WORKSHOP INTENSIVO – DANTE ANTONELLI
TO BURN OR NOT TO BURN
Marzo – Giugno 2020
aperto a tutt* | partecipazione gratuita | massima serietà
Teatro OUT OFF | ZONA K |
Comune di Milano – Fabbrica del Vapore
4 incontri di 4 giorni consecutivi l’uno,
un percorso a tappe con esito finale
OPEN CLASS: 26 giugno
Teatro OUT OFF
Per partecipare inviare una mail a:
attodimeraviglia@gmail.com
Con 1 video, su YouTube o Vimeo (link, no pass), di te che parli del tuo rapporto tra il sacro e il corpo (max 5′) + 2/4 foto + CV + quello che ti spinge a partecipare a questo lavoro (nel corpo nella mail).
Sulla scorta dei lavori attorno alle opere, al pensiero e alla vita di Yukio Mishima, To Burn Or Not To Burn è un workshop pensato come luogo d’incontro e formazione, di indagine e studio sulle pratiche della performance e della scrittura scenica, rivolto ad attori, danzatori, performer.
Un cantiere aperto, parte di un processo di creazione per un futuro Atto di Meraviglia, ispirato al romanzo “Il Padiglione d’oro”, alle “Lezioni spirituali per giovani Samurai” e a “La voce degli spiriti eroici“.
Religione e Politica, quale Tempio è il nostro Tempio in questo Tempo? Cenere e neve, il Tempio della nostra società è già stato dato alle fiamme, in questo orizzonte qualcuno si muove. Pellegrini in marcia sulla cenere, mentre la neve continua a cadere, coprendo tutto.
Riscrittura a sua volta di “Amleto” di William Shakespeare, “Il Padiglione d’oro” diMishima è il punto di partenza di una scrittura originale che inizia là dove il romanzo originale termina, da quel “io voglio vivere” pronunciato da Mizoguchi, protagonista dell’opera e che ribalta la triste sorte del Principe di Danimarca.
La visione del vuoto e l’atto fatale: la tensione spirituale della performance è quella del samurai idealizzato daMishima.
Apollineo e Dionisiaco muovono le onde di un mare solo geograficamente distante dal nostro e che affonda, invece, le sue correnti e riscopre i suoi stati di grazia nello stesso mare dove la nostra civiltà ha visto le sue origini.
Il paese ideale di Mishima insegue la bellezza classica dei nostri antenati e, in qualche modo la scena dei nostri giorni, i teatri e gli spazi dei nostri luoghi di vita, le persone che lo leggono oggi, possono dargli nuova voce e nuova luce.
“La vita è una danza
nel cratere di un vulcano: erutterà,
ma non sappiamo quando”
1 TAPPA
DAL 26 A 29 MARZO,
Dalle 10.00 alle 16.00
ZONA K
Via Spalato 11
2 TAPPA
DAL 30 APRILE AL 3 MAGGIO
Dalle 10.00 alle 16.00
ZONA K
Via Spalato 11
3 TAPPA
DAL 4 AL 7 GIUGNO
Dalle 10.00 alle 16.00
Teatro OUT OFF
Via Mac Mahon 16
4 TAPPA
DAL 18 AL 21 GIUGNO
Dalle 10.00 alle 16.00
Comune di Milano – Fabbrica del Vapore
Via Procaccini 4
+
OPEN CLASS
25 GIUGNO, PROVE GENERALI al Teatro OUT OFF
26 GIUGNO, PERFORMANCE STUDIO, ore 21.00, al Teatro OUT OFF
WORKSHOP DI INTERPRETAZIONE
PER ATTORI PROFESSIONISTI
L’attore e la scena, dal testo all’azione.
Quando un attore/performer ha raggiunto un livello di consapevolezza tale da rendere il proprio corpo espressivo, liberare la voce e costruire in modo intenzionale un personaggio sulla scena, allora è pronto per un confronto nuovo e per dare vita a un inedito sé in termini performativi.
ZONA K e Teatro Franco Parenti presentano un percorso di formazione tenuto dall’artista Claudio Tolcachir, protagonista indiscusso della nuova scena argentina e regista pluripremiato a livello internazionale. Un workshop in cui sperimentarsi attraverso esperienze di recitazione e rappresentazione scenica, collettive e in solo, al fine di accrescere le proprie potenzialità attoriali.
A chi è rivolto il percorso formativo:
- 20 attori professionisti che abbiano voglia di affinare le proprie doti attoriali e recitative – costo € 180.00
- 10 uditori che desiderino entrare in contatto con questo mondo secondo una modalità meno diretta ed immediata – costo € 60,00
Quando:
23 e 24 Novembre ore 11.00 – 18.00 (pausa pranzo compresa) + 25 Novembre ore 10.30 – 13.30
Dove:
ZONA K, Via Spalato 11, M5 ISOLA.
Il workshop è tenuto in lingua spagnola con traduzione in sala.
Le iscrizioni corredate di CV devono pervenire entro e non oltre il 16 novembre all’indirizzo info@zonak.it Per info chiamare il numero 393.8767162.
Pic by Mariana Eliano
Il workshop nel dettaglio
La proposta didattica formativa approfondirà le seguenti tematiche:
– Come pensare una scena.
– Come scoprire all’interno di un testo le chiavi di una specifica e vasta evoluzione del personaggio. – Come trarre vantaggio dalle linee d’azione fornite dal testo per conferire verità e credibilità al personaggio e alla scena.
Il principale nemico di un attore è la recitazione, se essa si pone davanti all’azione del personaggio, apparendo così come una semplice rappresentazione. Affrontare la sottile, ma enorme differenza tra azione e recitazione, tra essere e mostrare. Rappresentare un pensiero o un’emozione o realizzare un vero processo di pensiero che produce un’emozione genuina nata nel qui e ora che la scena propone. L’idea è di pensare a un attore indipendente, capace di mettere in campo strategie per proporre e risolvere le scene; un attore dotato di armi necessarie per realizzare le sue idee e di malleabilità tale da incorporare le proposte della direzione e trasformarle in motori propri che arricchiscono il lavoro.
L’analisi del testo dovrebbe servire come una guida, piuttosto che come un panorama insondabile che genera impotenza. I personaggi e i loro diversi strati di verità, contraddizione, menzogne e transizioni prendono forma da un’analisi profonda e pratica allo stesso tempo, in unione con le diverse sfaccettature del performer, creando una vera mappa del personaggio.
In relazione all’azione dobbiamo definire quale significato reale abbia quella parola per noi. Se concordiamo che la realizzazione del carattere consista nella modifica di sè o dell’altro, quindi questo è il suo obiettivo, scopriamo che l’azione è un asse che organizza il nostro modo di pensare e agire. L’emozione deriverà dal naturale scontro tra l’obiettivo del personaggio e la sua opposizione, in aggiunta alle circostanze umane che la compongono, ottenendo così un’emozione genuina e non forzata dalla performance.
Obiettivi ed esercizio fisico
Analisi del testo
Lavoro di gruppo per analizzare le scene che si presenteranno, riferendole alla pratica scenica.
Azione, i risultati dell’analisi del testo vengono trasferiti al corpo.
Esercizi sperimentali sul corpo (verbi motori nel corpo – verbi motori nel testo).
Esercizi di comunicazione e relazione (attraverso esercizi verbali focalizzati sulla comunicazione e sulla relazione con l’altro).
Pratica scenica
Lavoro sulle scene preparate in seguito all’analisi del testo, con l’inserimento di esercizi fisici adatti all’interpretazione scenica. Gli esercizi specifici vengono proposti in base alle difficoltà che si presentano al momento della messa in scena delle azioni performative.