Danae Festival
DIARIO DI BORDO: GENNAIO 1978 [anteprima]

Alessandro Bosetti [IT] e Kenta Nagai [J]

10 - 11 novembre 2016
ore 21.00

ZONA K si fa tappa della 18^ edizione del DANAE FESTIVAL

Bosetti torna a Danae con un’opera di ispirazione autobiografica. Il diario è quello di sua madre, che nel 1977 inizia un viaggio a vela da Gibilterra alle Azzorre, che segna anche un periodo di distacco dalla famiglia. Un racconto scritto a mano nel 1978 e diviso in venti giornate, dove si parla di delfini, pesci volanti, burrasche improvvise e turni al timone. Il compositore, che lavora sul filo della parola, ripercorre il diario con la propria voce, scegliendo la forma del monodramma lirico ispirato al teatro orientale e della finzione radiofonica. Crea così un monumentale e toccante lavoro di teatro musicale, di cui Danae presenta un’anteprima di otto giornate e che vedrà il suo compimento tra il 2017 e il 2018, con la produzione del Centro Nazionale di Creazione Musicale di Marsiglia. Il lavoro si avvale dell’accompagnamento di Kenta Nagai allo shamisen, per intrecciare i tre fili della rotta percorsa, della calligrafia che la descrive e della voce che la abita.

Per i biglietti clicca QUI

Composizione, messa in voce e elettronica Alessandro Bosetti; shamisen e chitarra elettrica Kenta Nagai; anteprima di Journal de Bord/Giornale di Bordo festival Les Musiques, GMEM Centre national de création musicale, Marseille maggio 2017 – maggio 2018; grazie a Anne James Chaton.

Durata 1 ora

Alessandro Bosetti è un compositore e un artista sonoro eclettico, che ha declinato la sua passione per la sonorità del linguaggio parlato attraverso molteplici forme e discipline.   Nato in Italia nel 1973 si afferma parallelamente sulla scena della musica sperimentale a Berlino, dove nel decennio 2000 – 2010 è parte attiva di una profonda trasformazione dei linguaggi sonori (Ensemble Phosphor, composizioni for the Kammerensemble Neue Musik, Die Maulwerker, Neuevocalsolisten Stuttgart) e sulla scena della radiofonia sperimentale e di creazione in Germania e in Europa (WDR, Deutschlandradio, Radio France…) di cui diviene autore prolifico e multipremiato (Prix Phonurgia Nova, Palma Ars Acustica, Prix Hörspiel de La muse en Circuit, Hörspiel des Monats etc.).
Nella radio trova un terreno di libertà multidisciplinare dove sviluppare un’estetica personale e iconoclasta che applica ai numerosi progetti dal vivo per voce ed elettronica, ensembles (Trophies, Renard), gruppi vocali e in collaborazione con la danza (più recentemente in duo con il coreaografo Georges Appaix).
Le sue opere mettono in atto un dialogo tra linguaggio, suono e rumore all’interno di complesse costruzioni tonali e formali spesso percorse da un’ironia obliqua, a volte esilarante, a volte minimale e solenne . Nel suo lavoro categorie estetiche e tradizionali posture dell’ascolto  vengono costantemente messe in discussione attraverso la creazione di dispositivi sorprendenti ed una instancable meditazione in atto sulla natura e i modi d’esistenza della musica e sul suo rapporto col linguaggio (African Feedback 2004, The Listeners 2005, The Pool and the Soup/Acqua Sfocata, 2006-2013, 636 2006, Arcoparlante 2008, Gesualdo Translations 2008, Mask MirrorThe Notebooks etc.).
Performance dal vivo di Alessandro Bosetti sono state presentate in luoghi di riferimento tra cui il GRM/Presences Electroniques festival a Parigi,  Roulette e The Stone a New York, Cafe OTO a Londra e Liquid Architecture Festival a Melbourne e Sydney.
Più di dieci CD dedicati alla sua musica sono stati pubblicati da labels come  Errant Bodies Press, Monotype, Rossbin, Sedimental  e Unsounds. Un Cd quadruplo retrospettivo sui più rappresentativi lavori radiofonici è in fase di pubblicazione presso Monotype records e un DVD basato su MaskMirror presso l’editore coreano The Manual.
Alessandro è correntemente artista in residenza presso il GMEM, Centre de Creation Musicale di Marsiglia e professore ospite di radiofonia sperimentale presso la facoltà di media della Bauhaus Universität a Weimar.

www.melgun.net
https://vimeo.com/187196420
https://www.youtube.com/channel/UC0n0Z6Q4Gf1S9rEz3VTegaw
https://vimeo.com/user3159285

Kenta Nagai è un artista sonoro e visuale di stanza a New York. Lavora con il suono acustico ed elettronico, media visuali e live performance.
Dopo aver completato gli studi al Berklee College of Music di Boston (BA, 1996), Nagai si trasferisce a New York. Ha iniziato la sua carriera newyorkese come chitarrista suonando per le strade, nelle stazioni della metropolitana e nei locali. Il suo lavoro compositivo più recente, intitolato Long, Long, Long, è un ensemble di brani per strumenti tradizionali asiatici. E’ stato presentato al Roulette, a New York, nell’ottobre del 2006. Nagai è anche un performer di primo piano nelle due registrazioni della compositrice Laura Andel, Somnambulist (Red Toucan Records, maggio 2003, RT9322) e In::tension (Rossbin Records, October 2005, RS022). Come performer di shamisen, uno strumento a corde tradizionale giapponese, Nagai è apparso in numerosi concerti e venues inclusi lo Sculpture Center di Long Island City e la Carnegie Hall. Dal 1999 fino al 2002 Nagai è stato un compositore in residenza alla The Cave Gallery di Williamsburg, Brooklyn. In aggiunta al suo lavoro di chitarrista, Nagai è anche coinvolto in creazioni multimediali, performance interattive e installazioni e ha collaborato con artisti provenienti da  diversi ambiti. Questi progetti includono un duratura collaborazione con il coreografo Boaz Barkan documentata dalla filmmaker Miana Grafals nel cortometraggio A Moving Portait. Questo film è stato presentato al Dance Theatre Workshop a New York come parte del Dance on Camera Festival 2005.
Recentemente, Nagai ha lavorato con il fotografo Hiroshi Sugimoto sul film muto  The Water Magician (1933, diretto da Kenji Mizoguchi) componendo la colonna sonora e si è esibito alla Japan Society, New York e all’Hershhorn Museum presso lo Smithsonian Institute. Nel 2005 e nel 2006, Nagai si è esibito in  Flight of Mind con la coreografa Jennifer Monson. Ha continuato la sua collaborazione con Monson nel 2007 attraverso un progetto di più stagioni con sede presso l’Highland Park Reservoir a New York.

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