MAdRI
MAdRI è un percorso narrativo sulla maternità composto da 4 laboratori tematici su parto, zone d’ombra, aborto e modelli di riferimento personali e collettivi.
Insieme alle altre donne vogliamo raccontare la maternità partendo dalle nostre storie e dalle nostre esperienze vissute.
Troppo spesso il racconto che viene fatto delle donne in relazione con la maternità, è distante dalle reali esperienze e troppo spesso ne vengono taciute le sfumature e le difficoltà.
MAdRI è un primo passo per far emergere un racconto più intimo, variegato e dissonante ma è anche un’occasione per creare le basi per una comunità di donne che cercano un confronto in maniera creativa a partire dalle proprie esperienze.
Vi invitiamo a partecipare agli incontri che si terranno il
25 marzo 18.00 – 21.00 Parto e nascita
1 aprile 18.00 – 21.00 Zone d’ombra della maternità (prenotazione entro lunedì 30 marzo)
14 aprile 18.00 – 21.00 Aborto (prenotazione entro lunedì 13 aprile)
21 aprile 18.00- 21.00 Modelli di riferimento della maternità (prenotazione entro lunedì 20 aprile)
Conducono:
Alexandra D’Onofrio MAdRE di Nefeli (22 mesi) e di Levante (4 mesi).
Antropologa visuale e facilitatrice di progetti partecipativi dal 2004 (formazione in Teatro dell’Oppresso – Rio de Janeiro/São Paulo 2004 Mudanca De Cena). Fondatrice della compagnia teatrale multiculturale FANDEMA. Fondatrice della scuola d’italiano per stranieri ASNADA. È autrice di video documentari e foto/audio documentari su tematiche relative al viaggio e alla migrazione (Sospesi tra l’Oscurità e la Luce, 2008; La Vita che non CIE, 2012). Attualmente sta portando avanti la sua ricerca di dottorato all’università di Manchester, in antropologia visuale e teatro applicato, dove usa processi di storytelling, fotografia partecipata, documentario e animazione come strumenti di narrazione autobiografica e di ricerca sociale.
Gina Bruno MAdRE di Leonardo (5 anni) e di Gabriele (2 anni).
Si laurea in Sociologia alla Federico II di Napoli. Ha lavorato al Naga-Har e al Consiglio Italiano per i Rifugiati. Nel 2009 incontra Fandema e scopre la metodologia del Teatro dell’Oppresso come strumento di emancipazione, partecipazione e cittadinanza attiva. Dal 2011 è facilitatrice di progetti partecipativi e di coesione sociale con Fandema. Nel 2013 insieme ad un’amica senegalese fonda Tanì Couture, sartoria italo-senegalese che cuce abiti e relazioni tra persone con provenienze diverse ma che abitano lo stesso luogo. Attualmente sta lavorando ad un progetto di cinematografia partecipativa in collaborazione con Arci Scuotivento di Monza.
Con la collaborazione di
Giorgia Maretta MAdRE di Anita (3 anni)
Performer e regista del gruppo Garten
info e prenotazioni: fandema.project@gmail.com
324 54 77 063 Gina
340 06 29 726 Alexandra
prenotazione entro il 23 di marzo
costo:
15 euro a incontro
25 euro per due incontri
50 euro per tutto il ciclo
gli incontri verranno tenuti per un minimo di 10 partecipanti, e per un massimo di 20.