Collettivo MMM (IT)
ANTEPRIMA STAGIONE TEATRALE 2020 – REVISITED EDITION
REALITY? Rimandato causa maltempo
Nell’ambito della festa di apertura della Piazza Aperta di via Toce arriva Radio Olimpia, Bomba libera tutt!, un campo da gioco e una stazione radiofonica mobile ospitata da un camper California.
Sul campo da gioco, allestito in piazza, si svolgeranno una serie di gare, portando il pubblico del festival, diviso in squadre, a sfidarsi in un’inedita forma di olimpiade performativa contemporanea.
Tutti i giochi sono ispirati ad azioni performative di artisti noti e meno noti.
In diretta dal campo da gioco verranno introdotte le discipline, accompagnate e arbitrate le gare. Ogni azione sarà commentata in radiocronaca e verrano portati in trionfo vincitori e vinti.
Si tratteranno contenuti di approfondimento sulle performance degli artisti citati e sui temi a cui si farà riferimento nei giochi: lo spazio pubblico, il momento della festa, il gioco, il tempo non produttivo, in un susseguirsi di sfide, interviste ad “ospiti speciali” e ai partecipanti che rendono vive le frequenze in piazza di Radio Olimpia, Bomba Libera tutti!
Ideato, realizzato e performato da Collettivo MMM: Martino Ferro, Maria Caterina Frani, Maria Pecchioli, Produzione Pergine Festival, in co-produzione con ZONA K Il Giardino delle Esperidi Festival, In\Visible Cities / Contaminazioni digitali e con il supporto di Indisciplinarte e Periferico Festival, Progetto vincitore Bando Open_Creazione urbana contemporanea
Gioco|Performance a squadre – durata 100 min. – in italiano
c/o Piazza Aperta di via Toce, Milano [Tram 2, 4]
In caso di pioggia l’evento sarà annullato.
Partecipazione gratuita, numero posti a sedere limitati, prenotazione obbligatoria
biglietti@zonak.it – 393.8767162 – 02.9737443
Ph. Giulia Lenzi
Ti voglio un bene pubblico
Progetto vincitore BANDO OPEN /// CREAZIONE [URBANA] CONTEMPORANEA 2019 – nuova produzione
“Il primo che, avendo cintato un terreno, pensò di dire ‘questo è mio’ e trovò delle persone abbastanza stupide da credergli, fu il vero fondatore della società civile. Quanti delitti, quante guerre, quanti assassinii, quante miserie ed errori avrebbe risparmiato al genere umano ” (J.J. Russeau Origine della disuguaglianza, 1754)
Ti voglio un bene pubblico è un gioco urbano che riflette su infrastrutture di divisione quali cancelli, muri, recinti. Tanto di quello che ci circonda è fatto di muri e recinzioni; capirne il senso, di volta in volta, è una pratica civile necessaria. Significativo osservare che l’ articolo del codice civile che regola la costruzione di recinzione di fondi per fissare la proprietà privata viene definito ‘ius escludendi alios’: determinare il proprio escludendo l’altro.
Quando un muro smette di proteggere e comincia a dividere, segregare ed escludere? E quando ad essere recintato è uno spazio pubblico di cui si limita l’accessibilità quanto di pubblico rimane di quello spazio pubblico? Posto un muro, quanto di quello che c’è dietro non possiamo conoscere?
Preacquisto obbligatorio. I biglietti verranno ritirati presso il luogo di partenza.
Gioco urbano itinerante per 24 spettatori – durata 75 min. – in italiano
Luogo di partenza: c/o Fermata M1 Pasteur, viale Monza 34
Un progetto di Elisabetta Consonni In collaborazione con Cristina Pancini, Sara Catellani e Barbara Stimoli Con il sostegno di IntercettAzioni – Centro di Residenza Artistica della Lombardia (un progetto di Circuito CLAPS e ZONA K, Industria Scenica, Milano Musica, Teatro delle Moire) Con la consulenza di Adriano Cancelleri Una produzione: Pergine Festival Co-produzione ZONA K, In\Visible Cities/Contaminazioni digitali, Terni Festival
Elisabetta Consonni è attiva nella riflessione e pratica di come l’arte possa essere detonatore di cambiamento sociale a partire dal 2014 con Ergonomica, contenitore di ricerca per la relazione del corpo con lo spazio urbano. Nell’ambito di tale ricerca, accompagna lo studio teorico alla realizzazione di azioni come: “We want to become architecture” e “Go with the flow” ( Polonia, 2014), la costruzione coreografata di “Pompenpurg Park” (Rotterdam, Biennale di Architettura 2014), “Il secondo Paradosso di Zenone” ( Milano, 2016), “Abbastanza Spazio per la più tenera delle attenzioni” (progetto per la Biennale Danza 2016). Cura il simposio Spazio Ergonomico presso la Biennale Danza 2016.
FOCUS ECOLOGY