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L’arte sta in far sì che tutto sia falso e paia vero. L’arte sta in far sì che tutto sia vero e paia falso. « il realismo è l’impossibile » – W. Siti
Dopo il grande successo ottenuto nella scorsa stagione, ritorna l’operazione straordinaria di DOM- che, a partire dalla graphic novel di Jiro Taniguchi, costruisce una drammaturgia di spazi in cui lasciar esplodere il confine tra centro e periferie, tra urbano e terzo paesaggio, tra umano e non umano.
Un uomo, lo scrittore e drammaturgo Antonio Moresco, percorre la città passeggiando. Attraverso il suo viaggio il paesaggio si apre e si nasconde agli occhi del pubblico che lo segue a distanza, come a spiarlo, in bilico tra identificazione e distacco.
Gli spazi si susseguono come in un ininterrotto piano sequenza – una piazza, una stazione, una cattedrale, un campo incolto, una palude, una piscina pubblica, un motel. L’esperienza viva del cammino diventa il pretesto per un corpo a corpo con il reale.
Un progetto ZONA K e Danae Festival
I biglietti verranno ritirati presso il luogo di partenza.
SOLD OUT, per repliche 11 – 14 ottobre, lista d’attesa completa.
Performance urbana, itinerante per soli 15 spettatori. Durata del tragitto: 4 ore e 30 minuti ca.
Il luogo di partenza sarà comunicato via sms a ciascun partecipante il giorno prima della performance prenotata, pertanto verrà chiesto un contatto telefonico. La performance prevede un percorso a piedi di circa 4 ore e mezza, si raccomanda di indossare abbigliamento e scarpe comodi. Non è adatta a persone con capacità motoria ridotta.
Ideazione, drammaturgia e regia a cura di DOM- / Leonardo Delogu, Valerio Sirna Produzione Teatro Stabile dell’Umbria, ZONA K, Danae Festival, Terzo paesaggio Con Antonio Moresco e con Paola Galassi e Isabella Macchi Con la partecipazione degli allievi di ITAS Giulio Natta di Milano Organizzazione e guida Francesca Agabiti Liberamente ispirato al fumetto di Jiro Taniguchi – L’uomo che cammina Testi inediti Antonio Moresco Progetto video Studio Azzurro A cura di Alberto Danelli, Laura Marcolini, Martina Rosa Musiche originali Fabio Zuffanti Elaborazione suono Lorenzo Danesin Collaborazione Museo Del Novecento, Milano Sport, Abbazia di Chiaravalle, Hotel Corvetto Con il sostegno di IntercettAzioni – Centro di Residenza Artistica della Lombardia (un progetto di Circuito CLAPS e ZONA K, Industria Scenica, Milano Musica, Teatro delle Moire)
DOM- è un progetto nato nel 2013 dalla collaborazione tra gli artisti Leonardo Delogu, Valerio Sirna ed Hélène Gautier. Indaga il linguaggio delle performing arts, con una particolare attenzione alla relazione tra corpo e paesaggio, e si impegna nella trasmissione di peculiari pratiche di abitazione, legate allo spazio e al tempo della creazione artistica. DOM- costruisce eventi performativi, seminari, camminate, scritti, giardini, installazioni, video, reportage fotografici.
Antonio Moresco, Scrittore italiano [Mantova, classe 1947]. Dopo aver compiuto un difficile apprendistato di cui dà conto in Lettere a nessuno (1997) documentando criticamente la
difficoltà di emergere dalla condizione di scrittore sotterraneo e rifiutato dal mondo editoriale italiano, ha pubblicato nel 1993 la raccolta di racconti Clandestinità, in cui sono già presenti i temi che sostanziano la sua opera, resi in uno stile asciutto e iperrealista che ne accresce l’impatto drammatico: quello della solitudine, in primo luogo, attraversata da una dimensione del sogno come straniamento da sé, cui si affianca il motivo ricorrente di una ricerca affannata di senso che si dipana attraverso percorsi obliqui e instabili. Il fulcro dell’opera di Moresco ruota intorno alla vasta opera Giochi dell’eternità, scritta nell’arco di 35 anni, costituita da Gli esordi (1998), Canti del caos (edito in due volumi nel 2001 e 2003) e Gli increati (2015). Tra le sue altre opere: La cipolla (1995), Lo sbrego (2005), Scritti di viaggio, di combattimento e di sogno (2005), Merda e luce (2007), La lucina (2013), Fiaba d’amore (2014), I randagi (2014), Piccola fiaba un po’ da ridere e un po’ da piangere (2015), L’addio (2016), Fiabe da Antonio Moresco (2017) e, entrambe nel 2018, L’adorazione e la lotta e Il grido.
Fondatore nel 2003 del blog Nazione indiana, nel 2005 ha creato la rivista telematica e cartacea Il primo amore.
FOCUS ECOLOGY
FOCUS PEOPLE
The power of the people, of the general public. The force and the real propulsion that come from the bottom. People have the power, power to the people, songs and slogans from the 70’s that still resist in a world that is very different than what is was then. Yet, despite everything, we still think that people have the power to change the world.
PEOPLE explores the strengths and the contradictions that permeate our society: the strength of feelings, the exchange between generations, solidarity; but also the relations between people where power plays are always more ambiguous and ruthless. Mainly it talks about people: young, teenagers, women that are curious, independent, aggressive but always current.
26 APRILE | 19 MAGGIO
MAMMALIAN DIVING REFLEX / DARREN O’DONNELL (CA) TEENTALITARIANISM with 3 events + 1
Nightwalks with Teenagers invites a group of teenagers to take over a neighboyrhood in their city, organizing a night walk in which they will guide the spectators.
“A performance that is a small miracle.” The Guardian
In all the work of the Canadian group, guided by Darren O’Donnell, the social dimension is at the center of a research that materializes in active participation that aim to increase the critical spirit of the public.
With this project, Mammalian Diving Reflex creates the conditions for a unprecented encounter between young and adults, between people from different geographical, culture, socio-economical and race backgrounds that normally don’t have the occasion or motives to spend time together.
The performance is the result of the collaboration between the artists of the group and the group of youngsters involved, developed in a series of workshops that last two weeks.
Ideazione e regia: Darren O’Donnell. Co-regia: Tina Fance, Kiera O’Brien, Virginia Antonipillai, Sanjay Ratnan. Produzione esecutiva: Eva Verity, Tina Fance. Photo: Martin-Steffen, Amish Morrell, Paul Blakemore, Mammalian Diving Reflex. Creato in collaborazione con gli studenti del del Liceo linguistico Itas Natta di Milano. Produzione: ZONA K e FOG Triennale Milano Performing Arts. Questa presentazione di Teentalitarianism è resa possibile in parte grazie al supporto del Canada Council for the Arts e dell’Ontario Arts Council.
Long-Lasting Landscapes è un progetto basato sulla relazione tra persone e luoghi attraverso la danza e i linguaggi del corpo. Il percorso degli itinerari è strutturato in molteplici tappe in cui si alternano creazioni artistiche di natura performativa a momenti partecipativi dove il pubblico diventa visitatore, spettatore e protagonista.
Gli itinerari offrono nuove prospettive di osservazione e nuovi modi di abitare gli spazi urbani mettendo in campo la corporeità. Ogni itinerario coreografico è unico perché sviluppato e pensato in stretta relazione al contesto che lo ospita.
Il progetto si propone di diffondere la danza contemporanea in luoghi non convenzionali stimolando una riflessione sul territorio e sulle sue risorse, attraverso interventi che portano ad esplorare il territorio tramite il vocabolario corporeo. La danza è di tutti e di tutti i luoghi, i quali a loro volta, impregnati di storia, di natura e di arte, sono fonte di conoscenza e stimolo per l’immaginazione e la creazione artistica. Questo pensiero è la base per la creazione di partiture coreografiche che traggono ispirazione dagli elementi architettonici, dalle geometrie, dalle sonorità, dalle opere d’arte, dalla storia e dagli abitanti che rendono unico un territorio e che andranno a costituire le tappe degli itinerari coreografici.
Un progetto ZONA K e Stanze
perfomance site-specific c/o luogo della città In italiano – Durata 40 min.
ideazione e interpretazione: Dance Makers (Anna Altobello, Beatrice Bresolin, Ilaria Campagnolo, Marina Donatone, Giovanna Garzotto, Michela Lorenzano, Andrea Rampazzo, Silvia Sessi) con il sostegno di: CSC – Centro per la Scena Contemporanea di Bassano del Grappa
Dance Makers è un gruppo di artisti della danza nato nel 2017 in seguito alla partecipazione a Dance Makers1, progetto organizzato dal CSC – Centro per la Scena Contemporanea di Bassano del Grappa. Il gruppo è composto da danzatori, insegnanti, insegnanti Dance Well – movement research for Parkinson e coreografi. I Dance Makers hanno pensato e realizzato itinerari coreografici in spazi non convenzionali, attività di ricerca sulle pratiche coreografiche e restituzioni di spettacoli in occasione di B.Motion Danza Operaestate – Festival Veneto, Festival Ammutinamenti – Cantieri Danza e Gender Bender Festival. Hanno danzato in progetti a cura di Iván Pérez, James Batchelor e Silvia Gribaudi, e attualmente sono impegnati in una nuova creazione con il coreografo Andrea Costanzo Martini. Parallelamente continuano a realizzare spettacoli site-specific in musei e spazi urbani, e sono attivi nell’organizzazione di workshops per professionisti e non-professionisti.
PROJECT MERCURY Perfomance n°3
“Lo spazio siderale per indagare lo spazio dei desideri”
Sara e Chiara si allenano per diventare astronaute e affrontare quella che, a tutti gli effetti, è un’odissea spaziale. L’incapacità di affermarsi è latente in ogni loro gesto e parola, eppure non demordono e lottano per conquistare la loro porzione di spazio. È la loro totale assenza di cinismo a trasformare un asettico studio fotografico nello spazio siderale e a mettere lo spettacolo in bilico fra essere un’illusione e un vero viaggio interstellare.
A partire da Mercury 13, il fallimentare progetto americano per mandare tredici donne nello spazio, lo spettacolo indaga le conseguenze emotive di non avere l’opportunità di fare ciò che più si desidera, ciò che più ci si sente capaci e preparati di fare. Oscillando in quest’impasse, lo spettacolo diventa un meccanismo analogico che mette in dialogo le due aspiranti astronaute con James Bond, John Fitzgerald Kennedy e Tula Cossey, la prima trans a essere pubblicata su Playboy.
Con Project Mercury, OHT prosegue la sua Performance Series ispirata dalla ricerca sociologica di Richard Sennett sugli scarti emotivi dovuti alla propria condizione lavorativa. Un archivio in divenire di spettacoli, un catalogo dei limiti della vita quotidiana, degli imbarazzi e delle deficienze della nostra società che diventa materia teatrale attraverso un contraddistinto uso dell’ironia.
La prima performance (Autoritratto con due amici) affronta il fallimento in uno spazio privato. La seconda (Debolezze) vira sull’esposizione delle proprie debolezze in un luogo pubblico. Infine la terza (Project Mercury) ruota attorno all’assenza di privilegi nello spazio siderale.
Idea, regia, scenografia Filippo Andreatta di e con Chiara Caimmi, Fiora Blasi drammaturgia Filippo Andreatta e Charles Adrian Gillott esperto spaziale Paolo Giuseppe Bianchi costumi Andrea Ravieli direttore palcoscenico Massimiliano Rassu costruzione pedana Giovanni Marocco produzione Laura Marinelli una produzione OHT con il supporto di Fondazione Caritro, PAT residenza artistica Centrale Fies, Residenze IDRA, Teatro Cantiere Florida
OHT | Office for a Human Theatre nasce nel 2008, dopo la vittoria di Nuove Sensibilità, premio nazionale per giovani registi al Napoli Teatro Festival Italia, ha ottenuto collaborazioni italiane e internazionali coi i più prestigiosi istituti di cultura europei e importanti istituzioni culturali nel mondo. Infine, Centrale Fies e MART museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, sono frequenti partner.
REMEMBER THE DRAGONS
“nelle nostre vite ci sono principesse che non attendono
altro che vederci agire, solo una volta, con bellezza e coraggio …”
30 storie affascinanti, raccontate da bambini provenienti da 21 paesi diversi e in 15 lingue. Un gruppo eterogeneo che incontra il pubblico seduto a un grande tavolo.
Anche in Remember the dragons … BERLIN ci immergono in un mare di storie che sembrano troppo assurde per essere vere. Una ragazza del Marocco che non ha mai fame, non sente dolore e difficilmente sente il bisogno di dormire. Un ragazzo danese che già al suo quarto compleanno gli sarebbe piaciuto diventare una ragazza. Un ragazzo sudafricano della stessa età che ha fatto dozzine di cerchi di grano con suo nonno. Una notte, in segreto.
Vero o falso? E da dove arriva improvvisamente questo piccolo uomo spaziale? Remember the dragons…è una performance adatta a bambini dagli 11 anni in su. Un grande tavolo con 30 schermi e 30 postazioni per il pubblico. Ogni piccolo spettatore porterà un adulto con il quale potrà condividere le avventure. Remember the dragons…mostra le stesse storie sia ai bambini che agli adulti da diverse prospettive facendoli vivere dei ricordi condivisi e dando loro in dono una bellissima pietra lunare scintillante.
Le lingue che si ascolteranno sono: olandese, ucraino, tedesco, spagnolo, inglese, russo, arabo, gujarati, francese, croato, cinese, danese, italiano, ebraico, rumeno.
ideazione e creazione: BERLIN (Bart Baele, Yves Degryse, Tom Struyf) una produzione di BERLIN, HETPALEIS, Kopergietery ricerca Frien Leysen musica Eric Thielemans video Geert De Vleesschauwer scenografia BERLIN, Manu Siebens camera Geert De Vleesschauwer produzione Celeste Driesen, Jelte Van Roy costruzione set Manu Siebens, Robrecht Ghesquière, Bregt Janssens, Koen Ghesquièrecostruzione filmset HETPALEIS in coproduzione con Rotondes, Tweetakt festivalcon il supporto del Flemish Government
Fondatori di BERLIN nel 2003, i registi Bart Baele e Yves Degryse decisero di non scegliere un genere in particolare, ma di avventurarsi nel regno del documentario e lasciare che fossero i luoghi delle loro incursioni a guidare la loro ispirazione. Questa filosofia ha dato vita a due cicli progettuali: Holocene (l’attuale era geologica) dove il punto di partenza è sempre una città o un altro luogo del pianeta, e Horror Vacui (paura del vuoto) nel quale storie vere e toccanti vengono delicatamente districate attorno ad una tavola. Il ciclo Holocene comprende Jerusalem, Iqaluit, Bonanza, Moscow e Zvizdal. I primi tre episodi di Horror Vacui sono invece Tagfish, Land’s end e Perhaps all the dragons. I BERLIN sono tuttora al lavoro su entrambi i cicli. Holocene terminerà nella città di Berlino (da qui il nome del gruppo) con la creazione di un progetto di docu-fiction che coinvolgerà gli abitanti delle città protagoniste degli episodi precedenti. La compagnia ha lavorato in 27 paesi diversi negli ultimi anni, all’interno di vari circuiti: dai teatri agli spazi espositivi, dai festival alle location speciali.
DOMINI PÚBLIC
Uno spazio pubblico, un gruppo di persone, una voce in cuffia che pone domande, istruzioni, suggerimenti. Alcune sono ironiche, innocenti, altre più intime e importanti. Chi sono queste persone? Da dove vengono? Sono spettatori o attori? Che relazione li unisce?
Domini Públic è un gioco sulla vita, quasi un gioco in scatola a grandezza naturale dove gli spettatori non sono semplici pedine ma diventano protagonisti di una storia che il regista Bernat orchestra sapientemente. Un’indagine sociologica in tre dimensioni su temi che ci stanno a cuore e di cui siamo protagonisti, senza costrizioni e ruoli prefissati.
Per la prima volta a Milano, Domini Públic ha girato il mondo ed è un vero e proprio classico della performance urbana.
In italiano. Età minima per ricevere le cuffie: 14 anni. Si svolgerà anche in caso di pioggia.
La performance si terrà c/o Castello Sforzesco, Cortile della Rocchetta (Piazza Castello – MM1 Cairoli) Siete pregati di presentarvi con documento d’identià 10 minuti prima dell’inizio per il ritiro delle cuffie.
Ideazione, direzione e testo Roger Bernat/FFF; coordinamento Helena Febrés; una produzione La Mekánica / Apap (advancing performing arts projects), Teatre Lliure / Centro Párraga / Elèctrica Produccions, con il sostegno di Generalitat de Catalunya / Entitat Autònoma de Difusió Cultural – departament de cultura i mitjans de comunicació / Unione Europea / Programma Cultura 2007-2013; con il sopporto de Ministerio de Educación, cultura y deporte_INAEM; www.rogerbernat.info
FOCUS CATALOGNA
Un progetto di
Con il sostegno di:
Con il patrocinio del
Media Partnership
In collaborazione con
Nel palinsesto di
FOCUS URBANO
La stagione PLAY-K(ei) 2016 – Chi siamo? riprende dopo la pausa estiva con il Focus Urbano, per dare spazio alla volontà di ZONA K di parlare, riflettere e agire sulla realtà, soprattutto quella urbana che ci circonda.
Un focus dedicato a performance nate per abitare spazi non teatrali, per agire nello spazio cittadino e dialogare attivamente con le persone e gli elementi che lo compongono.
Artisti affermati ed emergenti rubano frammenti di realtà e li rielaborano secondo la propria poetica, mescolano creazione scenica ed elementi quotidiani, confondono il confine tra pubblico e privato, per portarci a considerare noi stessi e ciò che ci circonda con sguardo e atteggiamento rinnovato, fino a immaginare e, perché no, costruire, nuove realtà.
Gli eventi in calendario:
ven 23, sab 24, dom 25 settembre
dom 2, dom 23 ottobre e dom 12, dom 27 novembre
ore 17.00, 18.00, 19.00, 20.00 Scarlattine Teatro– HAMLET PRIVATE Performance teatro one to one – durata 40 min c/o Type Bistrot, Via Pietro Borsieri 34, Milano
ven 23, sab 24, dom 25 settembre
ven 30 settembre, sab 1, dom 2 ottobre
ore 15.00, 16.00, 17.00, 18.00, 19.00 Strasse – SOLO Performance urbana – durata 50 min c/o Stazione FS Garibaldi, Piazza Sigmund Freud, Milano
ven 23, sab 24, dom 25 settembre I ore 21.00 Ateliersi – URBAN SPRAY LEXICON Spettacolo concerto – durata 50 min c/o Key Gallery, Via Pietro Borsieri 12, Milano
23 settembre – 28 ottobre 2016
(lun –ven) ore 10.00 -19.00 BoomBangDesign #POSTCARDSFROMISOLA [Mostra] c/o ZONA K, Via Spalato 11, Milano
REMOTE MILANO: un percorso a piedi per attraversare la città guidati dalla voce elettronica di un navigatore personale che parla in italiano e in inglese.
Una colonna sonora scritta per Milano, che trasforma il viaggio urbano in un film collettivo.
Un gioco, un’esperienza, un viaggio.
Milano come non l’avete mai vista.
L’edizione 2014 si è svolta dal 22 ottobre al 16 novembre, con 11 repliche straordinarie.
L’edizione del 2015 si è svolta dal 19 settembre al 25 ottobre per un totale di 36 repliche.
2700 persone circa hanno partecipato a Remote Milano dei Rimini Protokoll.
ZONA K ringrazia tutti coloro che, collaborando e partecipando, ci hanno regalato questa bellissima esperienza, RIMINI PROTOKOLL in testa.
ZONA K, la tua Scappatoia Culturale
Ritorna REMOTE MILANO
Siamo molto felici di comunicarti che REMOTE MILANO ritorna!
Le repliche si svolgeranno in autunno ma ancora non siamo in grado di dirti esattamente le date.
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