CASA DEGLI ARTISTI MILANO

Centro di residenza, produzione e fruizione aperto alla città, Casa degli Artisti (ri)nasce come un luogo di incontro, creazione e riflessione per sostenere la pratica degli artisti nell’ambito delle arti visive, performative, sonore, digitali, applicate, del cinema, della fotografia, della letteratura e del pensiero. 

A vocazione interdisciplinare e internazionale, ha come missione la promozione della ricerca, della formazione e della produzione artistica; lo sviluppo di una dimensione personale e corale del lavoro; la produzione di progetti culturali rivolti ad un pubblico il più ampio possibile.

1250 mq su tre piani, 11 atelier destinati al lavoro degli artisti, uno spazio espositivo al pianterreno aperto al pubblico, un bistrot, uno spazio esterno affacciato sul verde, Casa degli Artisti lavora come luogo di connessioni per favorire lo scambio tra i diversi attori dell’arte, della società e dell’impresa e per stimolare un dialogo sulla sfera pubblica e sullo spazio urbano.

Il gruppo di lavoro è composto da artisti, organizzatori culturali, formatori, architetti, galleristi, cittadini, con conoscenze puntuali del panorama culturale cittadino, italiano e internazionale. Undici professionisti, appartenenti a cinque associazioni, che si sono incontrati sulla base di una visione comune e con la volontà di intrecciare risorse, competenze e connessioni.

In seguito all’aggiudicazione del bando di gestione dell’immobile, indetto dal Municipio 1 del Comune di Milano, è stata costituita un’Associazione Temporanea di Scopo (ATS) – comprendente le cinque realtà no profit che hanno partecipato al bando: ZONA K, capofila, That’s ContemporaryAtelier Spazio XPO’, NIC Nuove Imprese Culturali e Centro Itard Lombardia, con Future Fond, come partner esterno.

Valentina Picariello / Valentina Kastlunger / Giulia Restifo / Christian Gancitano / Matteo Bianchi / Mattia Bosco / Mariavera Chiari / Francesco Piccolomini / Lorenzo Vatalaro / Susanna Ravelli / Lorenzo Castellini

STORIA
Casa degli Artisti nasce nel 1909 su iniziativa dei Fratelli Bogani, due mecenati innamorati dell’arte, per ospitare laboratori e atelier. Fin dai primi anni vede un’intensa frequentazione di artisti di varie discipline. Alla fine degli anni ’30 la Casa viene espropriata dal Comune di Milano con l’intento di demolirla, nell’ambito di un ampio progetto di rinnovamento urbanistico della zona, poi abbandonato con lo scoppio della guerra.

Nel dopoguerra l’attività riprende e vive un nuovo slancio soprattutto alla fine degli anni Settanta, quando la Casa viene gestita da artisti di fama internazionale come Luciano Fabro, Hidetoshi Nagasawa e la critica e storica dell’arte Jole De Sanna.Tra le azioni di quel periodo si annoverano mostre collettive dedicate a giovani artisti emergenti, relazioni con altri spazi no profit della città e il restauro de “I bagni misteriosi” di Giorgio De Chirico del 1994.

Nel 1988 una parte del piano terra viene occupata da Csoa Garibaldi, mentre negli altri spazi della Casa continuano ad operare gruppi di artisti, artigiani e liutai. Nel 2007 la casa viene sgomberata e quindi messa in sicurezza a causa delle condizioni di precarietà strutturale in cui versava.

Nel 2015 inizia il percorso di riqualificazione dell’edificio grazie al Municipio 1. La ristrutturazione è effettuata da La Ducale SpA del Gruppo Tecnocasa, a scomputo degli oneri di urbanizzazione relativi alla costruzione del condominio privato di Corso Garibaldi 95. Su indicazioni della Soprintendenza, il recupero della Casa ha visto un intervento più consistente sulle facciate esterne e un approccio più filologico negli interni, dove sono stati mantenuti i mattoni a vista e le originali strutture in cemento armato.

Visita il sito di Casa degli Artisti Milano

PAESAGGI CONDIVISI
Sette pièce tra campi e foreste

Paesaggi condivisi” è un viaggio teatrale tra campi e foreste alla scoperta di sette proposte artistiche. Interventi performativi e coreografici, creazioni sonore e multimediali, affondi filosofici offrono un’esperienza collettiva e partecipata per interrogarci sul rapporto con paesaggio e natura.

Se il paesaggio fosse un teatro? Se l’arte non imitasse la natura, ma ci permettesse di viverla collettivamente? Cosa è in gioco nel nostro rapporto con la “natura” e le sue rappresentazioni, nel momento in cui clima e risorse ci hanno portato alla consapevolezza della nostra fragilità e interdipendenza?

Paesaggi condivisi invita a lasciare il teatro e trascorrere una giornata nella natura: camminando ed esplorando campi e foreste, gli spettatori scopriranno sette proposte artistiche, sette variazioni sul tema paesaggio. Stefan Kaegi, del collettivo Rimini Protokoll, e Caroline Barneaud, curatrice del Théâtre Vidy-Lausanne, hanno invitato dieci artisti europei a condividere le loro visioni sul nostro rapporto con il territorio. Interventi performativi e coreografici, creazioni sonore e multimediali, affondi filosofici offrono un’esperienza collettiva e partecipata. 

Paesaggi condivisi è parte del progetto europeo Performing Landscape, che vede coinvolti otto partner provenienti da Germania, Austria, Francia, Italia, Spagna, Portogallo, Slovenia, Svizzera. Artisti, organizzazioni culturali ed esperti sviluppano una riflessione sulle nozioni di arte, paesaggio e territorio. Disegnando una mappa visibile e invisibile dei luoghi europei coinvolti, svelano gli spazi che condividono attraverso la lente delle arti e delle scienze. Un modo diverso di guardare e reinventare insieme l’Europa. Paesaggi condivisi ha debuttato il 14 maggio 2023 a Chalet-à-Gobet con il Théâtre Vidy-Lausanne, e viene attualmente adattato e rappresentato nei diversi luoghi coinvolti: Avignone, Berlino, Milano, Lubiana, St. Pölten, la regione di Girona e la regione di Lisbona.

Stefan Kaegi (Rimini Protokoll)  

Regista svizzero del collettivo tedesco Rimini Protokoll, crea solitamente progetti inusuali per lo spazio urbano. In Paesaggi condivisi invita i partecipanti a sdraiarsi sotto gli alberi, con il viso rivolto verso le chiome: una conversazione registrata da ascoltare in cuffia li guiderà in un’esperienza sonora immersiva che inverte le prospettive.

Chiara Bersani e Marco D’Agostin 

Coreografi e danzatori italiani, una con disabilità e l’altro no, esplorano insieme la nozione di “corpo politico” da più di dieci anni. Per Paesaggi condivisi offrono al pubblico un picnic inconsueto, nel quale il paesaggio è tanto condiviso quanto inaccessibile.

Sofia Dias e Vítor Roriz  

Dal 2006, il duo di artisti e coreografi portoghesi ha sviluppato un linguaggio coreografico che combina movimento, linguaggio e suono. Per Paesaggi condivisi il duo ha creato una composizione sonora che guida e coordina due gruppi di spettatori attraverso la foresta, in una specie di pas de deux che mette in discussione i legami tra uomo e natura. Testi, canzoni e paesaggi sonori danno forma a una nuova geometria dello spazio da condividere con gli altri partecipanti.

Begüm Erciyas e Daniel Kötter

Begüm Erciyas, artista turco-belga, e Daniel Kötter, regista tedesco, creano mondi intimi, ibridi e sfaccettati con l’aiuto di diversi media e tecnologie. In Paesaggi condivisi propongono ai partecipanti di indossare visori VR per immergersi in un paesaggio svuotato di ogni presenza umana e lasciato alla mercé dello sfruttamento economico. Gli spettatori diventano invisibili gli uni agli altri e fanno un’esperienza intima e collettiva al contempo.

Ari Benjamin Meyers 

Compositore e artista americano che vive a Berlino, nel suo lavoro esplora la natura performativa e socio-politica della musica insieme a musicisti di ogni estrazione e provenienza. Per Paesaggi condivisi  ha accolto la sfida di comporre per il territorio. Le sue composizioni musicali, interpretate da artisti locali, accompagnano l’intero cammino disegnando vibranti cartografie sonore dello spazio.

El Conde de Torrefiel

Il collettivo spagnolo composto da Tanya Beyeler e Pablo Gisbert mette solitamente in scena spettacoli in cui dialogano testi e “tableaux vivants”, ponendo la lettura al centro del dispositivo. Per Paesaggi condivisi il duo propone ai partecipanti un paesaggio “sottotitolato”: su uno schermo led immerso nell’ambiente naturale scorre un testo che gli spettatori sono invitati a leggere collettivamente – insieme al paesaggio circostante – per analizzare, decostruire e reinterpretare le nostre rappresentazioni della natura.

Émilie Rousset 

Regista francese, indaga e raccoglie archivi e materiale documentario che elabora nelle sue opere teatrali, nelle sue installazioni e nei suoi film. Per Paesaggi condivisi ha raccolto le parole di esperti – un avvocato ambientalista, un agricoltore, un tecnico bio-acustico - che saranno portate al pubblico da alcuni performer e una macchina agricola, invitandolo ad esplorare i legami tra scienza, tecnologia, economia e paesaggio.

PAESAGGI CONDIVISI Sette pièce tra campi e foreste
Durata (stima) : 7 ore, pause incluse Performative land art (teatro, performances, musica…)
Ideazione e cura Caroline Barneaud, Stefan Kaegi (Rimini Protokoll)
Con pièce di  Chiara Bersani and Marco D’Agostin (Italia), El Conde de Torrefiel (Spagna), Sofia Dias and Vítor Roriz (Portogallo), Begüm Erciyas and Daniel Kötter (Turchia, Belgio, Germania), Stefan Kaegi (Germania, Svizzera), Ari Benjamin Meyers (USA, Germania), Émilie Rousset (Francia)
Assistente artistica Giulia Rumasuglia, Magali Tosato
Direzione tecnica Guillaume Zemor 
Produzione e coordinamento Isabelle Campiche, Aline Fuchs (Théâtre Vidy-Lausanne)
With the support of the production, technique, communication and administration teams of Théâtre Vidy-Lausanne
Coordinamento di Performing Landscape Chloé Ferro, Monica Ferrari,  Lara Fischer (Rimini Protokoll)
Produzione Rimini Apparat (Germany) and Théâtre Vidy-Lausanne (Switzerland)
Coproduzione Performing landscape, European consortium: Bunker and Mladi Levi Festival (Slovenia), Culturgest (Portogallo), Festival d’Avignon (Francia), Tangente St. Pölten – Festival für Gegenwartskultur (Austria), Temporada Alta (Spagna), ZONA K and Piccolo Teatro di Milano Teatro d’Europa (Italia).

Berliner Festspiele (Germany).

Performing landscape, European consortium: Bunker and Mladi Levi Festival (Slovenia), Culturgest (Portogallo), Festival d’Avignon (Francia), Tangente St. Pölten – Festival für Gegenwartskultur (Austria), Temporada Alta (Spagna), ZONA K and Piccolo Teatro di Milano Teatro d’Europa (Italia).

Berliner Festspiele (Germania).

pic © Léonard Rossi

con il sostegno di INVR.SPACE GmbH per i visori VR Cinema Solution

con il sostegno di Bundeszentrale für politische Bildung per l’ideazione del progetto

The prototype in Lausanne was supported by Jorat natural park, the City of Lausanne, the Competence Centre in Sustainability of the University of Lausanne.

(UN)COMMON SPACES

Il nuovo progetto di cooperazione (UN)COMMON SPACES 2020-2024, che riunisce 19 partner e 13 associati dall’Europa e dall’estero è stato selezionato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Creative Europe e prenderà il via a novembre 2020.

In un momento in cui le nostre società stanno subendo notevoli cambiamenti, l’arte deve essere in prima linea per offrire nuove prospettive. Questi 4 anni consentiranno ai partner IN SITU di accompagnare molti creatori e creazioni in questi tempi difficili.
Tutti abbiamo più che mai bisogno di recuperare lo spazio pubblico, condividere a livello europeo e mettere artisti, organizzatori e società civile insieme, affinché pensino collettivamente al nostro presente e al nostro futuro.

I partner riuniranno attorno a loro una cerchia di artisti e di persone associate provenienti dal società civile. Questo nuovo formato collaborativo riflette la convinzione che la condivisione di capacità, visione artistica e pluralità di prospettive sia oggi il modo rilevante per garantire che le opere d’arte possano entrare in risonanza con un pubblico ampio e diversificato.

Il programma ruoterà attorno a una serie di attività: un programma di mobilità transnazionale guidato dalla partecipazione del pubblico, un supporto su misura per gli artisti a lungo termine, tra cui laboratori artistici, tutoraggi e coproduzioni, una serie di strumenti di formazione per arte nello spazio pubblico e in particolare per lo sviluppo del pubblico, e un ciclo di scambi tra artisti, organizzatori e la società civile, per rigenerare e affrontare le sfide del nostro spazio pubblico europeo oggi.

 “Artists perceive public spaces as UNCOMMON SPACES, their vision is essential for the inhabitants to share real COMMON SPACES.”

Il progetto curato da artiste associate ad In-Situ, ospitate nella stagione multidisciplinare 2021 RAZIONE K sono: Anna Rispoli / Martina Angelotti (IT) con A CERTAIN VALUE

 


IN SITU partners:
Artopolis Association (HU), Atelier 231 (FR), Čtyři Dny / Four Days (CZ), FiraTàrrega (ES), Freedom Festival (UK), Flynn Center for the Performing Arts (USA), La Strada (AT), Lieux publics (FR), Metropolis (DK), Norfolk & Norwich Festival (UK), Oerol Festival (NL), Østfold Internasjonale Teater (NO), Oda Teatri (XK), Provinciaal Domein Dommelhof (BE), Scène Nationale De L’Essonne Agora-Desnos (FR) and an association of 4 Italian partners: ZONA K / Indisciplinarte / Pergine Festival / Teatro Stabile Di Sardegna (Italy)

IN SITU associate partners:
Cifas (BE), FAI-AR (FR), Anti Festival (FI), Biela Noc (SK), Bússola (PT), Bildstörung – Festival for performing arts in public spaces (DE), Tombées de la Nuit (FR), Hoooh – Tainan Street Arts (TW), Linhai Art Festival & Start Festival (CN), Seoul Street Arts Festival (KR), Sura Medura (LK), The SPOT Festival (LT).


IN SITU, la rete europea per la creazione artistica nello spazio pubblico, è guidata da Lieux publics – centro europeo e nazionale per la creazione artistica nello spazio pubblico – con sede a Marsiglia (FR). Dal 2003 ha supportato oltre 270 artisti. Riunisce 19 partner e 16 partner associati provenienti da 19 paesi. Maggiori informazioni: www.in-situ.info

IN SITU
E IN SITU ITALIA

IN SITU è la piattaforma europea per la creazione artistica nello spazio pubblico. Dal 2003, ha supportato più di 270 artisti che hanno lavorato in spazi non convenzionali e che hanno contribuito alla valorizzazione e alla trasformazione dei nostri territori. IN SITU è un ecosistema che collega una nuova generazione di artisti con pubblici, programmatori e stakeholders proveniente da tutta Europa.

In-Situ è guidato da Lieux publics, European and national centre for artistic creation in public space, con sede a Marsiglia (FR) e riunisce 19 partner provenienti da 13 paesi: Artopolis Association (HU), Atelier 231 (FR), Čtyři Dny / Four Days (CZ), FiraTàrrega (ES), Freedom Festival (UK), Flynn Center for the Performing Arts (USA), La Strada (AT), Lieux publics (FR), Metropolis (DK), Norfolk & Norwich Festival (UK), Oerol Festival (NL), Østfold Internasjonale Teater (NO), Oda Teatri (XK), Provinciaal Domein Dommelhof (BE), Scène Nationale De L’Essonne Agora-Desnos (FR) and a consortium of 4 Italian partners: Zona K, Indisciplinarte, Pergine Festival, Teatro Stabile Di Sardegna. IN SITU also gathers 13 associate partners: Cifas (BE), FAI-AR (FR), Anti Festival (FI), Biela Noc (SK), Bússola (PT), Bildstörung – Festival for performing arts in public spaces (DE), Tombées de la Nuit (FR), Hoooh – Tainan Street Arts (TW), Linhai Art Festival & Start Festival (CN), Seoul Street Arts Festival (KR), Sura Medura (LK), The SPOT Festival (LT).

Il progetto (UN)COMMON SPACES 2020 – 2024 è co-finanziato dal programma Creative Europe dell’Unione Europea.

È nato ufficialmente “IN SITU Italia”, consorzio culturale per l’arte nello spazio pubblico formato da quattro realtà italiane: ZONA K di Milano, Indisciplinarte di Terni in collaborazione con BASE Milano, Sardegna Teatro di Cagliari e Pergine Festival in Trentino. “IN-SITU” raccoglie i partner italiani di “In-Situ”, la piattaforma europea creata nel 2003 e che oggi conta 19 partner da 13 paesi. Nel quadriennio 2020-2024, il consorzio italiano promuoverà la messa in rete di competenze e risorse, collaborando all’interno del progetto europeo “(Un)Common Spaces”.

In questo periodo di sospensione, con gran parte delle attività bloccate o costrette a reinventarsi in digitale, il mondo della cultura italiana ed europea non smette di lavorare e di guardare con fiducia al futuro.

Va in questa direzione la scelta di quattro realtà artistiche italiane di consorziarsi per percorrere insieme la strada della creazione artistica nello spazio pubblico. ZONA K di Milano, Indisciplinarte di Terni in collaborazione con BASE Milano, Sardegna Teatro di Cagliari e Pergine Festival in Trentino hanno dato vita formalmente a “In-Situ Italia”, il consorzio culturale che raccoglie i partner italiani di “In-Situ”, la piattaforma europea per la creazione artistica nello spazio pubblico.
Il consorzio italiano è nato in risposta all’application per il progetto (Un)Common Spaces 2020-2024, co-finanziato dal programma Creative Europe dell’Unione Europea per diffondere e consolidare l’azione della rete a livello nazionale.

Le quattro realtà italiane hanno scelto di formalizzare la storica sinergia tra organizzazioni con esperienze pluriennali nell’ambito della ricerca artistica per lo spazio pubblico. L’istituzione di “In-Situ Italia” dà un orizzonte europeo a questa collaborazione, ampliando la portata delle azioni intraprese, nell’ottica di incrociare le reti per condividere competenze e best practice.

L’obiettivo è sviluppare e sostenere progetti che sappiano mettersi in dialogo con le città e chi le abita, valorizzando la sfera pubblica e trasformando temporaneamente i luoghi e le relazioni. La neo-costituita rete italiana sostiene format e progetti partecipativi che coinvolgono le comunità, performance e installazioni adatte allo spazio urbano e contaminate nei linguaggi.

In particolare, l’artista associato di In-Situ Italia nel quadriennio 2020-2024 è Leonardo Delogu. Autore, performer, attivista, formatore, diplomato alla Scuola Europea per lʼattore di Emilia Romagna Teatro, Delogu si occupa di ricerca su movimento e paesaggio. I suoi progetti più recenti indagano la rigenerazione di luoghi tossici attraverso pratiche performative e rituali comunitari.

Accanto agli artisti associati sono stati selezionati anche 16 “cittadini”, professionisti e ricercatori che accompagneranno i prossimi anni di lavoro della rete. Il consorzio ha selezionato Alessia Zabatino, policymaker, attivista, esponente del Forum Disuguaglianze e Diversità con un dottorato in pianificazione territoriale.

Dal 13 al 17 Aprile si tiene il kick off digitale della del programma che impegnerà il consorzio per i prossimi 4 anni con 16 artisti associati, 16 professionisti e 19 partner da tutta Europa.

I PARTNER ITALIANI

ZONA K, con sede a Milano, è uno spazio culturale dedicato allo scambio tra discipline artistiche e culturali. Il lavoro di ZONA K apre lo sguardo al mondo, ospitando alcuni degli artisti d’avanguardia performativa europei impegnati in un teatro che guarda al presente, che coinvolge in diverse forme e misura il pubblico, che utilizza dispositivi tecnologici per nuove forme di fruizione artistica, che abita luoghi non convenzionali.

Il Teatro di Sardegna, riconosciuto dal Mibact nel 2015 come “Teatro di Rilevante Interesse Culturale” col progetto Sardegna Teatro, si configura come polo culturale al centro del Mediterraneo, gestisce una pluralità di spazi, calandosi nei contesti specifici grazie ai diversi linguaggi artistici. La sua azione di ente produttore di performance, si arricchisce con l’incontro con le comunità dei territori che abita, attraverso azioni site – specific sul lungo termine, attivando processualità complesse e non pacificate. Negli ultimi 6 anni ha ospitato e coprodotto artisti e artiste della rete IN SITU, tra cui Leonardo Delogu, Strasse, Zimmerfrei, creando una modalità partecipativa, capace di trovare nuove narrative e nuove visioni sui luoghi e sulle persone.

Indisciplinarte è un gruppo creativo che dal 2007 si occupa di curatela, progettazione europea e sviluppo culturale territoriale lavorando in continua interazione con una consolidata rete di relazioni nazionali ed internazionali. Le attività che produce sono molto diversificate (dalle residenze artistiche a programmi di curatela) e tutte legate da un unico principio di fondo per cui il ruolo strategico della cultura e dell’arte è quello di generare cambiamento sociale. Indisciplinarte ha sede a Terni, in Umbria e per la rete collabora con BASE Milano attraverso la direzione artistica di Linda Di Pietro

Pergine Festival è il più antico e longevo festival del Trentino. Nasce nel 1976 come “Pergine Spettacolo Aperto”, primo grande palcoscenico estivo in regione. Nel corso degli anni ha ospitato i grandi nomi del teatro e della musica, evolvendosi poi verso una concezione più sperimentale e laboratoriale. Oggi Pergine Festival è una rassegna di teatro e arti performative, strettamente legata alla città in cui è nata e in costante dialogo con la comunità e gli spazi del paesaggio urbano.

Nella foto: Leonardo Delogu

INTERCETTAZIONI

Il Centro di Residenza Artistica di Regione Lombardia, IntercettAzioni, nasce nel 2018 dalla sinergia tra alcune significative realtà del mondo dello spettacolo dal vivo operanti in Lombardia e sostenute dal Ministero della Cultura: il Circuito CLAPS (capofila), Industria ScenicaMilano Musica, Teatro delle MoireZONA K. Dal 2022 IntercettAzioni viene riconfermato Centro di Residenza per la Lombardia. Capofila del progetto è nuovamente Circuito CLAPS e i partner sono Industria ScenicaLaagamTeatro delle MoireZONA K.

L’attività del centro di residenza è realizzata con il contributo di Ministero della Cultura e di Regione Lombardia.

IntercettAzioni offre ad artisti che lavorano in differenti ambiti disciplinari (danza, teatro, circo contemporaneo, musica), la possibilità di sviluppare la propria ricerca e azione creativa con una costante apertura al confronto, sia con altri artisti sia con operatori e professionisti a livello territoriale, nazionale e internazionale.

 

 

 

UNA RESIDENZA A MISURA DI ARTISTA

Il Centro di Residenza intende:
   – dare agli artisti un luogo dove risiedere e sperimentare nuovi percorsi in ambito multidisciplinare, non necessariamente con una prospettiva produttiva nel breve termine;
   – offrire alle compagnie occasioni di scambio e studio con professionisti di grande esperienza, anche a livello internazionale;
   – proporre la possibilità di realizzare prove aperte, aprire al pubblico i materiali di studio. IntercettAzioni non prevede l’organizzazione di spettacoli, quanto la possibilità di allestire work in progress. Solo in alcuni casi vengono convocati operatori e organizzate anteprime. Nel caso in cui la compagnia accetti la prova aperta, questa è concepita come uno spazio di incontro e scambio diretto con l’artista, che offre la sua ricerca a occhi esterni per avere primi feedback e impressioni di un lavoro in fieri.
   – sviluppare un dialogo sempre più stretto con gli artisti e le realtà creative lombarde, senza perdere di vista la dimensione europea (come testimoniano le relazioni attivate con diverse realtà di prestigio tra cui La Granerie, Le Lido, Circus Info Finland, Fira de Tarrega, Istituto Ramon LLull, Pro Elvetia, CircoStrada e numerosi festival europei).

Ogni residenza è “cucita” sulle reali esigenze della compagnia ospitata, in accordo con la fase di creazione del momento (studio, ideazione, sperimentazione, creazione, verifica tecnica, produzione, ecc.).

 

IL TUTORAGGIO
Il Centro di Residenza IntercettAzioni intende consolidare una pratica già sperimentata negli anni passati dal Circuito CLAPS: una forma particolare di tutoraggio, che prevede la possibilità – per alcuni artisti – di approfondire la relazione residente/tutor verso una supervisione progettuale e, nel migliore dei casi, finalizzandola in una vera e propria co-progettazione.

La Direzione del Centro accompagna gli artisti nella costruzione della relazione, nella strutturazione di un piano di produzione e nella ricerca fondi per il prosieguo futuro.

Propone due forme di tutoraggio:
TUTORAGGIO ARTISTICO con accompagnamento al lavoro di ricerca durante la fase di studio e messa in scena finale dello spettacolo;
TUTORAGGIO PRODUTTIVO E ORGANIZZATIVO al lavoro di strutturazione amministrativa e gestionale, produzione, promozione, ricerca fondi. Per questa forma di accompagnamento, la compagnia in residenza può avvalersi di una formazione essenziale di base dallo staff del Centro di Residenza

 

LE COLLABORAZIONI
Una rete di collaborazioni è stata attivata da IntercettAzioni per implementare l’offerta del Centro di Residenza a livello locale, nazionale e internazionale. A livello locale, ciascuno degli spazi del Centro di Residenza ha attivato e sviluppato negli anni un network con altre realtà attive a livello culturale e sociale nel territorio; a livello nazionale, Circuito CLAPS e i partner del Centro fanno parte di diverse reti legate al teatro, alla danza, al circo contemporaneo e alla musica, mantenendo aperto un confronto costante con tutto il panorama italiano dello spettacolo dal vivo; a livello internazionale, Circuito CLAPS si avvale della collaborazione e di accordi pluriennali con le principali istituzioni e i più importanti festival europei ed extra-europei.

Il Centro di Residenza seleziona gli artisti da ospitare in residenza attraverso contatto diretto o autocandidatura. In alcune occasioni, durante l’anno, lancia anche specifiche call per offrire sostegno alla creazione e diversi periodi di residenza ad alcune compagnie, che vengono selezionate di volta in volta dalla direzione artistica di IntercettAzioni.

Attualmente non ci sono bandi aperti.

 

 

GUARDA TUTTI I PROGETTI SOSTENUTI DA INTERCETTAZIONI DAL 2018 A OGGI

Con l’animale di Numero23Prod – Massimo Furlan and Claire de Ribaupierre 
In residenza dal 28 novembre all’8 dicembre 2023


Unancha di Ismael Pacheco Condoy
In residenza dal 24 ottobre al 5 novembre 2023


Oltre ogni limite, ovvero del vivere quotidiano di Teatro dei Borgia
In residenza dal 15 al 22 settembre 2023


Walking Landscape di Moni Wespi
In residenza nei periodi 5 giugno + 2 – 6 luglio + 14 – 20 dicembre 2023


Direzioni possibili di Silvia Rigon
In residenza dal 2 al 14 maggio + 18 maggio 2023


Daniela di Giulia Scotti
In residenza dal 27 febbraio al 12 marzo + 30 settembre 2023


Amazon Crime di BR Franchi, Pasello, Canal, Vicardi 
In residenza nei periodi 28 novembre – 3 dicembre + 19 – 23 dicembre + 27 – 30 dicembre 2022


MIXTAPE di Daniele Turconi
In residenza dal 14 al 27 novembre 2022


Progetto in via di definizione di Massimo Furlan 
In residenza dal 24 ottobre al 3 novembre 2022


Something Authentic di Kepler-452
In residenza dal 31 ottobre al 6 novembre e dal 5 all’ 11 dicembre 2022


Il disperato di Wunderbaum – Marleen Scholten
In residenza dal 25 al 28 ottobre e dal 12 al 18 dicembre 2022


Installazioni per Audio Ibrida di Veronika Tzekova
In residenza dal 17 al 23 ottobre e dal 2 al 7 dicembre 2022


QAnon Revolution – Tutto Quello che viene detto in Questo Spettacolo è Vero di Evoè Teatro con Riccardo Tabilio
In residenza dal 26 settembre al 2 ottobre 2022


La buca di e con Leonardo Delogu
In residenza dal 16 al 22 dicembre 2021


Death and birth in my life di Mats Staub
In residenza online 2, 9, 16, 23, 30 novembre, 1 – 3, 7, 14 – 16, 20, 27 e 28 dicembre 2021


Something authentic (I’ll never do again) – album dei viaggi impossibili di Kepler-452
In residenza dal 13 al 17 ottobre + dal 27 al 31 ottobre e dal 10 al 14 novembre 2021


AMOЯ di Salvo Lombardo con Fattorie Vittadini
In residenza dal 17 al 21 novembre 2021


Buoni a nulla. Un’indagine etnografica teatrale sulle persone senza dimora di e con Praxis
In residenza dal 1 al 12 settembre e dal 24 al 30 novembre 2021


Ti voglio un bene pubblico di e con Elisabetta Consonni
In residenza dal 26 – 30 luglio, 16 – 18 ottobre e 10 – 15 dicembre 2021
Restituzione pubblica nel 2022 – quartiere Isola e zone limitrofe –


Èidos di Valeria Fornoni
In residenza il 28, 30, 31 gennaio e dal 3 al 7 febbraio 2021


Fuga dall’Egitto di Miriam Selima Fieno e Nicola Di Chio
In residenza dal 16 al 22 dicembre 2020 dal 4 al 10 e dal 13 al 15 gennaio 2021


R 500 – Safari nel labirinto urbano #studio II. L’Isola che non c’è di e con Michele Losi/ Pleiadi Art Productions
In residenza dal 13 al 22 ottobre 2020
Restituzione pubblica dal 23 al 25 ottobre 2020


Curva cieca di e con Muna Mussie
In residenza dal 5 al 14 settembre e dal 18 al 22 settembre 2020
Restituzione pubblica autunno 2021


Fase nove di E. Bozkurt, C. Campara, G. Oglialoro, R. Tabilio, F. Venturi con Rimini Protokoll
In residenza dal 28 giugno al 5 luglio e dal 13 al 19 luglio 2020
Restituzione pubblica autunno 2021


Gli altri di Anna Serlenga con Corps Citoyen
In residenza dal 10 al 16 gennaio, 20 e 21 gennaio, e dal 29 al 4 ottobre 2020
Restituzione pubblica autunno 2021


#nuovipoveri di e con con Guinea Pigs
In residenza dal 22 al 26 gennaio e dal 6 al 16 febbraio 2020
Restituzione pubblica autunno 2021


You fight! di  Ana Shametaj con Kokoschka Revival
In residenza dal 9 al 19 settembre 2019, 20 e 21 ottobre e 27 e 28 novembre 2019
Restituzione pubblica 29 e 30 novembre 2019


The last minutes before Mars di e con Mammalian Diving Reflex
In residenza dal 29 settembre al 19 ottobre 2019


Padre d’amore, padre di fango di e con Cinzia Pietribiasi
In residenza dal 25 agosto al 1 settembre, dall’11 al 15 ottobre 2019
Restituzione pubblica 21 e 22 novembre 2019


R 500 – Safari nel labirinto urbano #studio I. L’Isola che non c’è di e con Michele Losi/ Pleiadi Art Productions
In residenza dal 27 maggio al 3 giugno 2019 e dal 23 settembre al 2 ottobre 2019
Restituzione pubblica dal 3 al 6 ottobre 2019


Ti voglio un bene pubblico di e con Elisabetta Consonni
In residenza dal 19 al 22 maggio, dal 22 al 27 luglio e dal 21 al 27 settembre 2019
Restituzione pubblica 28 e 29 settembre 2019 – Via Padova e limitrofe –


Trials of money  (Preliminary Hearing) di e con Christophe Meierhans
In residenza dal 26 marzo al 9 aprile 2019
Restituzione pubblica 31 marzo 2019


PLAY ME (Origins Project) di CODICEFIONDA (IT) cons. dramm. Agrupación Señor Serrano (ES)
22 e 24 novembre + dal 28 novembre al 4 dicembre + dal 10 al 12 dicembre + dal 16 al 18 dicembre 2018


Bilderatlas di e con CIRCOLO BERGMAN
In residenza nei giorni 1, 2, 4, 8, 9, 10, 12, 13 novembre e 4, 6, 7, 8, 13, 20, 21 dicembre 2018
Restituzione pubblica dal 15 al 18 novembre 2018


L’uomo che cammina di e con DOM-  Leonardo Delogu e Valerio Sirna
In residenza dal 30 marzo al 13 aprile 2018
Restituzione pubblica  20 – 21 e dal 24 al 28 ottobre 2018


Between me and P di e con FILIPPO CEREDI
In residenza dal 29 al 31 gennaio, dal 7 al 14 febbraio, dal 26 al 27 febbraio e dal 10 al 12 maggio 2018
Restituzione pubblica dal 2 al 4 marzo 2018

RESIDENZE DIGITALI

Il progetto delle Residenze Digitali nasce nel 2020 da un’idea del Centro di Residenza della Toscana (Armunia – CapoTrave/Kilowatt) che da allora ha esteso il partenariato all’Associazione Marchigiana Attività Teatrali AMAT, il Centro di Residenza Emilia-Romagna (L’arboreto – Teatro Dimora │ La Corte Ospitale), l’Associazione ZONA Kdi Milano, Fondazione Piemonte dal Vivo – Lavanderia a VaporeC.U.R.A. – Centro Umbro Residenze Artistiche (La Mama Umbria Umbria International – Gestioni Cinematografiche e Teatrali/ZUT – Centro Teatrale Umbro – Micro Teatro Terra Marique – Indisciplinarte), il Centro di produzione di danza e arti performative Fuorimargine di Cagliari e l’Associazione Quarantasettezeroquattro (In\Visible Cities – Festival urbano multimediale) di Gorizia.

L’intento è quello di stimolare gli artisti delle performing arts all’esplorazione dello spazio digitale, come ulteriore o diversa declinazione della loro ricerca autoriale.

Attraverso un bando lanciato a cadenza annuale, si sostengono progettualità artistiche legate ai linguaggi della scena contemporanea e della performance, che nascano direttamente per l’ambiente digitale o che in esso trovino un ambito funzionale ed efficace all’esplicitarsi dell’idea artistica. Non si tratta di promuovere percorsi di lettura o riprese video di testi o spettacoli esistenti o da farsi, bensì di investire su progetti artistici che abbiano nello spazio web il loro habitat ideale e che prevedano modalità interattive con le quali relazionarsi allo spettatore online.
Durante i mesi nei quali vengono sviluppati i progetti vincitori del bando annuale, gli artisti sono seguiti e monitorati dai partner dell’azione, ricevono un sostegno economico per la creazione e sono affiancati dal tutoraggio di Laura Gemini, Anna Maria Monteverdi e Federica Patti, esperte in creazione digitale.

Il progetto prevede una restituzione finale online aperta al pubblico, che si tiene ogni anno a novembre, in un evento chiamato “La settimana delle Residenze Digitali”.

Con questa azione, il Centro di Residenza della Toscana e i suoi partner non vogliono rinunciare alla propria vocazione di accoglienza degli artisti in residenza presso le proprie strutture, piuttosto vogliono esplorare un’ulteriore opportunità di creazione che apre nuove sfide formali e concettuali, produce contenuti artistici innovativi e affianca le forme consuete di fruizione dello spettacolo dal vivo.

Nel 2021, alla sua seconda edizione, Residenze Digitali è finalista al Premio Rete Critica.

Il progetto delle Residenze Digitali nasce nel 2020 da un’idea del Centro di Residenza della Toscana (Armunia – CapoTrave/Kilowatt) che da allora ha esteso il partenariato all’Associazione Marchigiana Attività Teatrali AMAT, il Centro di Residenza Emilia-Romagna (L’arboreto – Teatro Dimora │ La Corte Ospitale), l’Associazione ZONA Kdi Milano, Fondazione Piemonte dal Vivo – Lavanderia a VaporeC.U.R.A. – Centro Umbro Residenze Artistiche (La Mama Umbria Umbria International – Gestioni Cinematografiche e Teatrali/ZUT – Centro Teatrale Umbro – Micro Teatro Terra Marique – Indisciplinarte), il Centro di produzione di danza e arti performative Fuorimargine di Cagliari e l’Associazione Quarantasettezeroquattro (In\Visible Cities – Festival urbano multimediale) di Gorizia.

L’intento è quello di stimolare gli artisti delle performing arts all’esplorazione dello spazio digitale, come ulteriore o diversa declinazione della loro ricerca autoriale.

Attraverso un bando lanciato a cadenza annuale, si sostengono progettualità artistiche legate ai linguaggi della scena contemporanea e della performance, che nascano direttamente per l’ambiente digitale o che in esso trovino un ambito funzionale ed efficace all’esplicitarsi dell’idea artistica. Non si tratta di promuovere percorsi di lettura o riprese video di testi o spettacoli esistenti o da farsi, bensì di investire su progetti artistici che abbiano nello spazio web il loro habitat ideale e che prevedano modalità interattive con le quali relazionarsi allo spettatore online.
Durante i mesi nei quali vengono sviluppati i progetti vincitori del bando annuale, gli artisti sono seguiti e monitorati dai partner dell’azione, ricevono un sostegno economico per la creazione e sono affiancati dal tutoraggio di Laura Gemini, Anna Maria Monteverdi e Federica Patti, esperte in creazione digitale.

Il progetto prevede una restituzione finale online aperta al pubblico, che si tiene ogni anno a novembre, in un evento chiamato “La settimana delle Residenze Digitali”.

Con questa azione, il Centro di Residenza della Toscana e i suoi partner non vogliono rinunciare alla propria vocazione di accoglienza degli artisti in residenza presso le proprie strutture, piuttosto vogliono esplorare un’ulteriore opportunità di creazione che apre nuove sfide formali e concettuali, produce contenuti artistici innovativi e affianca le forme consuete di fruizione dello spettacolo dal vivo.

Nel 2021, alla sua seconda edizione, Residenze Digitali è finalista al Premio Rete Critica.

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INTERSPAZIO progetto di ricerca collettiva tra pratiche, teorie e percorsi artistici

Per candidarti compila QUESTO FORM entro e non oltre il 5 marzo 2024.


INTERSPAZIO è una call pubblica aperta ad artiste e artisti multidisciplinari, con particolare attenzione ai linguaggi del performativo e del corpo, che desiderano intraprendere un percorso di ricerca collettiva condiviso con curatori delle organizzazioni promotrici, sul tema “pubblico” nella sua articolazione plastica e multifaccia.

Pubblico è inteso nella sua vasta accezione, come spazio ma anche come statuto, come funzione politica e come un gruppo di persone che scavalca l’atto di fruire e si costituisce invece come aggregato temporaneo: una ridefinizione che interessa artiste e artisti e curatori e curatrici che si confrontano con la chiamata a trasformare propri metodi e pratiche per approdare a nuove forme di mediazione e relazione con il contesto pre- sente e con quello invisibile o assente.

Il progetto si articola lungo il corso del 2024 nell’ambito delle programmazioni curate dalle cinque realtà promotrici della call: festival ORLANDO (Bergamo, maggio), LAVANDERIA A VAPORE (Collegno – Torino, maggio), INVISIBLE CITIES (Gorizia, settembre), INTERCETTAZIONI – Centro di Residenza Artistica della Lombardia / ZONA K (Milano, ottobre), PERIFERICO FESTIVAL (Modena, ottobre).


CHI SIAMO

INTERSPAZIO coinvolge le seguenti realtà e curatori/curatrici: Mauro Danesi, Elisabetta Consonni e Emma Mainetti Festival Orlando (BG), Chiara Organtini, Carlotta Pedrazzoli e Anna Estdahl Lavanderia a Vapore (Collegno, TO), Alessandro Cattunar, Miriam Paschini e Gioele Peressini In\Visible Cities – Contaminazioni digitali (Gorizia e Friuli Venezia Giulia), Valentina Kastlunger e Valentina Picariello IntercettAzioni / ZONA K (MI), Federica Rocchi e Serena Terranova Collettivo Amigdala – Periferico Festival (MO).

La rete è composta da organizzazioni che operano attivamente nella ricerca, produzione e circuitazione nell’ambito delle arti performative e che da anni si mettono in relazione con lo spazio pubblico, promuovendo lo sviluppo di linguaggi artistici relazionali e pratiche partecipative, in una dinamica che amplia il concetto di “spazio pubblico” da elemento urbanistico e geografico a un più ampio ecosistema politico, sociale e culturale, nella sfera analogica e digitale.

PERCHÈ

Da anni le organizzazioni ingaggiate nel progetto, hanno sperimentato nello spazio pubblico in cerca di nuove narrazioni politiche e relazioni con persone e comunità.

A partire da queste sperimentazioni empiriche, abbiamo surfato con enormi trasformazioni nelle dinamiche relazionali e nelle narrazioni e sentiamo il bisogno di uno spazio tempo di riflessione in cui mappare e mettere a fuoco queste trasformazioni.

Cosa significa, oggi, “spazio pubblico” e in che modo le arti possono interrogarsi sulla disambiguazione di questo concetto? Se siamo infatti abituati ad associare l’idea di “spazio pubblico” alla città e alla sua morfologia urbana, esiste tuttavia uno “spazio pubblico” non geografico ma relazionale, un “luogo in comune” che talvolta le arti performative sono in grado di evocare – se non di costruire materialmente – tra le persone, istituendo forme di convivenza temporanee ed effimere ma anche innovative e sorprendenti.

Interspazio è quindi un percorso di ricerca che indagherà l’arte come spazio pubblico e i linguaggi artistici come luoghi in grado di generare una convergenza di moltitudini.

Essendo troppo spesso intrappolati in ritmi operativi frenetici e senza sosta, abbiamo voluto creare uno spazio di respiro in cui riflettere sul nostro agire, sospendere il giudizio e riprendere fiato imparando dallo scambio reciproco di visioni ed esperienze, aprendo una breccia di autoformazione su queste enormi trasformazioni che investono la realtà attuale e le nostre professioni.

Interspazio vuole essere un momento di sospensione al di fuori delle logiche produttive, uno spazio di ricerca in cui intrecciare pratiche, teorie e percorsi artistici e in cui mettere in gioco dinamiche di complicità, appartenenza, conflitto, affezione, partecipazione.

Interspazio metterà in dialogo traiettorie di ricerca che hanno come focus i processi trasformativi del sociale, operando una connessione tra politica e immaginazione in una forma di protesta non muscolare rispetto al sistema dominante.

CHE COSA È

Interspazio è un percorso pilota articolato come un atelier di ricerca nomade in 5 tappe, una ricetta che mette in atto un processo collaborativo testando e mescolando saperi e metodi dei partecipanti in modo orizzontale, ossigenando le visioni in un continuo scambio con contesti e territori ospitanti, cercando di ridefinire un vocabolario e nuove possibili pratiche di mediazione.

Interspazio propone per il 2024, un percorso di ricerca, formazione e sperimentazione artistica che si comporrà di due RESIDENZE COLLETTIVE (Lavanderia a Vapore e IntercettAzioni / ZONA K) di tre ATELIER (Orlando, Periferico e In\Visible Cities) e destinate ad artist* che operano nei vari ambiti della creazione contemporanea e che coinvolgeranno anche gli operatori delle organizzazioni promotrici, dando vita ad un gruppo di lavoro trasversale.

Le RESIDENZE COLLETTIVE sono spazi di ricerca e sperimentazione della durata di 5 giorni, mentre gli ATELIER, ospitati nel contesto di festival, sono momenti più brevi durante i quali mettere in tensione le ricerche sviluppate nel corso delle RESIDENZE in pratiche condivise.

Il laboratorio si svilupperà attraverso metodi alternativi di apprendimento. le artiste e gli artisti partecipanti, assieme ai referenti delle realtà proponenti, costituiranno una comunità di apprendimento i cui i principali ingredienti siano lo scambio reciproco, la sperimentazione, il peer learning perché ognuno espanda la propria ricerca e pratica moltiplicandola nella relazione con gli altri. Il laboratorio metterà in campo diversi formati e modalità di lavoro: da discussioni collettive a sessioni di ricerca individuali o condivise, dallo scambio di pratiche all’ospitalità di esperte ed esperti di diversi ambiti e discipline.

Al gruppo dei partecipanti sarà chiesto di immaginare e guidare il proprio percorso di ricerca partecipando attivamente ai contenuti e ai formati che si sperimenteranno.

L’obiettivo del processo non è sviluppare un proprio lavoro ma condividere una domanda di ricerca comune a tutto il gruppo provando a rispondere insieme, mettendo a sistema pratiche e visioni di cui ognuno è portatore e che si svilupperanno nell’incontro.

Fuori dall’obbligo di produrre esiti, obiettivo della ricerca è maturare possibili modalità di mediazione utili al comparto artistico, dalle creazioni alle istituzioni: trovare potenziali approcci e strumenti per posizionarsi in un reale complesso e in continua trasformazione.

LA CALL

DESTINATARI
La call è indirizzata a individuare tre artiste e artisti interessati e interessate ad indagare il tema proposto e a contribuire al processo collettivo di ricerca partecipando all’intero percorso (tutte e cinque le tappe, per un totale di 19 giorni).

La call è rivolta a persone che portino esperienze, sguardi e prospettive complementari, con il desiderio di mettersi in gioco proponendo metodologie, approcci teorici e pratici. Artiste e artisti che pongano al centro dei propri percorsi di ricerca e creazione la riflessione sul corpo, sulla drammaturgia, sulla partecipazione nella sfera pubblica e digitale, sull’ibridazione tra linguaggi.

CONDIZIONI
Alle partecipanti e ai partecipanti sarà garantito un cachet di 3.500 euro (più iva ove applicabile) comprensivo di viaggio e vitto. L’alloggio è a carico degli organizzatori per tutte le giornate previste dal calendario di progetto. Il cachet sarà corrisposto dietro presentazione di fattura, che può essere emessa sia dagli artisti e dalle artiste coinvolte che da un’organizzazione di riferimento ma non da persona fisica.

DATE
La call è aperta dal 5 febbraio al 5 marzo 2024.
Entro il 18 marzo verranno comunicati nomi delle e dei partecipanti e verrà organizzato un momento online di conoscenza reciproca e allineamento sul progetto e sugli appuntamenti.

Le date del laboratorio nomade sono così organizzate:

11 e 12 maggio: primo ATELIER al festival ORLANDO, Bergamo
13 – 17 maggio: prima RESIDENZA presso LAVANDERIA A VAPORE, Collegno (TO)
4 – 8 settembre: secondo ATELIER al festival IN\VISIBLE CITIES, Gorizia
16 – 22 settembre: seconda RESIDENZA presso INTERCETTAZIONI / ZONA K, Milano
10 – 20 ottobre: terzo ATELIER al festival PERIFERICO, Modena

COME CANDIDARSI
Per candidarsi è necessario compilare QUESTO FORM entro e non oltre il 5 marzo 2024.

INFORMAZIONI
interspazio2024@gmail.com


INTERSPAZIO è una proposta di

AUDIO KIDS
Viaggio sonoro alla scoperta di Milano e dei suoi luoghi della cultura.

Il progetto | Mappe

3 scuole della periferia milanese, 3 importanti istituzioni culturali, 250 bambine e bambini di terza e quarta della scuola primaria. 
Si parte per un viaggio lungo un anno e mezzo alla scoperta di musei e teatri e degli oggetti che li abitano e li rappresentano: oggetti quotidiani diventati “famosi” ed esposti nel Museo del Design di Triennale Milano, oggetti che viaggiano per il mondo – conservati nei depositi del Mudec Museo delle Culture – oggetti per costruire uno spettacolo, che vivono dietro le quinte del Teatro Franco Parenti
I bambini dell’ICS Ilaria Alpi, dell’IC Vittorio Locchi e dell’IC Rinnovata Pizzigoni saranno i primi a sperimentare questo percorso, che porterà alla realizzazione di 3 audioguide per raccontare i luoghi dal punto di vista dei bambini. 

Gli oggetti | Identità e incontri

I luoghi della cultura diventano spazi di apprendimento attivo, di educazione estetica e sensoriale, dove formarsi e imparare attraverso il gioco e il divertimento. 
L’identità di un luogo è creata dagli elementi che lo compongono, dalla loro storia, dalle suggestioni che creano, dalle atmosfere che evocano. Non solo conservazione e memoria quindi, ma contatto diretto, relazione, dettagli che rendono un luogo quel luogo: per questo proprio gli oggetti saranno il filo conduttore di questa esperienza culturale. 

Le tappe | Itinerari di viaggio

VISITE GUIDATE
A ogni scuola è assegnato un luogo da esplorare. Le classi coinvolte saranno accompagnate all’interno degli spazi di Triennale Milano, Mudec e Teatro Franco Parenti con visite guidate costruite su misura. I luoghi della cultura ritornano bambini, cercando di ripensarsi attraverso lo sguardo dei più piccoli, di rendersi accessibili e trovare così un nuovo modo di raccontarsi. Può nascere così un dialogo tra luogo e bambino, uno con la sua  storia e la sua esperienza, l’altro con le sue domande e il suo punto di vista . 

LABORATORI
I laboratori di creazione partecipata nelle scuolesaranno condotti da operatori teatrali che guideranno i bambini alla produzione di contenuti attraverso una metodologia attiva, un lavoro sull’espressività vocale e fisica, l’invenzione di azioni performative.

AUDIOGUIDE
Un team composto da drammaturgo, sound designer e attori lavorerà alla creazione di una cornice narrativa e sonora all’interno della quale verranno inseriti i contributi dei bambini: saranno così realizzate tre audioguide, una per ogni luogo della cultura, costruite come format replicabili per progetti futuri.

PERFORMANCE
La prima presentazione delle audioguide prevede la realizzazione di azioni performative di bambine e bambini all’interno dei luoghi raccontati, e sarà aperta alle altre classi delle scuole coinvolte nel progetto e agli adulti di riferimento. Il pubblico non dovrà solo ascoltare ma anche rispondere, agire, farsi interprete dei contenuti. Le audioguide resteranno a disposizione di musei e teatri, per essere in futuro ascoltate da altri bambini e adulti.

MOSTRA
Un intervento mirato alla condivisione degli strumenti per creare all’interno delle scuole- con materiali di recupero – una mostra di oggetti che raccontino i temi esplorati e inventare il proprio luogo della cultura.

Il racconto | Appunti di viaggio

Che voce hanno gli oggetti? Che storie raccontano?
Cosa succede durante un laboratorio a scuola? Come vengono coinvolti e formati gli insegnanti? Come si costruisce l’audioguida? E la performance? 
Su ZK BLOG racconteremo periodicamente tutte le tappe del progetto attraverso la voce dei protagonisti: le bambine e i bambini coinvolte/i, gli operatori teatrali, le/gli insegnanti, le guide dei musei e del teatro.


Un progetto di ZONA K realizzato in collaborazione con Mudec – Museo delle Culture di Milano, Teatro Franco Parenti e Triennale Milano con il contributo di Fondazione Cariplo.

GENERAZIONE GLOCALE

“Generazione gLocale” è una produzione artistica di ZONA K, una performance urbana e partecipata in cui dare voce alle nuove generazioni delle società multietniche. Il percorso vede la realizzazione di laboratori teatrali e la creazione di una performance urbana e interattiva diretta da Andrea Ciommiento con la supervisione dell’artista catalano Roger Bernat.

In quale contesto viviamo? Siamo a Milano, a Toronto o a Manila? Ci riconosciamo e differenziamo per la provenienza o per come abitiamo le città? Come si difende la propria appartenenza locale in un mondo senza confini? Pubblico e Attori si guardano, si muovono nello spazio, seguono le istruzioni di una voce in cuffia. 150 persone che avanzano e indietreggiano fino a mescolarsi o ad allontanarsi sempre più. E’ una questione generazionale o etnica?
Una visione gLocale che si appropria del termine introdotto dal sociologo Bauman per indicare i fenomeni derivanti dall’impatto della globalizzazione sulle realtà locali e viceversa e che racconta il dialogo tra piccole comunità e sistemi via via sempre più complessi.

Ogni performance è una versione site & people specific che nasce da laboratori di “creazione partecipativa” con un gruppo di ragazzi del luogo che diventano ideatori, creatori e organizzatori del progetto.

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Per avere informazioni scrivi a stagione@zonak.it
Scarica la scheda di Generazione gLocale
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I protagonisti del primo progetto sono stati giovani milanesi di seconda generazione coinvolti nel percorso da marzo a luglio 2017 nel ruolo di ideatori, creatori e organizzatori del progetto grazie al supporto della Cooperativa Diapason (Milano) in qualità di mediatori culturali.

Parte del lavoro è stato realizzato all’interno dei corsi di lingua italiana per stranieri insieme all’Associazione di promozione sociale Asnada (Milano), integrando la visione dei temi scelti con quella di chi in Italia è arrivato da poco e con cittadini (italiani e non) che abitano quotidianamente la città metropolitana.

Il debutto nazionale della performance è avvenuto Domenica 30 luglio 2017 21 negli spazi urbani del Castello Sforzesco grazie al supporto logistico dell’Assessorato alla cultura del Comune di Milano e il sostegno di MigrArti 2017 del MiBACT.
I partner logistici e organizzativi sono stati C.L.A.P. Spettacolo dal vivo (MI) e OLINDA (MI).

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Le repliche di Generazione gLocale:
IPERCORPO 2019 – Forlì
IETM 2019 – Milano
VICINO LONTANO 2019 – Udine
INVISIBLE CITIES 2020 – Gradisca
AL MUNICIPIO 9 2021 – Milano
MOSSO 2022 “Bee Generation” – Milano
LICEO REBORA 2023 – Rho
PARCO TROTTER 2024 – Milano

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LA POETICA                 IL LABORATORIO

PLAY ME (Origins Project)

PLAY ME (Origins Project) è uno dei progetti vincitori del bando “ORA! Produzioni di cultura contemporanea” di Compagnia di San Paolo.

Un bottone. Un giocatore. Uno schermo.

PLAY ME (Origins Project) è un’installazione multimediale per spettatore singolo. Un corto circuito narrativo dalle origini del videogioco alle origini dell’iGeneration. Una esperienza interattiva in cui incontrare gli adolescenti di oggi tramite l’uso delle nuove tecnologie. Un percorso di creazione che racconta le nostre identità (reali e virtuali) grazie al confronto tra generazioni.

Ecco i nuovi barbari.
I nemici che verranno.
Incomprensibili agli occhi del mondo adulto.

Gli adolescenti, iperconnessi e fragili, terrorizzati e attratti dall’immagine di sé sui “social media”, esperti conoscitori di “sexting”, “video-game” e “binge drinking”, possessori di SmartPhone come prolungamento del proprio corpo.

Partire dalle aspettative e dagli stereotipi che abbiamo su di loro ci è sembrato il modo migliore per comprendere le paure degli adulti sul mondo che verrà. Ma cosa sappiamo (o cosa pensiamo di sapere) degli adolescenti di oggi?

Così abbiamo riscoperto i “nuovi barbari”: oggi, la vera differenza tra NOI e LORO si è trasformata in differenza generazionale più che geografica. Abbiamo scoperto il perché un adolescente di Torino usa le stesse Nike, gli stessi modi di comportarsi e lo stesso iPhone di un adolescente di Marrakesh o di Barcellona.

I ragazzi sono gli invasori di spazi incomprensibili per gli adulti.

Non è importante se siano buoni o cattivi, i nuovi che arrivano provocano negli adulti e nelle proprie comunità qualcosa di imprevedibile perché sono capaci di far vedere alle proprie comunità quello che sono davvero.

In questa performance lo Spettatore si troverà in relazione a loro.

Potrà scegliere se confermare o mettere in dubbio le proprie aspettative, le proprie paure e i propri pregiudizi. Lo potrà fare grazie a una modalità di “presenza attiva” in cui sarà invitato ad attraversare quattro “stanze” chiamate Waiting Room, Chat Room, Virtual Room e Control Room. Il fine ultimo sarà un “gioco performativo” per generare un incontro inedito e intimo.

PLAY ME (Origins Project) si presenta in conclusione come un progetto performativo di “cinema verità”. Abbiamo lavorato su ciò che il sociologo Morin definisce “cinema di autenticità totale” partendo dalle biografie di ragazzi incontrati nella fase di ricerca e sviluppo drammaturgico tra Torino e Milano e nelle successive fasi tra La Spezia e Udine.

Il team di lavoro ha visto la partecipazione di diversi collaboratori che provengono da ambiti disciplinari diversi: dall’urbanistica al teatro, dall’animazione 3D al videomaking, dall’antropologia alla collaborazione drammaturgica con un gruppo di adolescenti italiani e stranieri incontrati nel ruolo di co-autori. Fino alla supervisione e alla consulenza drammaturgica di Agrupación Señor Serrano, vincitori del Leone d’Argento per l’Innovazione 2015 alla Biennale di Venezia, riconosciuti nella scena europea per l’utilizzo di strumenti multimediali all’interno di eventi performativi.

In ogni città in cui il progetto è ospitato vengono realizzati laboratori volti alla creazione della performance coinvolgendo adolescenti nel ruolo di Protagonisti e utilizzando diversi strumenti come videocamere, tablet, smartphone e visori di Realtà Virtuale. Tutti questi elementi diventano lo strumento per la costruzione di storie inedite che provano a rispondere a una semplice domanda: cosa sappiamo (o cosa crediamo di sapere) degli adolescenti di oggi?

 

Installazione multimediale con VR per singolo spettatore • pubblico dai 15 anni in su • durata 30 min. • ingresso ogni 15 min • in italiano
Per informazioni e booking scrivere a organizzazione@zonak.it

 

Direzione progettuale e creazione Andrea Ciommiento, creazione e referenza multimediale Simone Rosset, consulenza drammaturgica Álex Serrano e Pau Palacios, produzione esecutiva Valentina Picariello e Valentina Kastlunger, organizzazione e comunicazione Silvia Orlandi e Federica Bruscaglioni, programmazione applicazione VR Luigi Sorbilli e Giuliano Poretti, assistenza alla creazione Kausar El Allam, Shady Mostafa, Imane Mouslim, Jaouher Brahim, Mattia Ghezzi, Anes Fettar, Matteo Coppola, Momo Moukett, Filippo Farina, Lorenzo Bregant, Federica Bruscaglioni, David Benvenuto. Produzione ZONA K, creazione Codicefionda, consulenza drammaturgica Agrupación Señor Serrano, in collaborazione con Fuori Luogo Festival, Polo del ‘900, Festival dei Diritti Umani, Istituto Professionale Albe Steiner, Yepp Italia e Collettivo gLocale, Con il sostegno del MIC, Con il contributo del Centro di Residenza Artistica della Lombardia – IntercettAzioni, del Comune di Milano e Dialoghi – Residenze delle arti performative a Villa Manin” (CSS Teatro stabile d’innovazione del FVG). Si ringrazia ITAS Giulio Natta, Hotel San Guido di Milano e Digital Storytelling Lab – Università degli studi di Udine. Il progetto è stato realizzato con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito di ORA! Produzioni di cultura contemporanea.

“Il progetto è realizzato con il sostegno della Compagnia di San Paolo nell’ambito di ORA! Produzioni di cultura contemporanea“. 

Visita ora.compagniadisanpaolo.it

 

AUDIO IBRIDA
Un gioco. Un’esperienza. Un viaggio.

Un progetto di ZONA K

Audio guida creativa disponibile su l’app gratuita izi.TRAVEL scaricabile da App Store o Google Play.
Requisiti minimi di sistema: per iOS versione 13 o successiva, per Android versione 5 o successiva.
L’App occupa circa 64 MB di spazio di memoria.

CLICCA QUI PER PARTECIPARE


AUDIO IBRIDA è un viaggio, un gioco urbano attraverso Milano, è una voce elettronica di un navigatore speciale che guida alla scoperta degli Spazi Ibridi Socioculturali che abitano la città.

Ibrida/o è chi ha spirito di avventura e capacità di adattamento.
Ibrida/o è resistente e sa gestire gli imprevisti.
Ibrida/o sa essere tante cose insieme senza perdere la sua identità.
E tu, quanto sei ibrida/o?

Questa audio guida è stata presentata alla città di Milano nel 2022 e nel 2023 come gioco urbano da svolgere da sole/i o in squadra.

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Il progetto prosegue l’importante lavoro di ricerca, mappatura e relazione che la rete degli Spazi Ibridi Socioculturali sta portando avanti da qualche anno per produrre welfare generativo, fare cultura e partecipare al rinnovamento di un patrimonio culturale di una città in continua trasformazione come Milano.

Un progetto di ZONA K; testi Federica Di Rosa; registrazioni e sound design Luca De Marinis; installazioni di parole Veronika Tzekova; coordinamento artistico, organizzazione e comunicazione a cura di ZONA K; in collaborazione con Stecca3 e Temporiuso; con la partecipazione di BASE Milano, Casa degli Artisti, Cascina Cuccagna, CasciNet – Cascina Sant’Ambrogio, Eastriver, Giardini in Transito per il Giardino Comunitario ‘Lea Garofalo’, Il Cinemino, mare culturale urbano, Nuovo Armenia, Olinda onlus, Rob de Matt, Spirit de Milan, Stecca3, Terzo Paesaggio e ZONA K; con il sostegno del Comune di Milano

Evento inserito nel palinsesto di

SEIx4 Xmas

Una fiaba moderna in un percorso urbano per scoprire i luoghi e la storia dei quartieri Lodi/Libia e XXII marzo

SCARICA LA LOCANDINA

 

SEIx4_Xmas è un’audioguida creativa, il suo percorso speciale è un viaggio tra presente, passato e futuro: i quartieri del Municipio 4 saranno la location ideale per un racconto natalizio, con uno sguardo all’arrivo del nuovo anno e a un nuovo inizio.

Scorrendo la mappa virtuale, i partecipanti saranno condotti per i quartieri Lodi/Libia e XXII marzo attraverso un racconto audio: una vera e propria esperienza artistica che veicola le informazioni storiche e i contenuti collegando nozioni ed emozioni.

Alla fine di ogni tappa potrai scoprire quella successiva: tra una strada e l’altra potresti incontrare un Xmas gift… che sorpresa ci sarà dentro?

 


SEIx4_Xmas è disponibile attraverso la piattaforma izi.Travel
clicca qui per partecipare


 

Un progetto di ZONA K con la collaborazione artistica di Minima Theatralia; testi Federica Di Rosa; voci narranti, musiche, editing audio e canzone fattapposta Duperdu_Marta M.Marangoni e Fabio Wolf; riprese e montaggio video Davide Stecconi; grafica Stefano Orfeo Montagnana; coordinamento artistico, organizzazione e comunicazione a cura di ZONA K 

 

Il progetto SEIx4_Xmas nasce in risposta all’avviso pubblico per la realizzazione di iniziative culturali in collaborazione con il Municipio 4 nel mese di dicembre 2020.

 

SEIx5

6 percorsi audio possibili
6 video storie da scoprire
6 canzoni da ascoltare

SCARICA LA MAPPA

 

 

Seix5 è un’audioguida creativa in 6 tappe per andare alla scoperta dei luoghi, dei monumenti e della storia delle Cinque Vie di Milano, tra parole, canzoni, musica, aneddoti e video.

I partecipanti saranno condotti virtualmente per il quartiere “Cinque Vie” attraverso un racconto audio creato da ZONA K e interpretato dai Duperdu: una vera e propria esperienza artistica che veicola le informazioni storiche e i contenuti collegando passato e presente, nozioni ed emozioni, valorizzando così il patrimonio di memorie e significati del quartiere Cinque Vie.

Scorrendo la mappa virtuale sarà possibile avventurarsi nella Milano sotterranea della Cripta di Leonardo e poi nella stretta e misteriosa via Bagnera, oppure scoprire gli antichi mestieri, perdersi tra storia e magia nelle cinque vie a forma di stella, o ancora trovare le tracce della vecchia Mediolanum.

Si potrà decidere se seguire uno dei due percorsi che attraversano le tappe principali (piazza San Sepolcro, piazza Mentana, l’incrocio delle Cinque Vie, via Gorani, via Brisa e Piazza Affari) oppure scegliere di scorrere gli itinerari tematici (Mistero, Mestieri, Musica e Tracce).

La voce dei Duperdu accompagnerà il viaggio con racconti, canzoni e aneddoti e ad ogni tappa un video aiuterà a immergersi nelle atmosfere dei luoghi.

 

 


SEIx5 è disponibile attraverso la piattaforma izi.Travel
clicca qui per partecipare


 

 

Un progetto di ZONA K in collaborazione con Minima Theatralia. Testi e coordinamento artistico Federica Di Rosa voce narrante, musiche originali, montaggio audio e canzoni fatteapposta Duperdu_Marta M.Marangoni e Fabio Wolf riprese e montaggio videoDavide Stecconi graficaStefano Orfeo Montagnana con la collaborazione di Silvia Orlandi e Federica Bruscaglioni per ZONA K,Dianora Zacché e Anna Bellelli per Minima Theatralia Grazie a Michele Figlioli della Pinacoteca Ambrosiana per le immagini; Barbara Affaticati della SIAM per l’autorizzazione alle riprese; il signor Maurizio, guida preziosa all’interno della SIAM; Alberto Mereghetti della Ferramenta Mereghetti e Ludovica Ventura del B Restaurant per le interviste e la disponibilità; Lorenzo Bregant per la gentilezza e l’action cam.

 

Il progetto SEIx5 nasce in risposta al bando del Municipio 1 sulla valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale delle Cinque Vie. In seguito al Dpcm del 24 ottobre, il progetto nato per portare il pubblico tra le vie del quartiere è stato rimodulato da ZONA K e Minima Theatralia attraverso la creazione dell’audioguida virtuale.

10 + 1

Con il progetto “10 + 1” ZONA K, anche quest’anno, si aggiudica un posto tra i vincitori del Bando “Milano è viva” del Comune di Milano, dedicato alle periferie.

“10 + 1” è l’estensione della nostra programmazione 2023, il prolungamento di un’attività che si spinge oltre i territori sicuri e consueti confermando la messa in atto di pratiche partecipative, di esplorazione di luoghi urbani, di attivazione di comunità e territori. È in quel + 1 che si riassume l’importanza di un allungamento e di un allargamento di vedute che deve necessariamente oltrepassare i confini territoriali e di pubblico per mettere in gioco e verificare la potenza dello spettacolo dal vivo là dove è meno attesa e ricercata. Il palinsesto si articola in eventi, spettacoli e laboratori uniti da un invisibile fil rouge che collega territori, spettatori e partecipanti, e svela la spinta a osare non tanto e non solo nella ricerca artistica, quanto nell’avvicinamento delle persone ai linguaggi nuovi del contemporaneo.

Questo il programma.

22 + 23 settembre 2023 ore 20.00
c/o Magnete

ROGER BERNAT + QUI E ORA (ES/IT)
LA SCELTA
[performance partecipata]

Il pubblico viene chiamato a sperimentare i meccanismi di lavoro di una direzione artistica: visionare, discutere, operare la scelta. Una sfida reale, in cui ci si trova immersi, una finzione che produce effetti sulla realtà della propria città.


30 settembre 2023 ore 10.00 – 22.00
un progetto a cura di ZONA K


AUDIO IBRIDA.

Audio guida creativa alla scoperta degli spazi Ibridi di Milano
[camminata urbana in vari luoghi di Milano]

Una performance urbana guidata dalla voce elettronica di un navigatore personale. Un’audio guida creativa, un gioco che diventa urbano e che attraversa il territorio di Milano alla scoperta degli Spazi Ibridi Socioculturali che lo abitano.


4 + 5 ottobre 2023 ore 20.00
c/o Teatro OUT OFF


KEPLER-452 (IT)
IL CAPITALE. Un libro che ancora non abbiamo letto

[spettacolo]


Lo spettacolo racconta cosa significa trascorrere vent’anni in fabbrica a fare dei pezzi, le differenze tra chi lo ha fatto e chi non lo ha fatto mai, l’estrazione di plusvalore, la chiusura di una fabbrica tra tante, racconta di cosa succede quando un gruppo di operai decide di tentare di fare la storia, di come per qualche tempo le logiche del Capitale vengano estromesse da un perimetro di spazio, quello di uno stabilimento industriale occupato.


14 + 15 ottobre 2023 ore 19.00
c/o Condominio viale Lombardia 65


BÜRGERBÜHNE – LA SCENA DEI CITTADINI (IT)
10+1: alla ricerca della pubblica felicità

10 come i 10 anni di attività teatrale di ZONA K e del suo percorso tra innovazione, attualità, ricerca
10 come il decalogo – tutto da inventare- del “buon cittadino”, tra obbedienza e disobbedienza civile
10 come le tappe per raggiungere la “pubblica felicità”, quella che in senso illuminista coincide col bene pubblico


dal 18 al 21 ottobre 2023 ore 16.00

DOM- (IT)
L’UOMO CHE CAMMINA


Una performance di paesaggio, un viaggio a piedi di circa quattro ore per 20 spettatori e spettatrici alla volta. Una figura, umbratile e sfuggente, per- corre la città passeggiando. Attraverso il suo viaggio il paesaggio si apre e si nasconde agli occhi del pubblico che segue a distanza, come a spiare, in bilico tra identificazione e distacco.

ZONA K per Milano Re-Mapped Summer Festival

Il 12 e 13 luglio Pirelli HangarBicocca presenta la seconda edizione di Milano Re-Mapped Summer Festival, un festival multidisciplinare dedicato alla performance, alla musica, al video, alla parola poetica e ad altri linguaggi, che si svolge negli spazi esterni e in alcuni degli spazi interni dell’istituzione.

ZONA K curerà il programma del festival insieme alle realtà indipendenti milanesi spazioSERRA e Fritto FM .

La programmazione di Milano Re-Mapped Summer Festival si sviluppa in due serate con un intenso palinsesto che vede la partecipazione di artiste e artisti italiani e internazionali. Le due serate alternano momenti di performance e danza a concerti dal vivo, reading, proiezioni video, video installazioni, dj set.

Mercoledì 12 luglio, dalle 19.00 all’1.00
ZONA K presenta:

19:00 – Moni Wespi

Slowed Landscapes (The Courage to Stand Still)

Installazione coreografica visiva in treluoghi esterni di Pirelli HangarBiccoca

19.00 – 23.00 (sala lettura) – Moni Wespi
Moving Portraits | Liquefy – Human Nature

Video allestimento – 5 videoritratti

19.40 – Akira Yoshida

Oroimen
Assolo di danza

21.00 – Akira Yoshida
Home
Assolo di danza

Ore 20.10 – Francesco Venturi

Urvoice

Solo performance per voce e impianto audio multicanale

Ore 21.40 – Salvo Lombardo

Outdoor Dance Floor
Performance + Dj/Vj set


Fritto FM chiude la serata con una programmazione musicale che propone i live set di Rainy Miller e Train to Eltanin con Giovanni Palmisan
o.

Giovedì 13 luglio, dalle 19.00 all’1.00
spazioSERRA presenta un programma con la partecipazione di Mulieris Magazine, Sara Leghissa, Selin Davasse, Gian Marco Porru e La Trape.
Fritto FM conclude con il dj set di Shannen SP.

Ingresso libero e gratuito. La prenotazione è consigliata e garantisce l’accesso immediato. Mercoledì 12 e giovedì 13 luglio, via Chiese 2 Milano
Apertura cancelli ore 18.30

STOP [fermata metropolitana]

Con il progetto “STOP” ZONA K si aggiudica un posto tra i vincitori del Bando “Milano è viva” del Comune di Milano, dedicato alle periferie.
Partner del progetto sono Project for People, Olinda onlus, ADA Stecca e ATELIER SPAZIO XPO’.

Il progetto STOP prevede la realizzazione di una serie di azioni di rafforzamento dell’offerta culturale, di inclusione sociale e culturale e di formazione secondo quelle pratiche performative che ZONA K sperimenta ormai da 10 anni. Percorsi itineranti, spettacoli partecipati, spettatori che diventano attori, non professionisti che contribuiscono al processo creativo. E’ in questo ambito che STOP trova una coerenza non solo artistica ma anche territoriale, concentrandosi nei Municipi 9 (zona Affori/Comasina e Isola) e Municipio 2 (ex convitto Trotter, via Padova), ma prevedendo anche un’azione diffusa in un territorio “senza confini” che vuole coinvolgere i numerosi Spazi Ibridi presenti in città.

STOP è una fermata di pensiero sulla necessità del teatro, sul valore del coinvolgimento del pubblico, sulle nuove modalità artistiche, sui margini della società e della città, sul presente nel quale viviamo. E’ il filo conduttore di progetti performativi e teatrali che si muovono su temi diversi – dal lavoro alla cura delle persone, dall’ambiente alla protesta politica, dalla ridefinizione della socialità alla riformulazione degli spazi urbani.

Per la modalità di lavoro di ZONA K le azioni si intrecciano. Quasi tutti gli spettacoli/performance lavorano sulla qualità e sull’innovazione dei linguaggi e al contempo racchiudono in sé azioni di inclusione sociale, di rafforzamento dell’offerta culturale e di formazione.

Questo il programma.

2 dicembre 2022 ore 20.00 | c/o ZONA K
Dreams Come True, Hichmoul Pilon, anthropie, collettivo Siamo ovunque
SIAMO OVUNQUE

[performance partecipata]

Il pubblico legge una raccolta di risorse emotive e ispiratrici: storie di attivisti, tattiche, strumenti e strategie, registrate come testi scritti o trascritte da racconti orali per formare un archivio dell’attivismo contemporaneo.


3 – 5 dicembre 2022 ore 20.00
c/o TeatroLaCucina
(quartiere Affori Comasina)
un progetto di ZONA K, JENS HILLJE, ALESSANDRO RENDA
NON SIAMO NIENTE, SAREMO TUTTO [spettacolo – prima nazionale]

Una chiamata pubblica, decine di lavoratrici e lavoratori che rispondono. È l’inizio del progetto che si è concretizzato nell’ultimo anno con incontri, laboratori teatrali, ricerca, video documentari, canzoni di protesta, cortei, un pretesto (America di Kafka), tre attori, un regista e un dramaturg.


7 – 11 dicembre 2022 ore 14.00 – 17.00
un progetto a cura di ZONA K
AUDIO IBRIDA
[camminata urbana in vari luoghi di Milano – prima nazionale]

Una performance urbana guidata dalla voce elettronica di un navigatore personale. Un’audioguida creativa, un gioco che diventa urbano e che attraversa il territorio di Milano alla scoperta degli Spazi Ibridi Socioculturali che lo abitano.


13 e 14 dicembre 2022 ore 11.15
c/o TeatroLaCucina
(quartiere Affori/Comasina)
Teatro La Ribalta – Kunst der Vielfalt
SUPERABILEUno spettacolo per l’inclusione, un fumetto teatrale
[spettacolo]

Superabile parla del mondo, di quel mondo che non si ferma alla prima occhiata, ma supera lo stereotipo della definizione. Racconta la disabilità, partendo dalla conoscenza intima delle persone, tutte così diverse e complesse.


17 e 18 dicembre 2022 ore 17.00
c/o Ex Convitto Trotter (quartiere Turro)
un progetto a cura di ZONA K
BEE GENERATION [gLocale]
[performance partecipata – prima nazionale]

Bee Generation è una performance partecipata creata dai giovani rivolta agli adulti che affronta dal loro punto di vista temi urgenti, una generazione “bee” (ape), che come le api è preziosa e difficile da intercettare ma che ha un ruolo fondamentale per il futuro del pianeta.

OPEN CREAZIONE CONTEMPORANEA

Nato nel 2012, il bando OPEN /// CREAZIONE [URBANA] CONTEMPORANEA è rivolto ad artisti (singoli, compagnie o collettivi) che operano nell’ambito della creazione per lo spazio pubblico a livello nazionale ed internazionale. L’obiettivo del bando è la valorizzazione dello spazio urbano e della sfera pubblica attraverso progetti e interventi artistici che riescano a reinventare/immaginare/esplorare lo spazio, trasformando temporaneamente i luoghi e le traiettorie relazionali che li percorrono. Lo spazio pubblico viene pensato non solo come luogo, ma come forma del tempo e area di ricerca, come un orizzonte o paesaggio dove lo spettatore possa riconnettersi con il tessuto urbano, storico e relazionale del luogo.

Dal 2018 ZONA K entra a far parte della rete promotrice del bando OPEN /// CREAZIONE [URBANA] CONTEMPORANEA.

Il bando è promosso da Pergine Festival (Pergine Valsugana, TN) e si avvale di un sostegno congiunto, sia economico sia di accompagnamento creativo di ZONA K (Milano), del Il Giardino delle Esperidi Festival (Campsirago, LC), Indisciplinarte (Terni), i Festival In\Visible Cities – Contaminazioni digitali (Gorizia e Friuli Venezia Giulia), Periferico Festival (Modena).

Il bando sostiene:
• una nuova produzione, inedita e originale, realizzata attraverso un percorso di accompagnamento e sviluppo creativo condiviso;
• l’ospitalità di un progetto già esistente che preveda un riadattamento ai diversi spazi urbani e contesti in cui verrà presentato.

Guarda i progetti vincitori nelle stagioni di ZONA K
2018
2019
2020 Covid19
2021 #1      2021 #2

URBAN STORIES

Urban Stories riunisce tre progetti performativi urbani, realizzati e presentati nel 2021.

 

Fase Nove//Assolo urbano
[camminata urbana di 90 minuti per uno spettatore alla volta]

Già prodotto e presentato l’anno scorso, nel 2021 Fase Nove//Assolo urbano viene riproposto con alcune modifiche e miglioramenti. Il percorso attraversa 9 spazi culturali del centro di Milano, luoghi cardine della cultura cittadina, corredati da interviste ad artisti ed esperti di promozione culturale, e si interroga sul nostro rapporto con la cultura e la sua necessità d’esistere.

La camminata è stata presentata al pubblico  dal 21 settembre al 3 ottobre 2021

 

I Bohémien
[podcast]

I Bohémien ripercorre alcune tappe della storia del Quartiere Brera e dei giovani artisti che lo abitavano tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo.

Il progetto è nato grazie allo stimolo dell’Accademia di Brera nell’ambito del progetto didattico la Bohème, che ha accompagnato tutto l’anno accademico 20/21. Pur proseguendo come produzione autonoma, è stato mantenuto il coinvolgimento di alcuni studenti ed ex studenti dell’Accademia che hanno lavorato insieme al drammaturgo Luca Scarlini e al sound designer Luca De Marinis.

Il podcast è stato presentato al pubblico il 18 e 19 dicembre 2021.

 

The Walks
[raccolta di audioguide]

Nove brevi audioguide per camminate urbane raccolte in un’app creata ad hoc dal pluripremiato collettivo berlinese Rimini Protokoll. A ogni traccia corrisponde una passeggiata diversa che invita a riscoprire e interagire con l’ambiente urbano. Il titolo di ogni passeggiata indica il tipo di luogo in cui camminare: Parco, Acqua, Rotonda, Cimitero, Teatro, Strada, Supermercato, Semaforo, etc. In questo caso i contenuti audio non sono legati a una specifica città: le storie e i paesaggi sonori delle audioguide si possono ascoltare ovunque nel mondo. The Walks collega le persone del globo in un’esperienza locale attraverso l’atto umano del camminare, inteso come azione teatrale. In ogni città voci, suoni e musica trasformano i luoghi familiari in palcoscenici e i paesaggi in scenografie: attraverso narrazioni, situazioni dialogiche, esplorazioni coreografiche o variazioni ritmiche e musicali del camminare.

Le audioguide sono state presentate al pubblico dall’ 8 settembre 2021

 

Le due camminate urbane con audioguida e il progetto podcast sono il risultato di un approfondimento della modalità audio e urbana, della volontà di esplorare nuove forme di ricerca artistica, basate su un’attenta analisi del territorio, sull’attivazione e la partecipazione dei cittadini, sulla proposta di vivere in maniera diversa gli spazi urbani e sull’applicazione della tecnologia audio ai contenuti proposti.


Con il contributo di

 

Foto di Fabio Tura – unsplash

TEEN TIME

Teen Time è il progetto dedicato a percorsi studiati per coinvolgere i giovani in modo attivo, partecipato, innovativo, costruttivo e continuativo.

Grazie alla partnership con  il Goethe-Institut Mailand e Coop Sociale Onlus STRIPES il progetto si diffonde anche fuori Milano, nei territori attorno a Rho, Pregnana, Lecco e Como.

Abbiamo pensato al progetto per – coinvolgere attivamente gli under 30 in progetti culturali di spessore attraverso forme innovative e in contesti inusuali; – stabilizzare una rete di relazioni con docenti, associazioni, cooperative, istituti scolastici per proseguire il lavoro in futuro; – far circuitare sul territorio regionale due progetti artistici partecipati di rilievo internazionale.

STAGIONE POWER 2018
Spettacoli di Teatro partecipato e diffuso per under 30:
-“Teentalitarianism” di Mammalian Diving Reflex (CA)3 performance realizzate con adolescenti, guidati da esperti di “social practice” in laboratori di 3 settimane.
-“Long Lasting Landscapes” di Dance Makers (IT). Spettacolo di danza-urbana nel Cimitero Monumentale con coinvolgimento attivo di studenti dell’Accademia di Brera quali scenografi.
-“L’uomo che cammina” di DOM (IT). Performance urbana con coinvolgimento di un gruppo di ragazzi in alternanza scuola-lavoro quali performer.

Formazione del pubblico under 30 a cura di partner LAPSUS, percorsi di approfondimento e accompagnamento alla visione di alcune proposte artistiche di ZONA K:
– per spettacolo “Pendiente de voto” di Roger Bernat, approfondimento su temi della democrazia partecipata, incontro con l’artista e docenti di Storia del Teatro;
– per film “Sarajevo Rewind” di Eric Gobetti (IT), incontro di approfondimento con l’autore e docenti di Storia Contemporanea Università di Bergamo e Milano Bicocca;
– per spettacolo “Hate Radio” di Milo Rau/IIPM (CH), percorso di approfondimento su temi storico/politici contemporanei.

Circuitazione in Lombardia di 2 performance partecipate prodotte da ZONA K, grazie a partner Goethe Institut e Stripes:
– “School Visit Europe” di Rimini Protokoll (DE), gioco-spettacolo alla scoperta dell’Europa direttamente nelle aule scolastiche.
– “Generazione gLocale” di ZONA K (IT), performance urbana e interattiva sull’identità giovanile, risultato di laboratori di “creazione partecipata”.

Partner del progetto:
– Goethe-Institut Mailand per realizzazione di School Visit Europe. Si impegna a diffonderne l’esistenza presso le scuole superiori della Regione Lombardia con cui è in contatto.
– Associazione Culturale di Promozione Sociale LAPSUS per organizzazione di percorsi di approfondimento presso istituti medi superiori e corsi universitari della Regione Lombardia.
 Coop Sociale Onlus STRIPES per realizzazione azione performativa Generazione gLocale a Rho e Pregnana.

 

STAGIONE ECONOMY 2019
Spettacoli di Teatro partecipato e diffuso per under 30
– “The Money” di Kaleider (UK). 2 repliche che hanno visto la presenza di ragazzi di terza e quarta del Liceo Artistico Statale di Brera, succursale Via Papa Gregorio XIV; alcuni di loro hanno avuto il ruolo di spettatore attivo.
– “£¥€$” di Ontroerend Goed (BE)Le 2 repliche della performance hanno ospitato studenti dell’Università di Pavia.
– “Lookout” 
di Andy Field (GB). 
L’azione ha coinvolto bambini di età compresa tra gli 8 e i 10 anni dell’I.C. V. Locchi sede di via Passerini che hanno svolto il ruolo di protagonisti della performance.
– “Journey to the moon” di Mammalian Diving Reflex (CA). Progetto di teatro e video che indaga le relazioni tra adolescenti e l’ambito familiare. Gli adolescenti sono co-creatori e protagonisti della performance. Rimandato al 2021.

Formazione del pubblico under 30 a cura di partner LAPSUS, percorsi di approfondimento e accompagnamento alla visione di alcune proposte artistiche di ZONA K:
– per lo spettacolo “The Money” di Kelider (UK), indagine sui temi dell’integrazione europea e della finanziarizzazione dell’economia;
– per lo spettacolo “Spokaoke” di Annie Dorsen (USA)gli studenti hanno individuato i temi del dibattito pubblico, hanno svolto una ricerca individuale e in gruppo sui discorsi politici moderni secondo le caratteristiche indicate dall’autrice. Gli educatori hanno poi aiutato gli studenti a svolgerne un’analisi e a selezionare i discorsi che son poi stati inseriti nella performance;
– per lo spettacolo “Zvizdal” di Berlin (BE)gli studenti coinvolti hanno dibattuto sullo spettacolo e sul tema dell’ecologia; hanno effettuato interviste ai propri genitori sulla memoria di ČERNOBYL’ e realizzato di un insieme di opere/installazioni artistiche come restituzione finale del percorso

Circuitazione in Lombardia di 2 performance partecipate prodotte da ZONA K, grazie al partner Stripes:
– “Play Me (Origins project)” una produzione di ZONA K e CodiceFionda (IT) con la supervisione drammaturgica di Agrupaciòn Senor Serrano (ES), installazione multimediale risultato di un lavoro sulle biografie di ragazzi incontrati nella fase di ricerca e sviluppo drammaturgico tra Torino, Milano, La Spezia e Udine.

Partner del progetto:
– Associazione Culturale di Promozione Sociale LAPSUS per l’organizzazione di percorsi di approfondimento presso istituti medi superiori e corsi universitari della Regione Lombardia.
– Coop Sociale Onlus STRIPES per la realizzazione dell’anteprima di Play Me (Origins Porject) a Rho.

 

Teen time è un progetto realizzato con il contributo di

DIFFUSIONE PARTECIPATA

ZONA K e  Stanze, esperienze di teatro d’appartamento, sono due realtà che programmano spettacoli teatrali ed eventi culturali a Milano.  Entrambe sono realtà relativamente recenti e piccole ma cresciute in fretta, trovando un preciso posizionamento nel contesto cittadino.

La mancanza di pubblico giovane ha dato vita a un progetto capace di coinvolgere le fasce giovanili nelle rispettive rassegne e organizzazioni e di mettere a sistema strategie e reti per proseguire lavoro in futuro.

E’ nata quindi l’alleanza di due nuovi realtà, Stratagemmi Prospettive teatrali e Lapsus, capaci di integrare il progetto con specifiche competenze nella formazione del pubblico universitario e delle scuole superiori.
Stratagemmi Prospettive Teatrali si è specializzata in progetti di audience development, prediligendo un approccio qualitativo e continuativo, al quale ha dedicato nel tempo diversi studi e progetti.
Lapsus proviene dal mondo accademico della storia contemporanea. Organizza e promuove iniziative culturali per stimolare il pensiero critico sull’attualità.

Diffusione Partecipata prevede una stretta connessione tra analisi del contesto, obiettivi, target e strategie d’azione. In estrema sintesi il progetto vuole raggiungere:
1. il coinvolgimento attivo del target di riferimento – under 30 – in primo luogo nelle azioni previste e poi nella programmazione di ZONA K e Stanze;
2. il consolidamento delle strategie di audience engagement previste, per attivare progetti replicabili e sostenibili in futuro;
3. la stabilizzazione e capitalizzazione di una rete di relazione con figure di riferimento del mondo giovanile (docenti, associazioni, istituti scolastici);
4. la fidelizzazione di un gruppo circoscritto di under 30 da attivare quali promotori e mediatori tra gli spazi culturali e i loro pari e da coinvolgere nella programmazione futura di un focus interamente dedicato ai loro coetanei.

Partecipazione/diffusione:
–  coinvolgimento di gruppi di ragazzi ai laboratori finalizzati alla realizzazione di performance e progetti partecipati;
–  contatti con luoghi e realtà non teatrali del territorio disposte ad accogliere e diffondere progetti innovativi;
–  partecipazione di target specifici di studenti agli incontri di approfondimento sui temi dei focus;
–  partecipazione degli stessi studenti agli spettacoli oggetto degli incontri;
–  diffusione delle iniziative presso il gruppo dei pari.

Formazione:
–  creazione di gruppi di studenti delle scuole superiori di secondo grado in alternanza scuola/lavoro e avvio di laboratori di contestualizzazione dei temi e dei metodi proposti;
–  creazione di un gruppo di studenti universitari per avvio di un laboratorio di “osservatorio critico”.

Rete:
–  contatti con associazioni legate al mondo dei giovani e potenzialmente interessate alle performance teatrali;
–  contatti con docenti universitari e di scuola secondaria, interessati ai temi specifici dei focus.

ZONA K e Stanze hanno individuato alcune operazioni di teatro partecipato e diffuso che rappresentano la spina dorsale, il filo conduttore di tutto il progetto. Inserite in FOCUS Tematici – caratterizzati da una forte attenzione alla contemporaneità politica, sociale ed economica – attraversano le stagioni di entrambe le associazioni, come progetti speciali ma non isolati.
– Laboratorio e spettacolo di danza urbana partecipata a cura di Dance Makers “Long Lasting Landscape” (inserito nel focus CITIES, settembre 2018)
– Laboratorio e spettacolo partecipato a cura di Eleonora Pippo “Le ragazzine di Milano stanno perdendo il controllo” (inserito nel focus CITIES, settembre 2018)

Lapsus affiancherà ZONA K nell’organizzazione degli incontri e lavorerà in parallelo sul tema della contestualizzazione storica con i ragazzi dell’alternanza scuola-lavoro.
–  Percorso di approfondimento attorno allo spettacolo documentario di Milo Rau/IIPM “Hate Radio” (inserito nel Focus MEDIA. dicembre 2018)
– Percorso di approfondimento attorno allo spettacolo di Christophe Meierhans “Trial of Money” (inserito nel Focus MONEY. febbraio/marzo 2019)
– Laboratorio di scrittura e performance partecipata di Annie Dorsen “Spokaoke” (inserito nel Focus CAPITALISM, maggio/giugno 2019)

Attraverso una open call rivolta a 20 universitari o giovani professionisti provenienti da settori disciplinari diversi, Stratagemmi Prospettive Teatrali costituirà una redazione di POSTCARD FROM THEATRE (dai 20 a 25 partecipanti max) e 5 fotografi. I partecipanti avranno il compito di ideare e realizzare – sotto la guida dei tutor dell’associazione – innovative strategie di storytelling degli appuntamenti programmati da ZONA K in collaborazione con Stanze, con particolare attenzione all’audience reception.

Monitoraggio e Valutazione.
L’azione è volta da un lato alla valutazione dell’operato passato, dall’altro a una vera e propria riprogettazione in itinere sulla base dei dati. L’iter di lavoro prevede i seguenti passaggi:

Condivisione in sede di gruppo di coordinamento dei dispositivi e delle modalità di raccolta, per affinamento dei contenuti e delle procedure (con gli studenti appare decisiva la verifica della compilazione on line, ma questa soluzione dipende da informazioni che l’équipe di progetto non ha in questo momento);

Costruzione nella stessa sede di una matrice di responsabilità (RACI) per la raccolta dei diversi flussi previsti, di monitoraggio e valutazione, dei valori attesi dei diversi indicatori, dell’organizzazione dei momenti di monitoraggio e valutazione.

Incontri semestrali di monitoraggio ed annuali di valutazione, con la discussione in equipe di coordinamento dei risultati e conseguente reporting, sulle considerazioni condivise.

 

ZONA K e Stanze auspicano che l’aver mostrato modalità così differenti di proposte teatrali rispetto all’offerta più classica, attivi una curiosità e un desiderio di partecipazione che difficilmente qualunque comunicazione avrebbe potuto stimolare e possa fare dunque da traino per la visione di altre proposte. Stratagemmi Prospettive Teatrali prevede di innescare un circolo virtuoso che trasforma i membri della redazione in tutor, generando quel necessario ricambio di competenze/ambito/generazione, determinante in ogni processo di audience engagement. Lapsus grazie al processo formativo dei laboratori didattici e la conseguente rielaborazione dei focus produrrà contenuti informativi, comunicativi e promozionali destinati al medesimo target dei ragazzi. Il confronto tra gli studenti e i formatori permetterà inoltre di indagare criticità e problemi legati allo scarso interesse della loro fascia generazionale per il teatro elaborando strategie di intervento condivise mirate al loro maggiore coinvolgimento.

 

Diffusione partecipata è un progetto realizzato con il contributo di

 

KULT FESTIVAL

IL PROGETTO
KULT è stato un Festival dedicato alla cultura urbana partecipata che si è svolto in alcuni quartieri della città. Parole, musica, teatro, cinema, libri, design, fotografia, arte, cibo, danza sono diventati linguaggi che hanno invaso le strade della città e si sono offerti a tutti coloro che le hanno attraversate.
KULT è stato un festival fatto dal quartiere, per il quartiere, nel quartiere per contribuire a ritrovarne l’identità, arricchendola di nuovi contenuti e nuove esperienze. Un festival dove si è camminato, guardato, ascoltato, creato, giocato, danzato, andando alla scoperta di luoghi noti e sconosciuti in modo nuovo e curioso. I protagonisti sono state le strade, gli abitanti, i commercianti, le associazioni, le scuole, i passanti, i turisti…

ORIGINI
Il Festival KULT è nato nel 2013 per nostra iniziativa, di ZONA K, nel quartiere Isola di Milano, con attività rivolte soprattutto ai bambini. Dal 2014 al 2018 si è trasformato in ISOLA KULT, coinvolgendo sempre più realtà del quartiere. Nel 2016 si è sdoppiato con la nascita del GARIBALDI KULT.

COME
Il Festival KULT ha tessuto una rete tra gli abitanti del quartiere attraverso incontri avvenuti nei mesi precedenti la sua realizzazione. Ha condiviso aspettative, bisogni e disponibilità dei suoi abitanti. Ha creato partecipazione perché ha lasciato libertà in una linea condivisa.
Questo è stato possibile grazie al coinvolgimento di:
– associazioni del territorio impegnate in attività culturali, sportive, sociali, artistiche
– scuole primarie e secondarie inferiori (attraverso dirigenti, insegnanti e associazioni genitori)
– commercianti e realtà economiche
– singoli cittadini desiderosi di condividere un progetto e di farsene portavoce
– Municipio di riferimento


ORGANIZZAZIONE
L’organizzazione del Festival è stata demandata a un’associazione di zona, ben integrata nel territorio, capace di farsi capofila e organizzatore del festival.
Ogni realtà interessata (associazione, negozio, galleria, libreria, negozio ecc..) ha partecipato con attività o eventi autofinanziati in linea con il tema scelto.

Le edizioni del KULT Festival sono state rese possibili grazie ai patrocini di

       

INTERKULT

INTERKULT nasce nel 2015 come risposta al bando che il Consiglio di Zona 9 ha indetto per progetti di “intercultura e comunità in Zona 9” e affianca alcune associazioni e soggetti che da anni lavorano sul territorio con progetti culturali e di integrazione sociale.

Oltre a ZONA K che ne è capofila, i soggetti che hanno ideato e partecipano al progetto in forme e con iniziative diverse sono: ADA Stecca, de.de.p design democratico e partecipato, INSMLI/Casa della Memoria, MIC – Museo interattivo del cinema/Fondazione Cineteca Italiana, Associazione Academia di Capoeira, Associazione genitori scuola Govone, Cooperativa A.Me.Lin.c, Stripes coop sociale onlus.

INTERKULT si articola in una serie di iniziative e attività volte a cercare connessioni tra le diverse anime e culture della zona, lasciando che l’arte, il teatro, la fotografia, il cinema, il cibo diventino uno strumento per superare confini immateriali e per re-immaginare non solo forme di convivenza, ma soprattutto di conoscenza e di rispetto reciproci.

Obiettivo primo del progetto è operare in chiave davvero interculturale, cercando di non “ghettizzare” o “etniciz- zare” con operazioni culturali di settore, rivolte solo alle comunità immigrate o viceversa. Ogni ricerca, evento, laboratorio è pensato come momento di condivisione e avvicinamento reciproco che non nasconda le differenze ma le faccia emergere come ricchezza.

Le azioni previste cercano quindi incroci con persone di diversa provenienza culturale e geografica nella convin- zione che la conoscenza delle storie piccole e della Storia grande, delle abitudini e della cultura sia un veicolo fondamentale per il superamento dei pregiudizi. Coinvolge cittadini di ieri e di oggi, non solo come spettatori ma come protagonisti e attori diretti del progettare e fare cultura.

Alcuni appuntamenti di INTERKULT hanno preso il via durante il festival ISOLA KULT (25-27 settembre 2015) per ave- re una visibilità maggiore ed essere fruiti da un pubblico più vasto, altri durante l’autunno e l’inizio dell’inverno.

Ci auguriamo che questo sia solo un primo passo, nato grazie alla spinta del Consiglio di Zona 9, e che quanto avviato veda una continuità e un proseguimento in futuro.

Il canale YOU TUBE
di ZONA K

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