Silke Huysmans & Hannes Dereere (BE)

performance multimediale coi sottotitoli in inglese e italiano | durata 60 min

c/o Teatro Out Off, via Mac Mahon 16

A fine replica di venerdì 24 febbraio si terrà l’incontro con la compagnia e
Ferdinando Cotugno (giornalista e scrittore)
coordinato da Francesca Serrazanetti (Stratagemmi Prospettive Teatrali)


“Sappiamo più cose sulla superficie della luna che sui fondali dell’oceano”. È un’affermazione che si sente spesso quando si parla delle profondità marine. In tutto il mondo solo il dieci per cento dei fondali oceanici è stato mappato ed esplorato. In un momento storico in cui il pianeta in cui viviamo sembra essere stato ampiamente esplorato, alcuni luoghi restano ancora non studiati e incontaminati.

Dopo gli acclamati spettacoli Mining Stories e Pleasant Island, Silke Huysmans e Hannes Dereere presentano la parte finale della loro trilogia sulle miniere. Questa volta si concentrano su un’industria completamente nuova: l’estrazione in profondità. Viste le risorse terrestri sempre più scarse e sovrasfruttate, le compagnie minerarie si rivolgono all’oceano.

Nella primavera del 2021, tre navi si riuniscono in una zona remota dell’Oceano Pacifico. Una di esse appartiene alla società belga di dragaggio DEME-GSR. Quattro chilometri sotto la superficie del mare, il loro robot minerario sta raschiando il fondale alla ricerca di metalli. Su un’altra nave, un team internazionale di biologi e geologi marini segue da vicino l’operazione. Una terza nave completa la flotta: a bordo della famigerata Rainbow Warrior, gli attivisti di Greenpeace protestano contro questa potenziale futura industria.

Dal loro piccolo appartamento di Bruxelles, Silke e Hannes si collegano alle tre navi via satellite. Ognuna delle navi rappresenta un pilastro del dibattito pubblico: industria, scienza e attivismo. Attraverso una serie di interviste e conversazioni, emerge un ritratto intimo di questa nuova industria. L’opera è un tentativo di catturare un momento potenzialmente cruciale nella storia della Terra. Quanto in profondità possono scavare le compagnie minerarie e verso cosa stiamo effettivamente scavando come genere umano? Quali sono le sfide e i rischi? Quali le opportunità?

di e con: Silke Huysmans & Hannes Dereere drammaturgia Dries Douibi missaggio audio Lieven Dousselaere occhio esterno Pol Heyvaert tecnica Korneel Coessens, Piet Depoortere, Koen Goossens & Babette Poncelet produzione CAMPO coproduzione Bunker (Lubiana), De Brakke Grond (Amsterdam), Noorderzon – Festival of Performing Arts and Society (Groningen), Zürcher Theater Spektakel (Zurigo), Beursschouwburg & Kunstenfestivaldesarts (Bruxelles), PACT Zollverein (Essen), Théâtre de la Ville (Parigi) & Festival d’Automne à Paris (Parigi) residenze Kunstenwerkplaats, Pilar, Bara142 (Toestand), De Grote Post, 30CC, GC De Markten & GC Felix Sohie ringraziamenti speciali a John Childs, Henko De Stigter, Patricia Esquete, Iason-Zois Gazis, Jolien Goossens, Matthias Haeckel, An Lambrechts, Ted Nordhaus, Maureen Penjueli, Surabhi Ranganathan, Duygu Sevilgen, Joey Tau, Saskia Van Aalst, Kris Van Nijen, Vincent Van Quickenborne e Annemiek Vink grazie a tutti gli interlocutori e alle persone che hanno contribuito alla trascrizione.

Silke Huysmans ha studiato recitazione alla KASK School of Arts Ghent e Hannes Dereere scienze teatrali all’Università di Ghent. Con le loro performance i due artisti- con sede a Bruxelles – indagano sull’uso di elementi giornalistici e documentaristici all’interno del teatro. Alla base del loro lavoro c’è un’ampia ricerca sul campo che usano per dare forma ai loro progetti. Dal 2016 stanno lavorando a una trilogia che coinvolge una ricerca a lungo termine sull’estrazione mineraria. Per la prima parte intitolata Mining Stories (2016), Silke e Hannes sono tornati nel luogo in cui lei è cresciuta in Brasile. Nel 2015, l’esplosione di una diga ha inondato questo luogo di rifiuti minerari tossici, provocando uno dei più grandi disastri minerari ecologici della storia recente. Mining Stories ha ricevuto il premio principale allo Zürcher Theaterspektakel 2018 (Svizzera). Del 2019 è la seconda parte, Pleasant Island. In questa performance, il minuscolo stato insulare Nauru fa da specchio al mondo intero. Nauru una volta era un paradiso nel Pacifico. Dopo decenni di colonizzazione e estrazione mineraria, quest’isola si trova in grave pericolo, letteralmente con l’acqua alla gola a causa dell’innalzamento del livello del mare. Out of the Blue conclude la trilogia ed è stato presentato in anteprima al Kunstenfestivaldesarts a maggio 2022.