Roger Bernat/FFF
e Qui E Ora (ES/IT)

FRUITOR PASSIV

22 - 23 September 2023 h. 20.00

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Performance partecipata  

c/o ZONA K


“Il teatro è l’elaborazione collettiva di un’ipotesi di lavoro che avviene solo quando, all’uscita dallo spettacolo, la consapevolezza di non aver interpretato bene il ruolo del pubblico si mescola all’intuizione dei tanti modi per farlo meglio. In un mondo in cui la Partecipazione è un dato di fatto ma quasi mai reale, il teatro si assume il compito, non facile, di mettere in campo una partecipazione che, senza essere necessariamente un dato di fatto (o proprio perché non lo è), riesce a essere reale.” (tratto da Seeing oneself living di Roberto Fratini&Roger Bernat)

Come si fa cultura? In che misura programmare è una forma di drammaturgia dissimulata? E se la Cultura consta di programmi, portati a termine da persone programmate per programmare, a che programma obbedisce il soggetto comune quando è messo a gestire la cosa culturale? Fare cultura è insomma una prestazione attorale o drammaturgica? Fare Cultura è una performance per interpreti qualificati o sarebbe meglio affidarla a incompetenti? Come si scelgono gli spettacoli per un festival? Quali sono i ragionamenti che una direzione artistica affronta? Esistono criteri puramente estetici? Da che spettacolo mentale, da che copione ideologico tiriamo fuori le nostre opinioni sugli spettacoli altrui? Quali gli scontri, le discussioni artistiche, economiche, etiche e politiche? Che quota di finzione ammette lo scenario del dibattito? Quanto teatro ammette la sincerità del forum? Quali le tensioni personali e la risoluzione dei conflitti in un processo di scelta? Quali processi non manifesti, occasionalmente paradossali e in qualche caso grotteschi, rendono accessibile al pubblico un certo artista o un certo spettacolo? Che porzione di Dioniso muove l’ebbrezza di decidere?

A partire da queste domande nasce il progetto condotto dal regista catalano Roger Bernat/FFF (ES), mirato a indagare come si costruisce un dispositivo che racconti e insceni i processi decisionali e di selezione, le turbolenze dialettiche celate dietro al lavoro di una direzione artistica.

Il lavoro ha origine dalle suggestioni e dalla ricerca che Roger Bernat sta sviluppando a partire dal Festival a direzione artistica partecipata under 25 Up To You curato da Qui e Ora Residenza Teatrale e dalla Rete Risonanze.

Roger Bernat sarà spettatore per sei mesi del lavoro di Up To You e di altri festival della Rete Risonanze. Lo spettacolo sarà un dispositivo che riproduce, testimonia e tergiversa intorno a questa esperienza.

progetto di Roger Bernat con drammaturgia di Roberto Fratini e la partecipazione di Francesca Albanese, Silvia Baldini, Josephine Magliozzi e Laura Valli software Matics Barcelona suono Joan Solé montaggio video Txalo Toloza gráfica Marie-Klara González produzione e curatela Qui e Ora (Milano) coproduzione Capotrave – Infinito e Kilowatt Festival (Sansepolcro), con il sostegno di Risonanze Network (rete italiana di festival e direzioni artistiche partecipate da giovani under 30) e del MIC

Questo spettacolo non sarebbe stato possibile senza la collaborazione disinteressata di: Agnès Mateus e Quim Tarrida, Agrupación Señor Serrano, Alessandra García, Animal Religion, Atresbandes + Bertrand Lesca & Nasi Voutsas, Azkona/Toloza, Baró d’Evel, Brodas Bros, Cabosanroque, Cris Blanco, Col·lectiu VVAA, David Espinosa, El Conde de Torrefiel, Germana Civera, Iniciativa Sexual Femenina, Joan Català, Jordi Oriol, Juana Dolores, Las Huecas, Macarena Recuerda, Malpelo, Marcel·lí Antúnez, La Veronal, Marta Galán, Nao Albet e Marcel Borràs, Ça Marche, Núria Guiu, Nyamnyam, Pere Faura, Quim Bigas, Societat Doctor Alonso e Soren Evinson.

Roger Bernat artista e regista catalano, dopo aver iniziato gli studi di architettura e di pittura, studia drammaturgia e regia all’Institut del Teatre di Barcellona. Nel 2008 fonda Roger Bernat/FFF e inizia a creare performance in cui il pubblico prende la scena e diventa protagonista. «Gli spettatori passano attraverso un dispositivo che li invita a obbedire o a cospirare, e in ogni caso a pagare con il proprio corpo e impegnarsi». La prima performance partecipativa è Domini Públic (2008), cui fanno seguito tra gli altri Please continue (Hamlet) (2011), Pendiente de voto (2012) We need to talk (2015), No se registran conversaciones de interés (2016-17) e The place of the Thing (2017), Flam (2019), ENA (2020), Desnonissea (2021), PIM PAM(2021) or Terra Baixa (2022). Roger Bernat utilizza gli strumenti teatrali per costruire drammatizzazioni collettive in cui, come in ogni comunità, è il pubblico ad avere il difficile compito di mettere in scena se stesso. Queste drammatizzazioni partecipative confondono i ruoli di attore e spettatore e mettono il pubblico di fronte all’esperienza del dubbio. Sebbene i suoi progetti siano stati presentati prevalentemente in contesti teatrali, nell’ultimo decennio i suoi dispositivi sono stati prodotti da istituzioni come Documenta Kassel o la Biennale di San Paolo.
Qui e Ora è una compagnia di produzione costituita da artiste provenienti da esperienze diverse ma accomunate da una stessa visione poetica. Lavora su drammaturgia autografa e ama confrontarsi e collaborare con altri artisti e artiste per dare vita alle proprie opere, in un meticciamento di linguaggi e visioni. Nasce nel 2007 sul territorio della provincia di Bergamo con il progetto Être – Esperienze Teatrali di Residenza, opera in ambito nazionale e internazionale con produzione di spettacoli, organizzazione di rassegne, curatela di laboratori. Qui e Ora è teatro che parla del presente, che prova a costruire immaginari collettivi e dare forza alle contraddizioni con uno sguardo ironico. Dal 2012 nella provincia di Bergamo Qui e Ora realizza un progetto artistico e culturale che porta il territorio e i cittadini – attraverso laboratori, inchieste, rassegne e festival teatrali – al centro della sperimentazione artistica e della creazione di prodotti culturali. Nel 2015 inaugura il Granaio, un progetto di ospitalità in residenza di artisti/e presso un ex granaio ristrutturato. Nel 2018 Qui e Ora è riconosciuta dal MIBAC come “impresa di produzione di teatro di innovazione”.

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