I PROGETTI PER
LA SCUOLA ELEMENTARE

IN VIAGGIO CON ULISSE. Il progetto intende sperimentare la possibilità di lavorare su una stessa cornice narrativa, che sia da stimolo per tutte le classi coinvolte. L’Odissea di Omero è dunque la struttura narrativa di tutto il percorso, metafora e spunto per i temi da affrontare: il viaggio, la condivisione, il desiderio di conoscenza, la scoperta e l’incontro con culture diverse, l’accoglienza.

CLASSI PRIME: PRIMA DELLA PARTENZA- I MARINAI
L’obiettivo del lavoro è quello di formare un equipaggio pronto a cominciare un’avventura teatrale, avendo appreso ed utilizzato i primi strumenti base del linguaggio del teatro e della comunicazione verbale e non verbale.

CLASSI SECONDE: SULLA NAVE_ ORIENTAMENTO E COLLABORAZIONE
Ulisse e i suoi compagni partono per tornare a casa. Il viaggio comincia. Si lavora sulla creazione e il rafforzamento del gruppo, creando un coro che si muove nella stessa direzione attraverso gesti, parole e azioni.

CLASSI TERZE: L’ALTRO: PAURE E SCOPERTE_ LE CREATURE MOSTRUOSE
I mostri, le sirene, i ciclopi, Scilla e Cariddi, dietro il loro aspetto si nascondono storie e vite interessanti. Si lavora sulla differenza e l’altro, sui tratti comuni e sulle diversità come risorsa.

CLASSI QUARTE: LE ACCOGLIENZE_ POPOLI, INCONTRI, STORIE
Le classi quarte lavorano a partire dal tema dell’accoglienza nell’Odissea. Attraverso il lavoro teatrale sul corpo, lo spazio, il movimento, il ritmo e il lavoro artistico si reinventano contesti e modalità d’uso degli oggetti, si creano storie, tracce, spunti e metafore.

CLASSI QUINTE: IL RITORNO A CASA DI ULISSE TRAVESITIMENTO E SVELAMENTO
I bambini raccontano l’ultima parte del viaggio di Ulisse: dalla terra dei Feaci al ritorno ad Itaca. Con azioni, situazioni, atteggiamenti ci si educa all’osservazione, si sviluppa il controllo corporeo al fine di esprimere meglio un’idea, un’emozione, un pensiero.  Tutto il gruppo classe metterà in scena una storia autonoma, personale, creata dai bambini.


 

SUPEREROI IN AZIONE! Scopriamo i nostri superpoteri e mettiamoli in azione! Con il teatro, il movimento creativo e le immagini giochiamo a scoprire e inventare i nostri superpoteri: trasformare uno spazio guidati dalla nostra immaginazione ma anche trasformare noi stessi, diventare invisibili, creare parole e formule magiche. Il gioco teatrale del travestimento favorisce un lavoro sull’identità e sviluppa la consapevolezza del proprio corpo, della propria voce e della propria unicità.


 

C’ERA UNA VOLTA. “Le fiabe sono vere”, diceva Italo Calvino: sono una spiegazione generale della vita, attraverso un viaggio nel meraviglioso, nell’incantesimo, in un mondo in cui tutto sembra possibile ma che è comunque difficile da attraversare.
Questo laboratorio si propone di far lavorare i bambini sulle fiabe e sui personaggi principali delle fiabe, per arrivare poi a costruirne e rappresentarne una tutta loro. Attraverso il gioco teatrale i bambini potranno essere aiutati a sviluppare la loro creatività, a mettersi alla prova all’interno di regole precise.



IL MIO PINOCCHIO.
Una delle storie più conosciute al mondo, con innumerevoli spunti simbolici e tematici. Focalizzando l’attenzione su alcuni aspetti, ogni interclasse potrà lavorare sui temi più idonei all’età: la crescita, l’avventura nel mondo, l’incontro e il confronto con l’altro, la metamorfosi del proprio corpo, la costruzione di un’identità attraverso desideri e paure, rabbia e ribellione, gioco e dovere, solitudine e bisogno degli altri, fantasia e ragione.

 Classi prime: Nella pancia del pescecane. Il gruppo classe appena formatosi elabora attraverso il gioco teatrale la costruzione di un luogo immaginario: se ne disegnano i confini, si definisce il proprio spazio, ci si muove al suo interno attraverso la fantasia.

Classi seconde: Il campo dei miracoli. L’incontro con il Gatto e la Volpe pone una riflessione sull’incontro con l’altro, sulla fiducia e la diffidenza, sui desideri da realizzare. Il gruppo classe qui ha un’impresa da compiere insieme e si impegna a trovare un luogo dove far crescere i propri desideri e aspettative.

Classi terze: Il teatro dei burattini. Il lavoro corale si pone a servizio del racconto: l’alternanza tra eroe e coro permetterà di cominciare a sperimentare il gioco dei ruoli, la definizione di un’individualità e l’interazione con il gruppo.

Classi quarte: Il Paese dei Balocchi. Com’è il mio Paese dei Balocchi? Come lo immagino? Questo è lo spunto per indagare sull’immaginario e sulle metamorfosi di se stessi e dell’ambiente intorno. Si raccontano storie a partire dagli oggetti e gli stessi oggetti si trasformano e mutano il loro significato.

Classi quinte: Il mio Pinocchio. Si offre qui una completa grammatica teatrale: attraverso momenti dedicati alle improvvisazioni e alla drammatizzazione, faremo emergere situazioni, azioni, personaggi, battute e costumi che convergono alla messa in scena di una storia. Il risultato sarà una riscrittura della fiaba di Pinocchio.

 

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Photo by Vanessa Bucceri on Unsplash