Muna Mussie (IT)

CURVA CIECA

10 - 12 dicembre 2021
ore 20.00

Se chiudo gli occhi e cerco di definire la mia immagine, cosa vedo?
Una specchio cieco, una mancanza.
Nessuno è padrone della propria immagine poiché questa implica una co-relazione.
Ciò che è immediato – il mio corpo, la mia immagine – è distante da me.
 

Con Curva Cieca Muna Mussie rappresenta questa mancanza assieme a Filmon Yemane, un ragazzo non vedente dall’età di dodici anni. Fulcro della performance è la scoperta della lingua materna di Muna, in un dialogo tra la parola, segno, forma e significato. In scena, la voce di Filmon tiene delle lezioni di lingua tigrigna con l’ausilio di immagini provenienti da un abbecedario. Il corpo dell’artista performer tenterà di dirigersi dentro la sinuosità di questo alfabeto in una sorta di mimesi dinamica, provando ad attraversare il segno e incorporarlo per estrarne un senso altro.

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Info: performance • durata 40 min. • in italiana con sottotitoli in inglese
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concept e regia Muna Mussie con Muna Mussie e le parole di Filmon Yemane editing video Lino Greco produzione Short Theatre, ZONA K, Santarcangelo Festival, Spazio Kor, Città di Ebla con il supporto di Xing con il sostegno di Teatro di Roma – Teatro Nazionale

 

**Azione performativa inserita in “IntercettAzioni”- Centro di Residenza Artistica della Lombardia: un progetto di Circuito CLAPS e ZONA K, Industria Scenica, Milano Musica, Teatro delle Moire, con il contributo di Regione Lombardia, MiBACT e Fondazione Cariplo.**

 

BIO
Muna Mussie (Eritrea 1978) inizia il suo percorso artistico nel 1998 formandosi e lavorando come attrice performer con il Teatrino Clandestino fino al 2001. Frequenta nel 2002 il Corso Europeo di alta formazione per l’attore, condotto da Cesare Ronconi del Teatro Valdoca e prosegue la collaborazione come attrice fino al 2010. Dal 2001 al 2005 è parte fondante del collettivo di ricerca Open, dove a seguito della performance “opentolikemunamussie” (2005) inizia a maturare il desiderio di indagare modi scena. Il lavoro di Muna Mussie, tra gesto, visione e parola, indaga i linguaggi della scena e delle performing arts per dare forma alla tensione che scaturisce tra differenti poli espressivi. Tra le produzioni: Più che piccola, media (2007), Con Permesso (2008), progetto site specific Galata Perform Istanbul, Ti ho sognato, ma non eri il protagonista (2010). È autrice con Flavio Favelli della collezione di abiti FFMM (2007-2009). Tra i progetto internazionali: Monkey See, Monkey Do (Chapter I-II, 2011-2012); seguono l’installazione e performance Milite Ignoto (2015) e la performance Oasi (2018) che indagano le apparizioni fantasmatiche e la storia minore.Tra gli interventi oggettuali si segnala il progetto Punteggiatura (2018) basato sulla pratica del cucito, che vede la lingua come spazio politico-affettivo. Curva (2019), Curva Cieca (2021), Bologna St.173 (2021), Bientôt l’été (2021), Oblio (2021). Il suo lavoro è stato presentato ad Art Fall/PAC Ferrara, Xing Raum e Live Arts Week Bologna, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo Torino, Museo Marino Marini Firenze, Workspace Brussels, MAMbo Bologna, Màntica Cesena, propri dello stare in Santarcangelo Festival, Viafarini Milano, Ipercorpo Festival, Museion Bolzano, Festival Pergine Spettacolo, Sale Docks Venezia, ERT Bologna, Biennale Atlas of Transitions, Vie Festival Modena, Artcity Bologna, Manifesta 2020 Marsiglia, Archive Books Milano, SAVVY Contemporary, Short Theatre.

Filmon Yemane (Eritrea 1995), vive dal 2008 a Bologna. Partecipa a diverse attività culturali e a progetti artistici, tra cui la realizzazione di un docu-film con il collettivo ZimmerFrei all’interno del progetto Atlas of Transitions Bologna.

 

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