DOM- con Antonio Moresco (IT)

L’UOMO CHE CAMMINA

11 - 20 ottobre 2019
ore 16.00

L’arte sta in far sì che tutto sia falso e paia vero.
L’arte sta in far sì che tutto sia vero e paia falso.
« il realismo è l’impossibile » – W. Siti

Dopo il grande successo ottenuto nella scorsa stagione, ritorna l’operazione straordinaria di DOM- che, a partire dalla graphic novel di Jiro Taniguchi, costruisce una drammaturgia di spazi in cui lasciar esplodere il confine tra centro e periferie, tra urbano e terzo paesaggio, tra umano e non umano.

Un uomo, lo scrittore e drammaturgo Antonio Moresco, percorre la città passeggiando. Attraverso il suo viaggio il paesaggio si apre e si nasconde agli occhi del pubblico che lo segue a distanza, come a spiarlo, in bilico tra identificazione e distacco.

Gli spazi si susseguono come in un ininterrotto piano sequenza – una piazza, una stazione, una cattedrale, un campo incolto, una palude, una piscina pubblica, un motel. L’esperienza viva del cammino diventa il pretesto per un corpo a corpo con il reale.

 

Un progetto ZONA K e Danae Festival
Performance urbana, itinerante per soli 15 spettatori.

 

Ideazione, drammaturgia e regia a cura di DOM- / Leonardo Delogu, Valerio Sirna Produzione Teatro Stabile dell’Umbria, ZONA K, Danae Festival, Terzo paesaggio Con Antonio Moresco e con Paola Galassi e Isabella Macchi Con la partecipazione degli allievi di ITAS Giulio Natta di Milano Organizzazione e guida Francesca Agabiti Liberamente ispirato al fumetto di Jiro Taniguchi – L’uomo che cammina Testi inediti Antonio Moresco Progetto video Studio Azzurro A cura di Alberto Danelli, Laura Marcolini, Martina Rosa Musiche originali Fabio Zuffanti Elaborazione suono Lorenzo Danesin Collaborazione Museo Del Novecento, Milano Sport, Abbazia di Chiaravalle, Hotel Corvetto Con il sostegno di IntercettAzioni – Centro di Residenza Artistica della Lombardia (un progetto di Circuito CLAPS e ZONA K, Industria Scenica, Milano Musica, Teatro delle Moire)

 

DOM- è un progetto nato nel 2013 dalla collaborazione tra gli artisti Leonardo Delogu, Valerio Sirna ed Hélène Gautier. Indaga il linguaggio delle performing arts, con una particolare attenzione alla relazione tra corpo e paesaggio, e si impegna nella trasmissione di peculiari pratiche di abitazione, legate allo spazio e al tempo della creazione artistica. DOM- costruisce eventi performativi, seminari, camminate, scritti, giardini, installazioni, video, reportage fotografici.

Antonio Moresco, Scrittore italiano [Mantova, classe 1947]. Dopo aver compiuto un difficile apprendistato di cui dà conto in Lettere a nessuno (1997) documentando criticamente la
difficoltà di emergere dalla condizione di scrittore sotterraneo e rifiutato dal mondo editoriale italiano, ha pubblicato nel 1993 la raccolta di racconti Clandestinità, in cui sono già presenti i temi che sostanziano la sua opera, resi in uno stile asciutto e iperrealista che ne accresce l’impatto drammatico: quello della solitudine, in primo luogo, attraversata da una dimensione del sogno come straniamento da sé, cui si affianca il motivo ricorrente di una ricerca affannata di senso che si dipana attraverso percorsi obliqui e instabili. Il fulcro dell’opera di Moresco ruota intorno alla vasta opera Giochi dell’eternità, scritta nell’arco di 35 anni, costituita da Gli esordi (1998), Canti del caos (edito in due volumi nel 2001 e 2003) e Gli increati (2015). Tra le sue altre opere: La cipolla (1995), Lo sbrego (2005), Scritti di viaggio, di combattimento e di sogno (2005), Merda e luce (2007), La lucina (2013), Fiaba d’amore (2014), I randagi (2014), Piccola fiaba un po’ da ridere e un po’ da piangere (2015), L’addio (2016), Fiabe da Antonio Moresco (2017) e, entrambe nel 2018, L’adorazione e la lotta e Il grido.
Fondatore nel 2003 del blog Nazione indiana, nel 2005 ha creato la rivista telematica e cartacea Il primo amore.

Condividi questa pagina: