[Progetto in via di definizione] di Massimo Furlan

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In residenza dal 24 ottobre – 3 novembre 2022


Massimo Furlan è stato invitato in residenza da ZONA K dopo un primo incontro nella primavera di quest’anno che ha messo in luce caratteristiche simili e complementari di ricerca e di interesse e soprattutto ha fatto scattare una scintilla tra il desiderio dell’artista di attivare un percorso di ricerca artistica a Milano e quello di ZONA K di continuare a stimolare la riflessione e la pratica di progetti partecipati e site specific. Una vera e propria tappa n. 0 di ricerca sul territorio, di conoscenza delle persone, di lunghi percorsi tra le strade cittadine, i luoghi storici e popolari, di ricerca di quell’anima aperta che per tanto tempo ha contraddistinto Milano. Una fase iniziale che s’interroga però su quali punti soffermarsi in dialogo con una serie di soggetti e di persone coinvolti.


Massimo Furlan, nasce da genitori italiani a Losanna. Il filo conduttore dei suoi progetti è la biografia. Il suo lavoro è incentrato sulla memoria: ogni opera affonda le sue radici in un aneddoto, una storia vera, fatta di elementi semplici. Dall’aneddoto si passa alla narrazione, alla costruzione della finzione. Mai infastidito dalla questione dei limiti tra gli stili, le sue performance consistono in «immagini lunghe». Sono immagini quasi immobili. Con gesti molto semplici che restano a lungo davanti agli spettatori, costringendoli a entrare, a diventare attivi, a dargli un senso: costruire la propria storia.

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