Zoë Demoustier / Ultima Vez (BE)

danza | durata 60 min
in inglese con sottotitoli in italiano

c/o ZONA K, ingresso consentito previo tesseramento 2024


Unfolding an Archive (Spiegare un archivio) è un assolo di danza in cui Zoë svela l’archivio di immagini di suo padre che ha lavorato come giornalista di guerra per più di 25 anni. La ricerca di una relazione con l’immaginario degli eventi mondiali con cui è cresciuta è come un movimento da lontano e da vicino. In un tentativo di ricostruzione, riporta in vita l’archivio e smonta i meccanismi nascosti dietro le immagini raccolte. Questo assolo è considerato il suo debutto in cui ha trovato il suo linguaggio che combina danza contemporanea, mimo corporeo e lavoro documentaristico.

Oltre al noto lavoro di Wim Vandekeybus, Ultima Vez sostiene strutturalmente nuovi talenti artistici attraverso la produzione di opere di nuovi creatori, con il nome Ulti’Mates. Ciò avviene in una stretta interazione di diversi partner a Bruxelles e nelle Fiandre, a livello nazionale e internazionale e con l’aiuto della rete internazionale di Ultima Vez.

Unfolding an Archive è il secondo lavoro di Zoë Demoustier supportato dalla compagnia belga.

Coreografia e performance Zoë Demoustier Musica dal vivo Willem Lenaerts Sound concept Willem Lenaerts & Rint Mennes Disegno luci Harry Cole Luci e assistenza tecnica Pieter Kint Intervista e montaggio Yelena Schmitz Design e costumi Annemie Boonen Ricerca Annemie Boonen & Willem Lenaerts Drammaturgia Elowise Vandenbroecke Coaching Danielle van Vree Archivio video e audio Daniel Demoustier Co-produzione STUK Con il supporto della città di Leuven, 30CC, Platform In De Maak Residenze STUK, Ultima Vez, Vlaams Cultuurhuis de Brakke Grond, Voetvolk Atelier Rubigny Grazie a Shila Anaraki, Oihana Azpillaga, Jonas Beerts, Anna Bentivegna, Stijn De Cauwer, Elliot Dehaspe, Dirk De Lathauwer, Lahja Demoustier, Misha Demoustier, Hannes Dereere, Josine De Roover, Pieter Desmet, Klaas De Somer, Willem Malfliet, Hildegard De Vuyst, Silke Huysmans, Karen Joosten, Koen Theys, Maarten Van Cauwenberghe, Gerlinde Van Puymbroeck, Veerle Van Schoelant, Niek Vanoosterweyck, Bart Vanvoorden, Remo Verdickt, Cas-co Leuven, Dag van de Dans, Danstuin.

Foto di TomHerbots

Zoë Demoustier (1995) è una performer e coreografa. Il corpo è sempre il punto di partenza delle sue performance visive. A partire dal movimento, crea collegamenti con temi attuali e impegnati e crea lavori coreografici documentari. Zoë ha realizzato diversi spettacoli e ha lavorato come performer e assistente con Kabinet K, Michiel Vandevelde, Alma Söderberg/Manyone, Iris Bouche/Opera Ballet Vlaanderen, David Weber Krebs e Marcelo Evelin. Nel 2021 è stata ambasciatrice di Dag van de Dans, nell’ambito del quale ha creato i creatori di danza di domani in collaborazione con De Zendelingen. Dal 2022 collabora come coreografa con Ultima Vez.

Incontri online di danza di comunità

Trasforma un racconto e un’opera d’arte in un gesto.
Attraverso l’esplorazione personale e l’improvvisazione, creiamo insieme una sequenza di gesti che ci divengono cari e arriviamo alla composizione di una sequenza da restituire al gruppo.

Il movimento creativo diventa stimolo per l’immaginazione: mente e corpo, riflessione e azione, da soli ma in gruppo anche a distanza, per risvegliare la creatività, scoprire possibilità e recuperare un po’ di tempo per sé.

 

CHIUSO 24 aprile primo incontro – dalla Letteratura alla Danza
partendo da un paio di brani tratti dal “Colibrì” di Sandro Veronesi, ognuno darà movimento alle immagini ricevute; rifletteremo sulle azioni agite spontaneamente dal corpo, sulle pause, sulle forme assunte. Attraverso il tramite dello schermo, cercheremo la relazione con gli altri partecipanti e accoglieremo le idee che questa produrrà. Infine, selezionati i movimenti per noi più significativi, li collegheremo tra loro e sulla musica in una composizione da ripetere e perfezionare.
Ed ecco: una danza, un atto artistico che offriamo allo sguardo dell’altro, che racconterà qualcosa di noi.

 

15 maggio secondo incontro – dall’Arte alla Danza
l’osservazione di un paio di sculture (la “Nike di Samotracia” e “Forme uniche della continuità nello spazio” di Umberto Boccioni) ci offrirà spunti di riflessione sul movimento e la stasi: si può rendere il dinamismo attraverso una forma fissa? Cosa ci invita al movimento e cosa invece ci chiede la pausa, ci trattiene? Cosa succede al nostro corpo, alla pelle e all’interno, quando ci muoviamo? Cosa rappresenta il movimento per noi? Dove vorremmo andare? A quale velocità? Ognuno risponderà con la propria danza a queste e ad altre domande, cercherà una propria forma simbolica e la perfezionerà in funzione della sua resa estetica ed espressiva.
Ogni schermo collegato al laboratorio diverrà così una vetrina espositiva all’interno di un moderno Museo di sculture viventi.

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Costo € 30,00 per 1 incontro
Costo € 60,00 per 2 incontri

Per informazioni e iscrizioni:
organizzazione@zonak.it
02.97378443 – 393.8767162
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Se invece vuoi procedere direttamente all’iscrizione clicca QUI 

Il percorso si svolgerà su piattaforma Zoom. Prevede la partecipazione esclusivamente ai due incontri e si attiverà al raggiungimento del numero minimo di partecipanti.

Per l’incontro del 15 maggio l’iscrizione deve pervenire entro e non oltre mercoledì 12 maggio. 

Monica Galassi – Danzeducatore®: dopo uno scorcio di vita da ballerina presso diversi teatri italiani e una decina d’anni da giornalista e comunicatrice in ambito culturale, sto vivendo la mia “terza giovinezza” professionale nell’educazione: non insegno a futuri danzatori, ma a persone che attraverso la danza imparano a sentirsi creative, belle, apprezzabili, capaci e integrate. Dal settembre 2013 tengo laboratori di danza educativa e di comunità rivolti a bambini e ragazzi, sia nelle scuole di Milano e provincia (dal nido alla secondaria di secondo grado), sia in strutture pubbliche e private in orario pomeridiano. Ho collaborato con l’Accademia del Teatro alla Scala, Lilopera, Le voci della città, Reggio Children; attualmente lavoro per ZonaK, Civita, Gallerie d’Italia.

 

Photo by Olivia Bauso on Unsplash

WIM VANDEKEYBUS
ULTIMA VEZ (BE)

Per l’apertura della Stagione Teatrale 2020 REALITY di ZONA K è stato scelto lo spazio di Casa Degli Artisti, da poco restituito alla città.

In Go Figure Out Yourself, un incontro con il pubblico in uno spazio non allestito, cinque personaggi vi accompagnano lontano dalle rassicuranti pareti del teatro e vi svelano un luogo in cui potrete dar forma ai vostri pensieri, semplicemente guardando e ascoltando. Al ritmo di una colonna sonora che mischia parole, musica e danza, siete invitati a partecipare a un percorso imprevedibile e appassionante.

Go Figure Out Yourself esplora i confini tra pubblico e performer.
Spostandovi liberamente e semplicemente nello spazio, diventerete voi stessi parte di un happening collettivo, da cui uscirete con molte domande e poche risposte. La lentezza del tutto contrasta con la velocità del singolo. Il totale è più della somma delle parti. Tutto è ciò che è.

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presentato in collaborazione con e
c/o Casa degli Artisti, Corso Garibaldi, 89/A – via Tommaso da Cazzaniga -M2 Moscova-

Info: performance di danza • durata 75 min. • in inglese
nb: pubblico e performer divideranno lo stesso spazio scenico. Non sono previste sedute.

Ingresso: intero 15,00 € – ridotto 10,00 € (studenti/ under 26/over 65/gruppi)
Ritiro biglietti c/o Casa degli Artisti, Corso Garibaldi, 89/A – via Tommaso da Cazzaniga -M2 Moscova-

Spettacolo in abbonamento
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regia, coreografia, scenografia Wim Vandekeybus, creato e interpretato da Sadé Alleyne, Maria Kolegova, Hugh Stanier, Kit King, Tim Bogaerts, drammaturgia Aïda Gabriëls, disegno luci Davy Deschepper, Wim Vandekeybus, costumi Isabelle Lhoas assistita da Isabelle De Cannière, coordinamento tecnico Davy Deschepper, fonica Bram Moriau, direzione palco Tom de With, produzione Ultima Vez, coproduzione Les Brigittines (Bruxelles), con il sostegno del Tax Shelter del Governo federale Belga, Casa Kafka Pictures Tax Shelter empowered by Belfius, Ultima Vez è sostenuta dalle Autorità Fiamminghe e dalla Commissione Comunitaria fiamminga della Regione di Bruxelles-Capitale.

 

Fisicità, passione, intuizione sono gli elementi portanti dell’opera di Wim Vandekeybus, uno dei maggiori esponenti della scena performativa internazionale. Artista poliedrico, coreografo, regista, performer, ha frequentato l’Università di Leuven dove ha studiato psicologia. Affascinato dalla relazione tra mente e corpo, questo interesse ha influenzato tutti i suoi lavori coreografici.

Nel 1987 ha fondato la compagnia Ultima Vez con cui ha realizzato quasi 30 produzioni oltre a numerosi film e video. L’uso di media e linguaggi differenti si traduce in cast in continua evoluzione che comprendono danzatori, circensi, attori, musicisti e in collaborazioni con artisti di diverse discipline.

Qui e Ora (IT)

In scena tre corpi nudi – o meglio in biancheria intima – volutamente messi in evidenza: masse corporee vive e non censurate, vere, oneste e ben diverse da quelle che ancora oggi siamo abituati a vedere in mostra sui giornali, su internet, in televisione. Tre donne non più giovani ma non ancora vecchie, certamente non perfette. Ma belle. Perché autentiche. E disposte, in uno show surreale, ad offrirsi al pubblico per quello che sono: corpi senza casa né spazio, sfrattate dal proprio io, lanciate a inseguire, divorare e moltiplicare le proprie ombre. Con passo leggero e sguardo ironico e tragicomico sul femminile.

My Place segna l’occasione di mettere a confronto due poetiche diverse e affini. Due sguardi sul femminile. Si incontrano la ricerca di un movimento che nasce da corpi non convenzionali e la sperimentazione sulla drammaturgia autografa, lo sguardo ironico e l’indagine sul contemporaneo. Le attrici-autrici di Qui e Ora prestano corpo alle visioni di Silvia Gribaudi e offrono a loro volta alla coreografa e performer un immaginario contemporaneo con cui mettersi a confronto.

 

Spettacolo – durata 60 min. ca. – in inglese
c/o ZONA K

 

Un progetto di Qui e Ora Residenza Teatrale Ricerca materiali Francesca Albanese, Silvia Baldini, Silvia Gribaudi, Laura Valli Regia Silvia Gribaudi  Assistente alla regia Roberto Riseri  Con Francesca Albanese, Silvia Baldini e Laura Valli  Immagini visive Silvia Gribaudi  Disegno luci Silvia Gribaudi e Domenico Cicchetti  Technical care Paolo Tizianel Foto Michela Di Savino Residenze La Piccionaia (Vicenza) | L’arboreto – Teatro Dimora (Mondaino RN) | Olinda –Teatro La Cucina (Milano)  Finalista In-Box 2017 

 

Qui e Ora Residenza Teatrale nasce nel 2007. È una compagnia di produzione e una residenza teatrale, lavora su drammaturgie autografe, con una spiccata attenzione al contemporaneo. Opera in stretto contatto con il territorio e promuove progetti culturali legati al teatro in luoghi insoliti. Da anni conduce una sperimentazione sulla casa attraverso percorsi di inchiesta teatrale che hanno portato a incontrare case e persone e attraverso la programmazione di una rassegna di teatro presso abitazioni private. Qui e Ora lavora sul tema del femminile attraverso workshop, percorsi di inchiesta, produzione di spettacoli (2012 MADRI concerto di sbagli e di intimità, 2013 A corto di bugie, 2014 Saga Salsa). L’incontro di Qui e Ora Residenza Teatrale con la coreografa e performer.
Silvia Gribaudi avviene su un comune interesse tematico e su esperienze affini sviluppate nell’ambito della formazione, intorno a differenti aspetti del femminile.

CHIAMATA PUBBLICA

CALL CHIUSA!!!

Sei un danzatore o performer under 30?
Sei un giovane appassionato di pratiche corporee (acrobatica, parkour, nuovo circo)? Ti piacerebbe metterti in gioco con un’esperienza unica?
Vorresti danzare e muoverti in spazi urbani?

ZONA K, Stanze e DANCE MAKERS,
in collaborazione con la Scuola di Scenografia di Brera e L’Arcobalenodanza cercano danzatori e performer anche non professionisti under 30, interessati a partecipare al progetto e allo spettacolo “LONG-LASTING LANDSCAPES – Itinerari coreografici urbani”.

 

LONG-LASTING LANDSCAPES Itinerari coreografici urbani
di DANCE MAKERS

 

Orari per il training di formazione:
Venerdì 26 ottobre h 16.30 – 19.00
Sabato 27 ottobre h. 12.30 – 20.30
Domenica 28 ottobre h. 10.00-16.30

Luogo: Accademia di Brera (via Brera, 28) e L’Arcobalenodanza (via A. Solari, 6)

Prove per la performance:
Giovedì 22 e venerdì 23 novembre in orario pomeridiano da definire
Luogo: Accademia di Brera (via Brera, 28)

Spettacolo aperto al pubblico:
Sabato 24 novembre h 11:30 e h 15:00
Domenica 25 novembre ore 11:30 e ore 15:00

Luogo: Accademia di Brera (via Brera, 28)

Cosa si propone?
DANCE MAKERS offre un training performativo di danza urbana rivolto a giovani danzatori e performer non professionisti con i quali condividere e sperimentare pratiche atte ad accrescere la consapevolezza corporea in stretta relazione con gli altri e gli spazi circostanti.

Gli incontri sono finalizzati alla creazione di un momento performativo all’interno dello spettacolo LONG- LASTING LANDSCAPES – Itinerari coreografici urbani”, che andrà in scena il 24 e 25 novembre presso gli spazi dell’Accademia di Belle Arti di Brera. La forma esatta del momento performativo verrà definita attraverso il percorso di gruppo, a partire dalle pratiche d’improvvisazione e coreografiche proposte nel training formativo.

A chi è rivolto?
Il training è rivolto a chi desidera esplorare ed approfondire il proprio vocabolario di movimento attraverso varie pratiche somatiche, improvvisazioni, composizioni e azioni performative in continua espansione, con particolare interesse nello sviluppo della relazione con gli spazi urbani e anomali. Sono invitate persone con un background di lavoro sulla corporeità a prescindere dall’ambito di provenienza.

Per chi fosse interessato a partecipare:

DANCE MAKERS offre un training performativo di danza urbana rivolto a giovani danzatori e performer non professionisti under 30,

  •   compilare il form sottostante e inviarlo alla mail info@zonak.it
  •   segnalare eventuali problemi di orario che saranno discussi insieme ai DANCE MAKERS (sieteinvitati a candidarvi anche se aveste problemi a essere presenti in determinati orari)
  •   la partecipazione alla formazione, alle prove e alla performance è gratuita e non retribuita
  •   abbigliamento e scarpe comode, consoni al training fisico

CALL CHIUSA!!!

 

Contatti ZONA K – Via Spalato 11 – Milano www.zonak.it – info@zonak.it
tel. 02 97378443; cell. 393 8767162

 

Approfondimenti

Long-lasting landscapes” è un appuntamento della ricerca performativa itinerari coreografici urbani di DANCE MAKERS. La tappa di Milano è realizzata per e con le stagioni teatrali di ZONA K e Stanze, con la collaborazione della Scuola di Scenografia di Brera e L’Arcobalenodanza. La sua creazione vede la partecipazione attiva di un gruppo di studenti di scenografia e di un gruppo di giovani danzatori non professionisti.

 

Ai partecipanti si propone di percorrere e riscoprire gli spazi dell’Accademia di Belle Arti di Brera, alla ricerca del proprio posizionamento personale rispetto ad un luogo così simbolico e importante.

Dalle architetture, dai personaggi, da quadri e sculture raccoglieremo gli spunti necessari per accedere ad un’esplorazione del movimento, personale e collettiva.

Indagheremo l’Accademia come luogo di attraversamento e riverbero, come occasione per il corpo di organizzarsi nello spostamento, sperimentando appoggi concreti, organici e mai uguali. L’elemento sonoro e la musica avranno un ruolo rilevante nell’esplorazione.

L’intento è sbarazzarsi degli automatismi fisici ed emotivi; allenare il corpo affinché sia pronto a spostarsi dalle fisicità più energiche ed intense a quelle più delicate; perché sia mobile e in abbandono verso ciò che non conosce e libero di aderire ad una propria modalità di muoversi.

Si vuole favorire una costante reciprocità tra dimensione individuale e collettiva, tra le percezioni più intime e la concordanza con corpi diversi; si va a riconoscere l’allenamento e la cura del corpo come momento necessario per lasciare che gli spazi dell’Accademia siano abitati da visioni sempre vive e in trasformazione.

“Long-lasting landscapes – itinerari coreografici urbani” parte dalla relazione tra persone e luoghi e si propone di diffondere la danza contemporanea in luoghi non convenzionali per stimolare una riflessione sul territorio e sulle sue risorse. Il percorso è strutturato in molteplici tappe in cui si alternano creazioni artistiche di natura performativa a momenti partecipativi dove il pubblico diventa visitatore, spettatore e protagonista.

EUTROPIA + VANITAS

Ultimo appuntamento con la rassegna di danza contemporanea “it’s a little bit messy”.

PROGRAMMA DELLA SERATA:

EUTROPIA
di MariaGiulia Serantoni
+
VANITAS
di Francesca Penzo.
+
Incontro “Fattoria Vittadini a confronto. Il tema dell’identità contemporanea e le sfide del futuro di questa realtà della Danza Milanese”.
Interviene Alessandro Pontremoli
+
Aperitivo per festeggiare tutti insieme i 10 anni del gruppo Fattoria Vittadini!

Prenotazioni: biglietti@zonak.it

DANAE FESTIVAL
A ZONA K

DANAE FESTIVAL  a ZONA K:

VEN 27 OTT ore 20:30 e SAB 28 OTT ore 19:00
Milena Costanzo [IT]
CHE IO POSSA SPARIRE – Liberamente tratto dalla vita e dalle opere di Simone Weil

SAB 11 NOV ore 20:30
Francesco Michele Laterza [IT]
ACQUAFUOCOFUOCHISSIMO

 

INFO E BIGLIETTI: danaefestival.com

 

Un cavallo annuncia la diciannovesima edizione di Danae Festival. Un’immagine che rimanda, a prima vista, a una figurazione classica, se non fosse per quel taglio che sdoppia l’animale, portandoci a guardarlo ad un altro livello. Una figura che rispecchia bene il Festival, per quel suo tenere in considerazione il passato, per poterlo superare e rielaborare, restituendo nuove visioni. Una figura potente, difficilmente domabile, in qualche modo guerresca, ma soprattutto che ha tra le sue peculiarità quella di un’ampiezza del campo visivo che sfiora i trecentosessanta gradi. Ci dice di battaglie, della determinazione, di un senso di libertà e di uno sguardo aperto, senza pregiudizi, capace di accogliere diverse esperienze, senza chiudersi in nessun filone o definizione possibile, cercando di dialogare con un pubblico sempre più ampio e differenziato.

Le battaglie sono le nostre e anche quelle degli artisti che presentiamo. Un paesaggio variegato, costituito da diverse generazioni a confronto, che ci offre anche la possibilità di una riflessione su quanto è accaduto nella scena negli ultimi decenni e sulle modalità di passaggio del testimone. Nomi di fama internazionale affiancati da giovani realtà disegnano uno scenario fatto di visioni radicali, di inquietudini, di ricerca di identità, che ci parlano di un presente che ha smarrito il senso dell’umano, in cui le persone pare abbiano perso la volontà e la capacità di lottare, di rivoltarsi contro quella che di fatto è una guerra perenne contro l’umanità. In questo scenario l’artista è più che mai voce fondamentale e necessaria per mettere a fuoco e svelare le contraddizioni e i pericoli che attanagliano il mondo, ma soprattutto per suggerire una libertà nell’operare e nel vivere che è ancora qualcosa di “scabroso”.  Non dà soluzioni, ma ci pone dinanzi a delle questioni e a delle domande che ci interrogano e che hanno la forza di metterci scomodi nelle nostre illusorie certezze.

Alessandra De Santis

 

Danae Festival è un progetto curato da Alessandra De Santis e Attilio Nicoli Cristiani, del Teatro delle Moire, interessati a rendere visibili esperienze artistiche nuove della scena contemporanea

 

HANDLE WITH CARE

FRAGILE ARTISTS 

Siamo un collettivo interdisciplinare di performer, fotografe e dramaturg che indaga sulla relazione tra danza e fotografia. La contaminazione tra le due arti si sviluppa nella ricerca di un metodo di “drammaturgia fotografica” e nella creazione di performance sul rapporto tra corpo, immagine e identità nella società contemporanea. Le esibizioni avvengono soprattutto in urbano, con incursioni e performance site specific, ma ci piace coinvolgere il pubblico anche in spazi convenzionali.
I manifesti, come noi, si adattano ad ogni spazio; li affiggiamo come frammenti in dono a chiunque passerà e si fermerà a guardare.
Siamo attive in Italia dal 2013.

HANDLE WITH CARE

Co-fondatrici di Fragile Artists, Carola Ducoli, Giulia Laddago e Desirée Sacchiero sono parte integrante del processo di ricerca e progettazione del collettivo. I loro scatti costituiscono un archivio di movimenti, stati coreografici e ritratti dei molteplici aspetti di performer, personaggio e performance. Durante le esibizioni le tre fotografe ricoprono il ruolo di se stesse, osservatrici e predatrici di immagini e frammenti di identità che riflettono lo stato attuale della nostra generazione.

Il collettivo: Noemi Bresciani, Silvia Dezulian, Carola Ducoli, Laura Ghelli, Giulia Laddago, Irene Petra Zani, Alice Raffaelli, Desirée Sacchiero

INAUGURAZIONE MOSTRA 19 settembre h 18:00
ORARI VISITA MOSTRA lunedì – venerdì h10:00 – 19:00

Fattoria Vittadini (IT)

GRIP è uno spettacolo in cui differenti approcci all’arte confluiscono. Danza, video, musica, racconto, scrittura condivisa, scultura… GRIP è l’aderenza delle ruote al suolo stradale, metafora per l’adesione alla propria vita.

Partendo dal confronto tra due personalità, una vorace, invadente ma concentrata sulle proprie necessità (Riccardo) e l’altra fluttuante, rispettosa, ma alla ricerca di sé (Alex), ci siamo interrogati tramite la metafora automobilistica e fisica (aggrappo tra due corpi) sul senso di aderire o meno alla propria vita, sul correrla fino a portarla all’estremo, al limite e magari fino a perdere l’aderenza. Sul senso di necessità di fare questo, su cosa ci spinge a desiderarlo. Il diritto all’autodeterminazione individuale e alla felicità (conseguente) sono diritti che è così facile non considerare come fondamentali davanti ad altri di prima necessità. Ma ogni essere umano ha diritto ad avere riconosciuti i diritti che gli permettano di aderire alla propria vita, a riconoscercisi e a riconoscerla. A guidarla.


c/o Case private, l’indirizzo esatto sarà comunicato via sms il giorno precedente lo spettacolo.

 

di e con Riccardo Olivier e Alex Mc Cabe collaborazione con il videoartista Alberto Sansone e con la set/costume designer Maddalena Oriani

 

Fattoria Vittadini nasce a Milano nel 2009 dalla volontà degli undici allievi del corso dell’allora Atelier di Teatro-Danza della Scuola Paolo Grassi di rimanere uniti e continuare a farsi strada insieme nel campo delle arti performative. Gruppo estremamente eterogeneo e versatile, si adatta alle pluralità dei linguaggi con una professionalità sempre crescente. Durante il corso degli anni hanno avuto l’opportunità di collaborare con grandi artisti, tra i quali Lucinda Childs, Yasmeen Godder, Ariella Vidach, Virgilio Sieni, Alessandro Certini, Emanuela Tagliavia, Jean Claude Penchenat, Maria Consagra, matanicola e Maya Carrol, senza perdere di vista una personale ricerca e poetica che continuano ad indagare attraverso la creazione di coreografie interne alla compagnia. Fattoria Vittadini ha partecipato a importanti manifestazioni e festival sia nazionali che internazionali (tra gli altri, Biennale Danza, TorinoDanza, MilanOltre, Roma Europa, Ravenna Festival, Fabbrica Europa, A-Genre Festival, Un Automne a Tisser, Diversia Festival, Fringe Festival…). Nel 2011 entra come partner attivo in RIC.CI – Reconstruction Italian Choreography 1980-1990, progetto di recupero della coreografia contemporanea italiana degli anni ’80-’90 ideato da Marinella Guatterini. Dal 2012 la compagnia è sostenuta dal Comune di Milano. Nel 2013 Fattoria Vittadini è vincitrice del bando regionale Teatri del Tempo Presente con lo spettacolo To This Purpose Only. Nel luglio 2014 è stata invitata dal Festival della Valle D’Itria ad essere la compagnia ufficiale per la 40° edizione del festival, prendendo parte alle opere in cartellone e firmando alcune delle coreografie. Dal 2014 Fattoria Vittadini è sostenuta dal MiBACT – Direzione Spettacolo dal Vivo. Fattoria Vittadini sono: Mattia Agatiello, Chiara Ameglio, Cesare Benedetti, Noemi Bresciani, Pieradolfo Ciulli, Maura Di Vietri, Gabriele Marra, Riccardo Olivier, Francesca Penzo, MariaGiulia Serantoni, Vilma Trevisan.

Body-Mind Centering® e Danza

OBIETTIVI DEL CORSO

Durante gli incontri si ricercherà il movimento consapevole per percepire sé stessi e gli altri.

Si scopriranno i propri luoghi di sostegno nel corpo attraverso i sistemi muscoli, organi, legamenti, scheletro, per rilasciare le tensioni che bloccano movimento ed espressività del corpo e della voce.
Amplieremo la gamma di possibilità nel movimento riconoscendo i propri schemi motori, pattern, per integrarli a nuove scoperte.

Verrà dedicato un tempo alla ricerca e creazione della danza che già ci appartiene ed è solo da fare emergere.

Info e prenotazioni Emanuela Passerini: 348.7517656  info@emanuelapasserini.it

 

 

COS’è IL Body-Mind Centering® -BMC®  
La natura si organizza in pattern.
Anche in noi, che della natura siamo parte, si formano dei pattern.
La mente è come il vento e il corpo come la sabbia: se vuoi sapere come soffia il vento, puoi guardare la sabbia.

Bonnie Bainbridge Cohen

BMC è uno studio esperienziale che, attraverso la rieducazione del movimento e la riorganizzazione dei pattern, porta a una comprensione di come la mente si esprime attraverso il corpo e il corpo attraverso la mente.

Basato su fondamenti di anatomia, fisiologia, psicologia e sulla conoscenza dello sviluppo del movimento dal concepimento ai primi anni di vita, BMC fa uso di una varietà di principi teorico-funzionali e di pratiche nell’esplorazione di tutti i sistemi corporei, del respiro e della vocalizzazione, dei sensi e della dinamica percettiva, dell’arte del tocco delle mani e del movimento, fino al livello cellulare. Ha una vasta gamma di applicazioni: educazione e pratica del movimento, danza, yoga, bodywork, riabilitazione, psicoterapia, sviluppo infantile, educazione, musica, voce, arte, meditazione, arti marziali, atletica e altre discipline che coinvolgono l’insieme mente-corpo.

A cura di  Emanuela Passerini – Teacher Body-Mind Centering® e Somatic Movement Educator.

Michel Doneda e Takla Improvising Group

sax soprano Michel Doneda 
batteria e oggetti sonori Filippo Monico 
danza Cristina Negro

Il musicista francese Michel Doneda è attivo dagli anni ‘70 nell’ambiente della musica jazz e d’improvvisazione. Ha lavorato con musicisti, ma anche danzatori, poeti e attori di tutto il mondo. Ad oggi, ha pubblicato più di 50 dischi per case discografiche europee, statunitensi e giapponesi.

Insieme al batterista Filippo Monico e alla danzatrice Cristina Negro dell’associazione Takla Improvising Group, daranno vita ad una performance di musica e danza,  una  composizione istantanea che nasca dall’ascolto e dalla relazione tra i tre artisti, il luogo e il pubblico.

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