Tra finzione e realtà

Sempre più il teatro torna ad evadere dagli spazi fisici e simbolici ad esso deputati e invadere il reale, lo illustra, lo utilizza e dialoga con esso.

Sul palco – quando di palco si tratta – raramente agiscono attori, piuttosto performer, esperti della quotidianità, testimoni di fatti realmente accaduti, o perlomeno dichiarati tali. L’arte si apre al mondo e si attribuisce autenticità.

Ma cosa significa autentico? Cosa significa parlare del reale? Dove sta il confine tra fatti e interpretazione, realtà e finzione, verità e mistificazione?

Intervengono  Yan Duyvendak (regista e performer), Boris Nikitin (regista, autore e curatore del festival “It’s the Real Thing”) e Oliviero Ponte di Pino (critico esperto di teatro contemporaneo)

 

foto: ©Marc Ginot

 


Yan Duyvendak – Nato in Olanda, vive a Ginevra e Marsiglia. Formatosi all’Ecole Supérieure d’Art Visuel di Ginevra, pratica la performance dal 1995. Le sue performance vengono presentate, ad esempio, alla Fondation Cartier di Parigi (Soirée Nomade, 1995), al Festival for Performing Arts EXIT, Helsinki (2001), a Art Unlimited Basel (2002), al Museo Reina Sofia di Madrid (Don’t Call it Performance, 2003), alla Biennale di Guangju (2004), a Image Forum, Tokyo (2005), alla Ménagerie de Verre, Parigi (2006-2009), al Vooruit, Gand (2007), al Festival di Avignone (2008), o al Thaterspektakel Zurich (2009). I suoi lavori video arricchiscono numerose collezioni pubbliche e private, dal Musée des Beaux-Arts di Lione al Museum für Kommunikation di Berna.
Yan Duyvendak ha ricevuto numerosi premi, tra cui (per tre volte) il Swiss Art Award (2002, 2003, 2004), il Namics Kunstpreis für Neue Medien (2004) e il Network Kulturpreis (2006). Nel 2010, riceve il premio per l’arte contemporanea più prestigioso della Svizzera, il Meret Oppenheim Preis. È stato invitato numerose volte come artista in residenza, ad esempio alla Cité des Arts di Parigi, all’Atelier Schönhauser du Berlino e al Swiss Artistic Studio di Pro Helvetia, al Cairo (2007, 2008, 2009).

Boris Nikitin – 1979, Basilea, Svizzera. Regista, autore e scenografo teatrale, direttore artistico del festival “It’s The Real Thing”. Ha studiato presso l’accademia teatrale di Giessen in Germania. I suo lavori sono prodotti e ospitati da piccoli teatri indipendenti e dai più importanti teatri stabili di diverse città tedesche, tra i quali Kaserne Basel, HAU, Gessnerallee, Theater Freiburg, Schauspielhaus Graz, Ruhrtriennale. Alcuni suoi progetti, come ad esempio “Imitation of Life“ e ”Woyzeck“, sono in tour internazionale da anni. I suoi lavori si muovo lungo il confine e l’area d’intersezione tra performance e teatro, finzione e realtà, illusione e documentazione, dilettantismo e virtuosismo attorale, mettendo costantemente in discussione i codici della creazione e fruizione teatrale. Alternano elementi concettuali e situazioni di grande teatralità. Il contesto ha spesso un ruolo determinate e non di rado i suoi lavori si muovono in ambito scientifico (come, ad esempio, “Universal Export” e “Woyzeck”). Le sue regie sono ideate e costruite insieme ai performer/attori, le cui personalità e biografie stanno spesso al centro della performance stessa (“F for Fake“, “Imitation of Life“, “Sänger ohne Schatten”). Da tre anni è direttore artistico del festival “It’s The Real Thing – Basler Dokumentartage”, dedicato ai più innovativi lavori teatrali e performativi con approccio documentaristico.

Oliviero Ponte di Pino ha lavorato per oltre trent’anni nell’editoria ed è stato direttore editoriale di Garzanti dal 2001 al 2012. Ha scritto su giornali e riviste, realizzato trasmissioni radiofoniche e televisive per la RAI. Ha ideato festival (Sussurri o grida a Milano, Forme del pensiero che ride a Genova), curato mostre (Il nuovo teatro in Italia 1975-1988, 1988, la sezione teatro della mostra Trash, la “stanza del teatro” di Annisettanta), progettato iniziative culturali e spettacolari (Maratona di MilanoSubway Letteratura). Dal 2014 è membro della Commissione Consultiva Teatro del MiBACT.
Insegna Letteratura e filosofia del teatro all’Accademia di Brera e Fondamenti del teatro moderno e contemporaneo allo IULM. Dal 2012 cura il programma di BookCity Milano e nel 2001 ha fondato il sito ateatro.it.
Tra i suoi libri Il nuovo teatro italiano (1988), Enciclopedia pratica del comico (1996), Chi non legge questo libro è un imbecille (1999, nuova edizione 2014), Il quaderno del Vajont (con Marco Paolini, 1999), I mestieri del libro (2008), Romeo Castellucci e Socìetas Raffaello Sanzio (2013), Le Buone Pratiche del Teatro (con Mimma Gallina, 2014), Comico e politico. Beppe Grillo e la crisi della democrazia (2014), Milano. Tutti i teatri (con Maddalena Giovannelli, 2015).