Sergi Casero Nieto (ES)

EL PACTO DEL OLVIDO

10 - 11 November 2023
h. 20.00

Sorry, this entry is only available in Italian.

Performance in lingua spagnola con sottotitoli in italiano | Durata 55 min

Sabato 11 novembre Sergi Casero incontrerà il pubblico a fine spettacolo.

c/o ZONA K, via Spalato 11


El Pacto del Olvido è un monologo teatrale che indaga il silenzio storico sulla guerra civile e sul regime di Francisco Franco in Spagna, la sua trasmissione intergenerazionale e i suoi effetti su coloro che sono nati dopo la dittatura. Come ci rapportiamo al passato? Chi lo racconta, come lo racconta, che linguaggio usiamo per descrivere ciò che è accaduto? Attraverso una narrazione autofiction, che combina esperienze personali, testimonianze e documenti raccolti durante la ricerca, la performance sostiene il valore della raccolta di prospettive diverse attraverso la memoria e la storia orale, evidenziando i margini del silenzio collettivo, mettendo in discussione le narrazioni “ufficiali” della storia e i loro processi di trasmissione.

Elementi immateriali, come la luce e il suono, evocano ricordi personali e collettivi, tra cui quelli della nonna dell’autore, che ha vissuto la guerra civile, il dopoguerra e la dittatura.

La ricerca prende spunto dalla legge di amnistia del 1977, nota anche come “Il patto dell’oblio”, approvata dopo la morte del dittatore Francisco Franco, che attualmente impedisce l’indagine giudiziaria sui crimini commessi durante i suoi 40 anni di dittatura. Questa amnesia istituzionalizzata continua ad avere conseguenze nella società spagnola, lasciando una storia nazionale incompleta, mantenendo la sopravvivenza e la supremazia della narrazione dei vincitori e della sua eredità simbolica.

di e con Sergi Casero Nieto produzione Centrale Fies / Live Works residenze Centro de Residencias Artisticas Matadero Madrid consulenza drammaturgica Mònica Molins promozione Domenico Garofalo

Sergi Casero Nieto (Barcellona, 1991) Il suo lavoro si colloca all’intersezione tra design, azione e ricerca. Nel suo lavoro esplora l’uso della performance come strumento per rappresentare i risultati della ricerca, prestando particolare attenzione alla progettazione di dispositivi scenografici. L’informazione storica diventa fisicamente presente nel suo lavoro, approfondendo le contro-narrazioni come le testimonianze orali o la memoria collettiva, mettendo in discussione le narrazioni egemoniche attraverso la presentazione di prospettive multiple del passato. Il suo lavoro è stato presentato, tra le altre istituzioni europee, alla Veem House for Performance (Amsterdam), al Het Nieuwe Instituut (Rotterdam), al Van Abbe Museum (Eindhoven), all’Arts Santa Mònica (Barcellona) e alla Centrale Fies (Dro, Italia).

Foto di Roberta Segata

Condividi questa pagina: