Simon Senn (CH)

BE ARIELLE F.

8 - 9 novembre 2024 ore 19:30

spettacolo  | durata 60 min

c/o ZONA K, ingresso consentito previo tesseramento 2024


In questa conferenza digitale che funge da dimostrazione e confessione, Simon Senn, videografo e artista visivo ginevrino, dimostra come il mondo virtuale e il mondo reale non siano sempre in opposizione, rivelando gli inaspettati intrecci tra tecnologia, rappresentazione, genere e legge. L’esperienza di Simon Senn è iniziata quando ha acquistato online la replica digitale di un corpo femminile e l’ha portata in vita con dei sensori facilmente acquistabili e ha scoperto cosa si prova ad “avere” un corpo femminile – almeno attraverso gli occhiali 3D. L’esperienza è stata straordinaria. Chi è questa donna? Può fare tutto ciò che vuole con questo corpo digitale? E la nuova e piacevole sensualità che questa forma virtuale gli offre? Simon Senn è riuscito a rintracciare la giovane donna e a iniziare una discussione con lei (che continua ancora oggi), dove insieme indagano su questo terzo corpo digitale che esiste tra loro. Arielle fa ora parte del progetto ed è presente in scena.

Simon Senn ha deciso di consultare uno psicologo e di esplorare le sue sensazioni di “disturbo di genere”, che continuano a sorprenderlo: forse soffre di “dismorfia da Snapchat”, la malattia psicologica clinicamente dichiarata tra coloro che desiderano trasformarsi per assomigliare alla loro immagine online.

Ideazione e regia Simon Senn Con Simon Senn, Arielle F. e un corpo virtuale Produzione Compagnie Simon Senn Coproduzione Théâtre Vidy-Lausanne – Le Grütli, Centre de production et de diffusion des Arts vivants – Théâtre du Loup Distribuzione e tour Théâtre Vidy-Lausanne Con il sostegno di Porosus – Pro Helvetia – Fondation Ernst Göhner – Pour-cent culturel Migros – Loterie Romande

Foto da simonsenn.com

Simon Senn, nato nel 1986, è un videographer e visual artist con base a Ginevra. Ha conseguito un Bachelor of Fine Arts presso lo HEAD di Ginevra (Haute école d’art et de design) e un Master presso il Goldsmiths College di Londra. A prima vista, il lavoro di Simon Senn può far pensare che egli sia un artista socialmente impegnato che si ribella contro un certo tipo di ingiustizie. Invece, uno sguardo attento rivela un approccio più ambiguo. Anche se le sue opere si basano sulla realtà (fino a un certo punto), vi è sempre uno strato di finzione che si interpone. I suoi lavori sono stati presentati alla Liverpool Biennial, all’Institute of Contemporary Arts di Londra e al Kunstmuseum di Berna. Ha vinto numerosi premi tra cui lo Swiss Performance Art Award, lo Swiss Art Award e il Kiefer Hablitzel Award.

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