Commozione, stupore e partecipazione

di Massimo Amati

People / Death and Birth in My Life

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Massimo Amati, tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022, è stato coinvolto nella performance Death & Birth in My Life di Mats Staub come testimone, raccontando le sue esperienze legate ai temi della nascita e della morte. Questo è il racconto della sua esperienza.


Cominciamo dalla ZONA K.
È comparsa nella mia vita in un momento apicale, ero vedovo da alcuni mesi, la mia attuale compagna mi invitò alla sua festa di compleanno organizzata lì e mentre stavo per andarmene mi baciò in via Spalato, inseguendomi fuori dal portone.

 Proseguiamo con Massimo, cioè Io.
Mi considero un consumatore di cultura seriale e compulsivo, a banda larga, un po’ onnivoro. Ho cominciato alle scuole elementari e non ho mai smesso di accumulare. La ZONA K mi ha dato una visione del teatro diversa, io avevo visto l’invasione deli Orsi in Sicilia alla Triennale, ero andato diligentemente al Piccolo e al Lirico negli anni 70-80-90, avevo perfino fatto la comparsa alla Scala (Don Carlo, Cavalleria rusticana, l’Infanzia di Cristo, Carreras, Domingo, Freni, Cappuccilli, Zeffirelli, Ronconi)…. ma la Kappa era innovazione, un po’ avanguardia ma soprattutto novità, era spazio da interpretare, per alcuni anni vi ho organizzato un cena-forum (visione di film vintage + porta apericena) e avevo perfino le chiavi del portone (portachiavi con pallina da biliardo # 8).

Quando Valentina Picariello e Federica Di Rosa mi hanno challengiato per partecipare a questa esperienza, conoscendo la ‘’ricchezza ‘’ dei miei trascorsi indiretti con la morte, ho esitato per meno di 24 ore: la Kappa mi aveva dato, era tempo di restituire e consolidare il nostro rapporto, il mio approccio era da militante anni 70 quale sono stato.  

Invece è stata una scelta azzeccata a prescindere di cui sono intimamente orgoglioso: da una parte la catarsi del raccontarsi, del mettersi a nudo, la definirei una esperienza psico-analitica estesa, dall’altra il confronto con i sentimenti e le sensazioni degli altri, ascoltare Diego che racconta la sua vita al fronte del Covid-bergamasco, quello delle bare sui camion militari, con il suo approccio un po’ coatto un po’ piccolo imprenditore è stata una sensazione forte, così diversa da me così simile come umano-tipo resiliente universale.

E poi ci sono stati i figli, la fidanzata, gli amici, i colleghi che sono venuti a vedere… non ho ricevuto un solo commento di sufficienza. Ci credete? Commozione in alcuni casi, stupore per i contenuti, partecipazione almeno in altri, perfino mio figlio non è riuscito ad operare il suo abituale sarcasmo, e questo lo considero il vero successo.  

Molti mi hanno chiesto se ci saranno repliche …

Di una cosa sono certo: non è finita qui. Se ci saranno altre occasioni le sfide saranno tutte accettate perché ho la chiara sensazione che fanno bene, arricchiscono, fanno crescere, che sia questo il senso del teatro? …si parva licet componere …

Death and Birth in My Life

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