimi, ibridi e sfaccettati con l’aiuto di diversi media e tecnologie. In Paesaggi condivisi propongono ai partecipanti di indossare visori VR per immergersi in un paesaggio svuotato di ogni presenza umana e lasciato alla mercé dello sfruttamento economico. Gli spettatori diventano invisibili gli uni agli altri e fanno un’esperienza intima e collettiva al contempo.

Ari Benjamin Meyers 

Compositore e artista americano che vive a Berlino, nel suo lavoro esplora la natura performativa e socio-politica della musica insieme a musicisti di ogni estrazione e provenienza. Per Paesaggi condivisi  ha accolto la sfida di comporre per il territorio. Le sue composizioni musicali, interpretate da artisti locali, accompagnano l’intero cammino disegnando vibranti cartografie sonore dello spazio.

El Conde de Torrefiel

Il collettivo spagnolo composto da Tanya Beyeler e Pablo Gisbert mette solitamente in scena spettacoli in cui dialogano testi e “tableaux vivants”, ponendo la lettura al centro del dispositivo. Per Paesaggi condivisi il duo propone ai partecipanti un paesaggio “sottotitolato”: su uno schermo led immerso nell’ambiente naturale scorre un testo che gli spettatori sono invitati a leggere collettivamente – insieme al paesaggio circostante – per analizzare, decostruire e reinterpretare le nostre rappresentazioni della natura.

Émilie Rousset 

Regista francese, indaga e raccoglie archivi e materiale documentario che elabora nelle sue opere teatrali, nelle sue installazioni e nei suoi film. Per Paesaggi condivisi ha raccolto le parole di esperti – un avvocato ambientalista, un agricoltore, un tecnico bio-acustico - che saranno portate al pubblico da alcuni performer e una macchina agricola, invitandolo ad esplorare i legami tra scienza, tecnologia, economia e paesaggio.

PAESAGGI CONDIVISI Sette pièce tra campi e foreste
Durata (stima) : 7 ore, pause incluse Performative land art (teatro, performances, musica…)
Ideazione e cura Caroline Barneaud, Stefan Kaegi (Rimini Protokoll)
Con pièce di  Chiara Bersani and Marco D’Agostin (Italia), El Conde de Torrefiel (Spagna), Sofia Dias and Vítor Roriz (Portogallo), Begüm Erciyas and Daniel Kötter (Turchia, Belgio, Germania), Stefan Kaegi (Germania, Svizzera), Ari Benjamin Meyers (USA, Germania), Émilie Rousset (Francia)
Assistente artistica Giulia Rumasuglia, Magali Tosato
Direzione tecnica Guillaume Zemor 
Produzione e coordinamento Isabelle Campiche, Aline Fuchs (Théâtre Vidy-Lausanne)
With the support of the production, technique, communication and administration teams of Théâtre Vidy-Lausanne
Coordinamento di Performing Landscape Chloé Ferro, Monica Ferrari,  Lara Fischer (Rimini Protokoll)
Produzione Rimini Apparat (Germany) and Théâtre Vidy-Lausanne (Switzerland)
Coproduzione Performing landscape, European consortium: Bunker and Mladi Levi Festival (Slovenia), Culturgest (Portogallo), Festival d’Avignon (Francia), Tangente St. Pölten – Festival für Gegenwartskultur (Austria), Temporada Alta (Spagna), ZONA K and Piccolo Teatro di Milano Teatro d’Europa (Italia).

Berliner Festspiele (Germany).

Performing landscape, European consortium: Bunker and Mladi Levi Festival (Slovenia), Culturgest (Portogallo), Festival d’Avignon (Francia), Tangente St. Pölten – Festival für Gegenwartskultur (Austria), Temporada Alta (Spagna), ZONA K and Piccolo Teatro di Milano Teatro d’Europa (Italia).

Berliner Festspiele (Germania).

pic © Léonard Rossi

con il sostegno di INVR.SPACE GmbH per i visori VR Cinema Solution

con il sostegno di Bundeszentrale für politische Bildung per l’ideazione del progetto

The prototype in Lausanne was supported by Jorat natural park, the City of Lausanne, the Competence Centre in Sustainability of the University of Lausanne.

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