RAZIONE K
Emergency food kit for theatre addicted

Razione K era la razione di cibo dei soldati americani durante la seconda guerra mondiale.

RAZIONE K per noi è quasi una piccola ma sostanziosa razione di sopravvivenza, “leggera e compatta”. È fare e dare quello che è necessario per mantenersi vivi ma dosando le risorse e le energie. È calibrare le forze e i pesi, per essere davvero pronti a ripartire alla luce dei cambiamenti che ogni evento di tale portata porta con sé.

E’ un cambio di passo rispetto al passato, il segno di un anno di intermezzo tra un prima, molto chiaro e definito, e un dopo ancora da scrivere. Un anno ponte che da un lato porta a termine i progetti già avviati e ancora non presentati al pubblico, dall’altro presenta nuove idee dando seguito alle peculiarità che ci hanno contraddistinto negli anni: partecipazione del pubblico, performance urbana, attenzione al presente e ricerca di nuovi linguaggi nell’ambito dello spettacolo dal vivo.

Non ci sono più i focus ma una parte 1 e una parte 2. Proseguendo la metafora di Razione K: un lunch e un dinner, un primo e un secondo, un box 1 e un box 2. Una prima parte che si concentra da aprile a luglio e una seconda che riparte a settembre e comprende l’autunno/inverno fino alla fine del 2021.

Resta ferma la volontà di ribadire l’importanza di condividere progetti e idee con altre realtà della scena artistica e culturale milanese. Mai come nell’anno passato e in quello in corso il bisogno di relazioni, di scambi prospettici e di confronto sul futuro sono stati così importanti. Si conferma così la collaborazione con DANAE/Teatro delle Moire, Olinda/Da vicino nessuno è normale, Centro di residenza artistica della Lombardia IntercettAzioni, BASE, Stratagemmi, la Cooperativa Sociale Stripes, Terzo Paesaggio.

A livello nazionale ricordiamo che ZONA K è partner di In-Situ Italia, un consorzio culturale per l’arte nello spazio pubblico creato insieme a Indisciplinarte di Terni in collaborazione con BASE Milano, Sardegna Teatro di Cagliari e Pergine Festival in Trentino. “In-Situ Italia” raccoglie i partner italiani di “In-Situ”, la piattaforma europea creata nel 2003 e che oggi conta 19 partner da 13 paesi. Nel quadriennio 2020-2024, il consorzio italiano promuoverà la messa in rete di competenze e risorse, collaborando all’interno del progetto europeo “(Un)Common Spaces”.

Inoltre da quest’anno ZONA K è tra i nuovi partner che hanno aderito al Bando delle Residenze Digitali ideato e promosso da Centro di Residenza della Toscana (Armunia – CapoTrave/Kilowatt), in partenariato con l’Associazione Marchigiana Attività Teatrali AMAT, la Cooperativa Anghiari Dance Hub, ATCL Lazio per Spazio Rossellini, il Centro di Residenza Emilia-Romagna (L’Arboreto Teatro Dimora di Mondaino – La Corte Ospitale), la Fondazione Luzzati Teatro della Tosse di Genova.

 

 

         

BOX 1 APRILE – LUGLIO 2021                      BOX 2 SETTEMBRE – DICEMBRE 2021

RAZIONE K – BOX 1

Gli eventi della prima parte della stagione 2021 RAZIONE K Emergency food kit for theatre addicted

– Anteprima –
21 – 23 aprile 2021 ore 16.30
PROJECT AND DEVICE – tracce di un teatro multimediale
per il FESTIVAL DEI DIRITTI UMANI
[rubrica digitale]

19 – 22 maggio 2021 TORINO / 15 – 19 giugno 2021 MILANO
PLAY ME (ORIGINS PROJECT)
una produzione ZONA K, creazione CODICEFIONDA (IT)
consulenza drammaturgica Agrupación Señor Serrano (ES)
[performance multimediale]
Torino c/o Polo del ‘900
Milano c/o ZONA K

13 – 14 luglio 2021 ore 21.45
THE MOUNTAIN
Agrupación Señor Serrano
(ES)
[spettacolo multimediale]
presentato in collaborazione e c/o Olida/Da vicino nessuno è normale

20 – 21 luglio 2021 ore 21.00
A CERTAIN VALUE
Anna Rispoli
/ Martina Angelotti (IT)
performance partecipata per un massimo di 30 persone
presentato in collaborazione e c/o BASE

PROJECT AND DEVICE
tracce di un teatro multimediale.

Quest’anno, nel contesto del Festival dei Diritti Umani, abbiamo deciso di proporre una rubrica dal titolo  PROJECT AND DEVICE – tracce di un teatro multimediale nella quale portiamo tre esempi, differenti tra loro, di come il teatro si interroga sulla crisi della democrazia, sul ruolo dei media nel plasmare la realtà, sulle nuove strade digitali. In questo senso il teatro torna a essere strumento di riflessione civile, non solo per i contenuti quanto per i dispositivi messi in atto.

Valentina Kastlunger e Valentina Picariello, direttrici artistiche di ZONA K, introdurranno gli incontri.

 

21 Aprile 2021 ore 16.30 – 17.00
TEATRO | Arte, Algoritmo e Automazione. Il cammino di _Fase Nove insieme ai Rimini Protokoll
con Riccardo Tabilio e Chiara Campara, artisti dell’opera collettiva FASE NOVE // Assolo Urbano

L’emergenza pandemica ha comportato una divisione delle componenti sociali in rilevanti e non. Le professioni artistiche non sono rientrate tra quelle socialmente necessarie. Dobbiamo pensare a un mondo senza l’arte e di chi vi lavora? Una crisi così profonda può essere un’opportunità? FASE NOVE // Assolo Urbano è una camminata urbana nei luoghi importanti per l’arte a Milano che diventano palcoscenico di installazioni audio che, attraverso interviste a diversi esperti, si confrontano con la domanda provocatoria: Perché esiste l’arte?


22 Aprile 2021 ore 16.30 – 17.00
TEATRO | Play me: dispositivi tecnologici tra gaming e performance dal vivo
con Andrea Ciommiento, direzione creativa per Play Me (ZONA K)

Gli adolescenti, iperconnessi e fragili, terrorizzati e attratti dall’immagine di sé sui social media, esperti di sexting, video-game e binge drinking, possessori di SmartPhone come prolungamento del proprio corpo. Li conosciamo davvero? In questa performance lo spettatore si metterà in relazione con loro in un’esperienza immersiva. PLAY ME (ORIGINS PROJECT) è il risultato del lavoro sulle storie di ragazzi incontrati nella fase di ricerca drammaturgica a Torino e Milano. Produzione ZONA K, supporto ideativo e drammaturgico Agrupación Señor Serrano.


23 Aprile 2021 ore 16.30 – 17.00
TEATRO | The Mountain. Esiste la verità?
con Pau Palacios di Agrupación Señor Serrano

Scalare una montagna significa superare le difficoltà per raggiungerne la cima e vedere il mondo “così com’è”. Ma spesso guardando dall’alto si vedono nuvole e nebbia che ricoprono tutto e il paesaggio cambia continuamente. Com’è il mondo allora? Com’è la verità? Esiste? In The Mountain, l’ultimo spettacolo della pluripremiata compagnia catalana, convergono la prima spedizione sull’Everest dall’esito incerto, Orson Welles con la Guerra dei Mondi, un sito Web di fake news, un drone che scruta il pubblico, neve, immagini frammentate e Vladimir Putin che parla soddisfatto di fiducia e verità.

CODICEFIONDA (IT) cons. dramm. Agrupación Señor Serrano (ES)

Un bottone. Un giocatore. Uno schermo.

Ecco i nuovi barbari. Incomprensibili agli occhi del mondo adulto. Gli adolescenti, iperconnessi e fragili, terrorizzati e attratti dall’immagine di sé sui “social media”, esperti conoscitori di “sexting”, “video-game” e “binge drinking”, possessori di SmartPhone come prolungamento del proprio corpo. Ma cosa sappiamo degli adolescenti di oggi?

Un corto circuito narrativo dalle origini del videogioco alle origini dell’iGeneration.
Una esperienza immersiva in cui incontrare gli adolescenti di oggi tramite l’uso delle nuove tecnologie. Un percorso di creazione che racconta le nostre identità – reali e virtuali – grazie al confronto tra generazioni.

In questa performance lo Spettatore si troverà in relazione a loro. Potrà scegliere se confermare o mettere in dubbio le proprie aspettative, le proprie paure e i propri pregiudizi. Il fine ultimo sarà un “gioco performativo” per generare un incontro inedito e intimo. PLAY ME (ORIGINS PROJECT) è il risultato di un lavoro sulle biografie di ragazzi incontrati nella fase di ricerca e sviluppo drammaturgico tra Torino e Milano. Quello che il sociologo Morin definisce “cinema di autenticità totale”.

PLAY ME (Origins Project) è la nuova produzione di ZONA K che prosegue il percorso già intrapreso con Generazione gLocale nel 2017 attraverso il coinvolgimento di ragazzi, l’uso di nuovi dispositivi scenici e il supporto ideativo e drammaturgico di importanti nomi della scena internazionale, per questo progetto il pluripremiato collettivo catalano Agrupación Señor Serrano.

 

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Info: performance multimediale per singolo spettatore con utilizzo VR • pubblico dai 15 anni in su • durata 30 min. • ingresso ogni 15 min • in italiano

TORINO c/o POLO DEL ‘900
Palazzo San Celso – Corso Valdocco 4/A Torino

dettaglio orario: mercoledì, giovedì, venerdì ore 15.00 – 18.00, sabato ore 11.00 – 16.00
ingresso libero con prenotazione obbligatoria
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Direzione progettuale e creazione Andrea Ciommiento, creazione e referenza multimediale Simone Rosset, consulenza drammaturgica Álex Serrano e Pau Palacios, produzione esecutiva Valentina Picariello e Valentina Kastlunger, organizzazione e comunicazione Silvia Orlandi e Federica Bruscaglioni, programmazione applicazione VR Luigi Sorbilli e Giuliano Poretti, assistenza alla creazione Kausar El Allam, Shady Mostafa, Imane Mouslim, Jaouher Brahim, Mattia Ghezzi, Anes Fettar, Matteo Coppola, Momo Moukett, Filippo Farina, Lorenzo Bregant, Federica Bruscaglioni, David Benvenuto. Produzione ZONA K (Milano), creazione Codicefionda (Torino), consulenza drammaturgica Agrupación Señor Serrano (Barcellona), in collaborazione con Fuori Luogo Festival (La Spezia), Polo del ‘900 (Torino), Festival dei Diritti Umani (Milano), Istituto Professionale Albe Steiner (Torino), Yepp Italia (Torino) e Collettivo gLocale (Milano), Con il sostegno del MIC e di IntercettAzioni – Centro di Residenza Artistica della Lombardia e del Comune di Milano, Con il contributo di Dialoghi – Residenze delle arti performative a Villa Manin (CSS Teatro stabile d’innovazione del FVG). Si ringrazia ITAS Giulio Natta e Hotel San Guido di Milano, Digital Storytelling Lab – Università degli studi di Udine.

Il progetto è realizzato con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito di ORA! Produzioni di cultura contemporanea. Visita ora.compagniadisanpaolo.it

 

CODICEFIONDA (IT)
cons. dramm. Agrupación Señor Serrano (ES)

Nella Stagione Teatrale 2021 RAZIONE K arriva PLAY ME (Origins Project), la nuova produzione di ZONA K che prosegue il percorso già intrapreso con Generazione gLocale nel 2017 attraverso il coinvolgimento di ragazzi, l’uso di nuovi dispositivi scenici e il supporto ideativo e drammaturgico di importanti nomi della scena internazionale, per questo progetto il pluripremiato collettivo catalano Agrupación Señor Serrano.

Un bottone. Un giocatore. Uno schermo.

Ecco i nuovi barbari. Incomprensibili agli occhi del mondo adulto. Gli adolescenti, iperconnessi e fragili, terrorizzati e attratti dall’immagine di sé sui “social media”, esperti conoscitori di “sexting”, “video-game” e “binge drinking”, possessori di SmartPhone come prolungamento del proprio corpo. Ma cosa sappiamo degli adolescenti di oggi?

Un corto circuito narrativo dalle origini del videogioco alle origini dell’iGeneration.
Una esperienza immersiva in cui incontrare gli adolescenti di oggi tramite l’uso delle nuove tecnologie. Un percorso di creazione che racconta le nostre identità – reali e virtuali – grazie al confronto tra generazioni.

In questa performance lo Spettatore si troverà in relazione a loro. Potrà scegliere se confermare o mettere in dubbio le proprie aspettative, le proprie paure e i propri pregiudizi. Il fine ultimo sarà un “gioco performativo” per generare un incontro inedito e intimo. PLAY ME (ORIGINS PROJECT) è il risultato di un lavoro sulle biografie di ragazzi incontrati nella fase di ricerca e sviluppo drammaturgico tra Torino e Milano. Quello che il sociologo Morin definisce “cinema di autenticità totale”.

 

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Info: installazione multimediale per singolo spettatore con utilizzo VR • pubblico dai 16 anni in su • durata 30 min. • ingresso ogni 15 min • in italiano
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Direzione progettuale e creazione Andrea Ciommiento, creazione e referenza multimediale Simone Rosset, consulenza drammaturgica Álex Serrano e Pau Palacios, produzione esecutiva Valentina Picariello e Valentina Kastlunger, organizzazione e comunicazione Silvia Orlandi e Federica Bruscaglioni, programmazione applicazione VR Luigi Sorbilli e Giuliano Poretti, assistenza alla creazione Kausar El Allam, Shady Mostafa, Imane Mouslim, Jaouher Brahim, Mattia Ghezzi, Anes Fettar, Matteo Coppola, Momo Moukett, Filippo Farina, Lorenzo Bregant, Federica Bruscaglioni, David Benvenuto. Produzione ZONA K (Milano), creazione Codicefionda (Torino), consulenza drammaturgica Agrupación Señor Serrano (Barcellona), in collaborazione con Fuori Luogo Festival (La Spezia), Polo del ‘900 (Torino), Festival dei Diritti Umani (Milano), Istituto Professionale Albe Steiner (Torino), Yepp Italia (Torino) e Collettivo gLocale (Milano), Con il sostegno del MIC, Con il contributo di IntercettAzioni – Centro di Residenza Artistica della Lombardia e del Comune di Milano e Dialoghi – Residenze delle arti performative a Villa Manin” (CSS Teatro stabile d’innovazione del FVG). Si ringrazia ITAS Giulio Natta e Hotel San Guido di Milano e Digital Storytelling Lab – Università degli studi di Udine.

Il progetto è realizzato con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito di ORA! Produzioni di cultura contemporanea. Visita ora.compagniadisanpaolo.it

 

Agrupación Señor Serrano (ES)

C’è un’immagine ampiamente diffusa che ripercorre la storia delle idee: scalare una montagna, superare tutte le difficoltà per raggiungerne la cima e, una volta lì, poter vedere il mondo “così com’è”. Raggiungere la verità e non solo ombre e riflessi. È una bella immagine a tutti gli effetti.

Ma è davvero così? Spesso guardando dall’alto non si vede altro che nuvole e nebbia che ricoprono tutto o un paesaggio che cambia a seconda dell’ora del giorno o del tempo. Com’è il mondo allora? Com’è la verità? Esiste la verità? La verità è la cima di una montagna da coronare e basta, o piuttosto un sentiero freddo e inospitale che deve essere continuamente percorso?

In The Mountain, l’ultimo spettacolo della pluripremiata compagnia catalana, convergono la prima spedizione sull’Everest, il cui esito è ancora oggi incerto, Orson Welles che semina il panico con il suo programma radiofonico The War of the Worlds, giocatori di badminton che giocano a baseball, un sito Web di fake news, un drone che scruta il pubblico, molta neve, schermi mobili, immagini frammentate, e Vladimir Putin che parla soddisfatto di fiducia e verità.

Un palcoscenico bianco e diafano. Miniature in scala su dei praticabili, uno studio radiofonico, una riproduzione dell’Everest, schermi di proiezione portatili e treppiedi cinematografici costituiscono uno spazio a metà strada tra un set televisivo, un museo e un campo da badminton. Una rete di idee, storie, immagini, azioni e concetti è alla base del quadro drammaturgico di The Mountain. Con questi materiali, dispiegati in strati che si mescolano creando connessioni inaspettate, lo spettacolo si presenta come un’esplorazione senza mappa sul mito della verità.

 

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Info: spettacolo multimediale • durata 70 min. • in inglese con sottotitoli in italiano

Una co-produzione ZONA K presentato in collaborazione con Olinda/ Da vicino nessuno è normale

c/o Olinda/Da vicino nessuno è normale, Ex O.P. Paolo Pini – via Ippocrate, 45
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creazione Agrupación Señor Serrano drammaturgia e regia Àlex Serrano, Pau Palacios, Ferran Dordal performance Anna Pérez Moya, Àlex Serrano, Pau Palacios, David Muñiz management Art Republic
Una produzione GREC Festival de Barcelona, Teatre Lliure, Conde Duque Centro de Cultura Contemporánea, CSS Teatro Stabile di Innovazione del Friuli – Venezia Giulia, Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale, ZONA K, Monty Kultuurfaktorij, Grand Theatre, Feikes Huis Con il sostegno di Departament de Cultura de la Generalitat, Graner – Mercat de les Flors. Foto © Jordi Soler

 

 

Anna Rispoli / Martina Angelotti (IT)

Lanciato come un progetto di ricerca sulla condivisione e le pratiche di mutualizzazione, A Certain Value si immerge nelle esperienze radicali, artistiche e umane di quattro collettivi europei: un gruppo di detenute del carcere femminile, famiglie di migranti e minori non accompagnati che vivono in un edificio occupato, professionisti dell’arte che condividono un unico conto in banca, bambini eco-attivisti provenienti dalle scuole pubbliche o di progetti di istruzione a domicilio preoccupati per il destino del pianeta…

Tutte queste nuove voci raccolte a Rennes, Marsiglia, Bruxelles e Budapest hanno dato vita a una forma ibrida di spettacolo, dove conversazioni reali sono montate in un dialogo fittizio tra i diversi collettivi, invitando il pubblico a mettersi nei panni dei protagonisti in una sceneggiatura interattiva.

Leggendo ad alta voce le parole dei protagonisti di A Certain Value, gli spettatori avranno la possibilità di sentire la pluralità delle forme che il mutuo aiuto può assumere, di porsi domande chiave sulla messa in comune ed eventualmente di prendere in prestito per una serata il punto di vista di questo “sconosciuto” che vive l’urgenza di costruire una alternativa radicale alla solitudine individualistica, o quest’altro che reinventa ogni giorno il significato potente della condivisione.

ACV è nato dalla volontà di Anna Rispoli, artista e attivista e Martina Angelotti, curatrice d’arte, poi convertito in testo drammaturgico con l’aiuto di Celine Estenne, autrice e performer.

La performance arriva a Milano grazie alla relazione progettuale tra ZONA K e BASE.

 

 


Info: performance partecipata per un massimo di 30 persone • durata 90 min.  • in italiano

un progetto di ZONA K e BASE

c/o
BASE, Via Bergognone, 34 – Room 1400 –


 

concept e ricerca: Anna Rispoli e Martina Angelotti con le testimonianze degli abitanti dello Squat 59 St-Just, del gruppo Common Wallet, delle detenute del Centre Pénitentiaire pour Femmes de Rennes, della Comunità Italiana di Genk, dei bambini della Scuola Pirmaria °°° e del Mars Program Private Learning Group di Budapest scrittura: Anna Rispoli e Céline Estenne drammaturgia: Céline Estenne scenography Canedicoda design: Luca Coppola/AUT Design Collective producer e tour manager: Marine Thévenet produzione esecutiva: CIFAS partner delle residenze: C-TAKT Dommelhof/Genk, Lieux Publics/Marseille, Les Tombées de la Nuit/ Rennes, CIFAS/Bruxelles, PLACC/Budapest coproduttori: Atelier 231 (FR), Festival di Terni (IT), Freedom Festival (UK), La Strada Graz (AT), Lieux publics, pôle européen et centre national de créa- tion en espace public (FR), Norfolk & Norwich Fes- tival (UK), Østfold kulturutvikling (NO), Oerol Festival (NL), Theater op de Markt (BE), UZ Arts (UK).

 

Progetto pilota della piattaforma IN SITU, A Certain Value ha ricevuto il sostegno per la creazione nell’ambito del progetto ACT, cofinanziato dal pro- gramma Europa creativa dell’Unione Europea.

 

Anna Rispoli: artista italiana, vive a Bruxelles, lavora al confine fra pratica artistica e attivismo, esplorando attraverso la performance la triangolzaione fra esseri umani – città – identità.
Martina Angelotti: curatrice e critica d’arte, lavora all’ ideazione di progetti artistici interdisciplinari, tra arte pubblica e partecipativa, immagine in movi- mento e performance, in Italia e in tutta Europa.
Céline Estenne: attrice, drammaturga, coautrice, assistente alla re- gia e performer. Sta conducendo un ciclo di ricerca sulla questione del lavoro dal titolo Travail Passion, la cui prima parte, “We had good teeth”, è un pro- getto partecipativo transgenerazionale.

 

LOGO IN-SITU new

RAZIONE K – BOX 2

Gli eventi della seconda parte della stagione 2021 RAZIONE K Emergency food kit for theatre addicted

Dall’ 8 settembre 2021
THE WALKS
Rimini Protokoll (DE)
una produzione Rimini Apparat co-prodotta da ZONA K
[applicazione per smartphone]

21 settembre – 3 ottobre 2021 ore 15.00 – 18.00 ogni 10’ [lunedì riposo]
FASE NOVE // Assolo Urbano
Ekin Bozkurt, Chiara Campara, Giulia Oglialoro, Riccardo Tabilio, Francesco Venturi (IT) con Rimini Protokoll (DE)
un progetto di ZONA K e Casa degli Artisti
[camminata urbana] con partenza da Casa degli Artisti

2 ottobre 2021 ore 16.30
RADIO OLIMPIA, BOMBA LIBERA TUTT!
Collettivo MMM (IT)
[gioco performance a squadre] c/o piazza aperta di Via Toce

20 – 31 ottobre 2021
Vernissage 20 ottobre ore 19.00
martedì – domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 20.00 [lunedì riposo]
SALUTI DA …
Marilyne Grimmer (FR)
[mostra fotografica]

5 – 7 novembre 2021 ore 20.00
#NUOVIPOVERI
Guinea Pigs (IT)
[spettacolo]

22 – 28 novembre 2021
LA SETTIMANA DELLE RESIDENZE DIGITALI
[spettacoli e performance online]

26 novembre ore 20.00
27 novembre 2021 ore 17.00 e 20.00
GLI ALTRI لخرین
Corps Citoyen (IT/TN)
[spettacolo]

10 – 12 dicembre 2021 ore 20.00
CURVA CIECA
Muna Mussie (IT)
[performance]

Rimini Protokoll (DE)

THE WALKS è una raccolta di brevi audioguide per camminate urbane di Rimini Protokoll. Un’app che contiene una collezione di contenuti audio pensati per specifici tipi di luogo della città. A ogni traccia corrisponde una passeggiata diversa, una breve esperienza audio che invita a riscoprire e interagire con l’ambiente urbano.

Ogni singola passeggiata dura tra i 10 e 30 minuti. Inizi quando vuoi. Decidi tu quante passeggiate fare e in quale ordine farle. Il titolo di ogni passeggiata indica il luogo in cui camminare: “Cimitero”, “Acqua”, “Rotonda”, etc.

Le storie e i paesaggi sonori delle audioguide si possono ascoltare ovunque nel mondo. THE WALKS collega le persone del globo in un’esperienza locale attraverso il fondamentale atto umano del camminare.

Camminare in pubblico ha acquisito un nuovo significato con la pandemia. Un rito antico e quotidiano è diventato parte integrante di questa nostra nuova normalità. Le persone si incontrano, camminano, passeggiano per i quartieri, giocano nei paesaggi e percepiscono il loro ambiente in modo nuovo ad ogni passo.

THE WALKS intende il camminare come azione teatrale: una passeggiata audio guidata nel parco, una visita messa in scena nel supermercato, un’interazione ritmata sull’acqua. In ogni città voci, suoni e musica trasformano i luoghi familiari in palcoscenici e i paesaggi in scenografie: attraverso narrazioni, situazioni dialogiche, esplorazioni coreografiche o variazioni ritmiche e musicali del camminare.

THE WALKS è una produzione di Rimini Apparat co-prodotta da ZONA K.

 

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Info App: “The Walks” è un’applicazione per smartphone scaricabile gratuitamente da App Store o Google Play. Entro le 24 ore successive all’acquisto del biglietto, riceverai via mail il link all’app e il codice di attivazione per iniziare le passeggiate. 

Durata: a scelta, una traccia dura tra i 10 e i 30 minuti. L’app contiene in tutto 9 tracce.
Lingue: a scelta tra italiano, inglese, tedesco o francese.
Partenza: un luogo della città in cui ti trovi, dovunque tu sia, così come indicato dalla traccia audio da te scelta per partire.

Requisiti tecnici: Per far sì che l’app funzioni senza problemi, devi avere un sistema operativo attuale (5 o successivo per Android o 13 o successivo per iOS). Avrai bisogno di 100 MB di spazio di memoria sul tuo dispositivo per installare l’app “The Walks”.
“The Walks” è un invito a camminare a diverse velocità e intensità. Informazioni più dettagliate su ogni passeggiata sono disponibili nell’app.

Costo codice di accesso alle passeggiate: biglietto 4,99 euro, senza diritti di prevendita. Entro le 24 ore successive all’acquisto del biglietto, riceverai via mail il link all’app e il codice di attivazione per iniziare le passeggiate.
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Testo, regia Helgard Haug, Stefan Kaegi , Daniel Wetzel Idea, drammaturgia Cornelius Puschke Sviluppo app Steffen Klaue , Alexander Morosow Sounddesign/Mastering Frank Böhle Musica/Composizione Frank Böhle et al. (vedi passeggiate individuali) Progettazione grafica Ilona Marti Registrazioni vocali Rimini Protokoll, studio lärm e Lorenz Rollhäuser Direttore di produzione Maitén Arns Assistente di produzione Steven Sander Assistente sviluppo app Gaétan Langlois- Meurinne

Traduzione Panthea (Naomi Boyce , Aurélien Foster, Anna Galt, Erica Grossi, Vivian Ia , Adrien Leroux , Lianna Mark, Samuel Petit, Yanik Riedo, Lorenzo de Sabbata ) Esperti/Relatori Erdem Gunduz , Stephanie Haug, Katja Otto, Martin Schmitz, Antonio Tagliarini Contributi/Voci Bente Bausum, Melanie Baxter-Jones, Lena Bruun Bondeson, Lene Calvez, Maimouna Coulibaly, Louisa Devins, Margot Gödros, Melissa Holroyd, Christiane Hommelsheim, Stéphane Hugel , Timur Isik, Mmakgosi Kgabi, Kraffira, Alexandra, La Koffick Max Lechat, Joshua Lerner, Steve Mekoudja, Lara-Sophie Milagro, Kamran Sorusch, Antonio Tagliarini, Lucie Zelger Documentazione/Trailer Expander Film (Stefan Korsinsky , Lilli Kuschel)

Grazie a Barcellona Cicle de l’Aigua , Milagro Alvarez, Ignasi Batalle Barber, Aljoscha Begrich, Andreas Fischbach, Jannis Grimm (Institute for the Study of Protest and Social Movements), Ant Hampton, Lilli Kuschel, Jan Meuel , Barbara Morgenstern, Ricardo Sarmiento, Hilla Steiner, Enric Tello, Valentin Wetzel, SA, Gustavo Ramon Wilhelmi

Una produzione di Rimini Apparat in co-produzione con creart/Teatrelli, BorderLight – International Theatre + Fringe Festival Cleveland, European Forum Alpbach, Fondazione Armonie d’Arte, HAU – Hebbel am Ufer, Hellerau – Europäisches Zentrum der Künste, Internationales Sommerfestival Kampnagel, ZONA K, Festival PERSPECTIVESsostenuto da Fonds Darstellende Künste con fondi del Commissario del Governo Federale per la Cultura e i Media e il Dipartimento per la Cultura e l’Europa del Senato tedesco

 

 

BIO
Helgard Haug, Stefan Kaegi e Daniel Wetzel hanno fondato la compagnia teatrale Rimini Protokoll nel 2000 e da allora hanno lavorato in diverse formazioni sotto questo nome.  Sviluppano spesso le loro opere sceniche, gli interventi, le installazioni performative e le opere audio insieme a esperti che hanno acquisito le loro conoscenze e competenze al di fuori del teatro. Inoltre, amano trasporre strutture sociali in formati teatrali. Molti dei loro lavori sono caratterizzati dall’interattività e da un uso ludico della tecnologia.
Rimini Protokoll ha ricevuto il Mülheimer Dramatikerpreis per “Karl Marx: Das Kapital, Erster Band”, il premio tedesco per il teatro Faust, il Grand Prix Theatre dell’Ufficio Federale Svizzero per la Cultura, l’European Theatre Award, il Leone d’Argento alla Biennale Teatro di Venezia, così come il German Audio Play Award e il War Blinded Audio Play Prize.
Dal 2003 l’ufficio di produzione di Rimini Protokoll è a Berlino.

Bozkurt, Campara, Oglialoro, Tabilio, Venturi con Rimini Protokoll

Un progetto di ZONA K e Casa degli Artisti

L’emergenza pandemica ha comportato una divisione delle componenti sociali in sistemicamente rilevanti e non rilevanti. Per molti è stata una polarizzazione anche psicologica: tra ciò che è essenziale e ciò che è superfluo. Le professioni artistiche non sono rientrate tra quelle socialmente necessarie.

Dobbiamo pensare a un mondo nel quale l’arte non avrà più un ruolo? Possiamo immaginare una realtà che annulli l’esistenza dell’arte e di chi vi lavora? Che relazione può intrattenere l’arte con ognuno di noi in questo stato di crisi? Sta per finire qualcosa che è diventato da tempo stantio? Una crisi così profonda può essere un’opportunità?

FASE NOVE // Assolo Urbano invita a porsi queste domande nel contesto della città. Nove luoghi importanti per l’arte a Milano – alcuni iconici, altri insoliti – diventano il palcoscenico di nove installazioni audio che, attraverso interviste a diversi esperti, si confrontano con la domanda provocatoria: Perché esiste l’arte?

 

 

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Info: camminata urbana per 1 persona • in italiano • lunedì riposo

acquisto biglietti unicamente su zonak.it
Ritiro biglietti il giorno stesso della camminata 15 minuti prima dell’inizio presso il punto di partenza c/o Casa degli Artisti, Corso Garibaldi, 89/A – via Tommaso da Cazzaniga -M2 Moscova-

 

INFORMAZIONI FONDAMENTALI PER PARTECIPARE:
Sarà chiesto un documento come cauzione per l’uso del navigatore.
Trattandosi di un percorso a tappe obbligate l’orario di partenza è improrogabile. La camminata dura circa 120 min e sarà percorsa a piedi. Il luogo di arrivo è vicino a quello di partenza. Si raccomanda di munirsi di scarpe comode e impermeabile in caso di pioggia leggera; in caso di forte pioggia l’evento sarà annullato.

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** Azione performativa inserita in “IntercettAzioni” – Centro di Residenza Artistica della Lombardia: un progetto di Circuito CLAPS e ZONA K, Industria Scenica, Milano Musica, Teatro delle Moire, con il contributo di Regione Lombardia, MiBACT e Fondazione Cariplo.**

Artisti Ekin Bozkurt, Chiara Campara, Giulia Oglialoro, Riccardo Tabilio e Francesco Venturi Supervisione artistica Aljoscha Begrich e Jörg Karrenbauer (Rimini Protokoll) Project management Valentina Kastlunger (ZONA K) Coordinamento e mixing audio William Geroli Implementazione multimedia Stripes Digitus Lab In collaborazione con Eataly Smeraldo, Goethe-Institut Milano, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Libreria Feltrinelli di viale Pasubio, Giardini in Transito – Giardino Comunitario Lea Garofalo, Anteo Palazzo del Cinema, Caffè Letterario Cult, Piccolo Teatro di Milano  Main partner Casa degli Artisti BNP Paribas Si ringrazia  Armonium Galvan Foto Luca Del Pia Con la partecipazione di Marta Alessandri, Alice Bescapè, David Bidussa, Roberta Carpani, Mauro Ferraresi, Christian Gangitano, Antonio Ottomanelli, Laura Pugno, Palma Rivetti (Mina), Silvia Vizzardelli, Wu Ming 2


 

BIO

Ekin Bozkurt (sound designer), Chiara Campara (filmmaker), Giulia Oglialoro (autrice, giornalista), Riccardo Tabilio (autore e dramaturg) e Francesco Venturi (compositore) sono gli artisti che la seconda open call di Casa degli Artisti a tema “Work” ha selezionato nel marzo 2020 per il progetto artistico condiviso con il collettivo tedesco Rimini Protokoll.

Il lavoro, coordinato e seguito da Jörg Karrenbauer e Aljoscha Begrich di Rimini Protokoll nel ruolo di mentori, è stato completamente ripensato durante i mesi di lockdown. È restato centrale il tema del lavoro, ma ha deciso di concentrarsi in particolare sul lavoro nel mondo della cultura e dell’arte, tema reso ancora più urgente dalla crisi provocata dalla pandemia. Si è deciso di lavorare proprio sulla contingenza, considerandola un’opportunità, indagando la mutevole percezione degli spazi e degli operatori culturali.

Rimini Protokoll è un collettivo teatrale berlinese fondato nel 2000 da Stefan Kaegi, Helgard Haug e Daniel Wetzel e negli anni ha collaborato con diverse costellazioni di artisti. L’obiettivo è quello di espandere i mezzi del teatro al fine di creare nuove prospettive sulla realtà. Rimini Protokoll si avvale della collaborazione di esperti, le cui conoscenze e competenze vanno oltre il teatro, per produrre spettacoli, produzioni radiofoniche e interventi urbani che spesso traducono spazi urbani e strutture sociali in formati teatrali.

 

Collettivo MMM (IT)

Arriva a Milano Radio Olimpia, Bomba libera tutt!, un campo da gioco e una stazione radiofonica mobile ospitata da un camper California.

Sul campo da gioco, allestito nella nuova piazza di via Toce del quartiere Isola, si svolgeranno una serie di gare che porteranno il pubblico, diviso in squadre, a sfidarsi in un’inedita forma di olimpiade performativa contemporanea.
Tutti i giochi sono ispirati ad azioni performative di artisti noti e meno noti.

In diretta dal campo da gioco verranno introdotte le discipline, accompagnate e arbitrate le gare. Ogni azione sarà commentata in radiocronaca e verrano portati in trionfo vincitori e vinti.
Si tratteranno contenuti di approfondimento sulle performance degli artisti citati e sui temi a cui si farà riferimento nei giochi: lo spazio pubblico, il momento della festa, il gioco, il tempo non produttivo, in un susseguirsi di sfide, interviste ad “ospiti speciali” e ai partecipanti che rendono vive le frequenze in piazza di Radio Olimpia, Bomba Libera tutti!

 

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Gioco|Performance a squadre – durata 100 min. – in italiano
c/o Piazza Aperta di via Toce, Milano [Tram 2, 4]

In caso di pioggia l’evento sarà annullato.
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Ideato, realizzato e performato da Collettivo MMM: Martino Ferro, Maria Caterina Frani, Maria Pecchioli, Produzione Pergine Festival, in co-produzione con ZONA K  Il Giardino delle Esperidi Festival, In\Visible Cities / Contaminazioni digitali e con il supporto di Indisciplinarte e Periferico Festival, Progetto vincitore Bando Open_Creazione urbana contemporanea Ph. Giulia Lenzi

 

 

BIO
Il Collettivo MMM (Maria Pecchioli, Martino Ferro e Maria Caterina Frani) ha collaborato in passato all’attivazione di formati performativo-radiofonici (Forever, Maria di Sant’Elena, MMFight), ha co-diretto con l’associazione Fosca lo spazio Frau Frisör Fosca dedicato a linguaggi e contaminazioni artistiche proponendo un programma interdisiciplinare rivolto alla cittadinanza.
La relazione con il contesto, la capacità di coinvolgere e promuovere il singolo e il gruppo, la condivisione di pratiche e visioni sono alla base del percorso in comune. Maria Pecchioli è artista e producer di piattaforme cross-mediali, performer e film maker. Martino Ferro è scrittore e sceneggiatore di cinema e televisione. Maria Caterina Frani è attrice, performer, speaker e assistente alla regia.

Marilyne Grimmer (FR)

Marilyne Grimmer è una fotografa e visual artist francese che vive a Bruxelles (Belgio).

Saluti da… è un progetto fotografico partecipativo che indaga il rapporto di ognuno e ognuna con il qui e con l’altrove.
Grimmer ha incontrato gli abitanti di Pergine Valsugana, Milano, Modena, Gradisca e Campsirago (Lecco), immortalandoli nello spazio pubblico e teletrasportandoli nei ricordi del passato o nei luoghi dei sogni attraverso il montaggio fotografico.

Ne è nata una mostra di immagini che si possono ammirare nel foyer di ZONA K e una serie di cartoline surreali da collezionare.

Per la tappa milanese sono state fotografate Tiziana Freti, Maria Luisa Galelli, Melitta Manca e il mitico settenne Michele Giammello.

 

***Mostra fotografica. Creazione people-specific per OPEN CREAZIONE CONTEMPORANEA***

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Vernissage: mercoledì 20 ottobre ore 19.00
Orari mostra:  dalle ore 15.00 alle 20.00 – lunedì chiuso
Ingresso mostra  contingentato e gratuito

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Foto Marilyne Grimmer

 

BIO
Marilyne Grimmer è un’artista visiva francese che vive a Bruxelles, in Belgio. Alterna progetti personali come fotografa, progetti partecipativi con pubblici diversi, collaborazioni come scenografa per compagnie teatrali, installazioni e performance con il collettivo Repondeur automatik. La costruzione dello spazio mentale e fisico e le questioni di partecipazione, collaborazione e accessibilità a tutti i pubblici hanno un posto importante nel suo lavoro.

Guinea Pigs (IT)

Lo spettacolo #nuovipoveri della compagnia milanese Guinea Pigs è un percorso di ricerca multiforme che indaga le relazioni tra economia e società, auto-percezione, rappresentazione e auto-narrazione della ricchezza e della povertà. L’ Istat parla di 5 milioni di poveri su una popolazione che supera i 42 milioni di abitanti: i poveri superano l’11% della popolazione totale. Ci sono i poveri assoluti che non hanno le possibilità di far fronte a una spesa minima necessaria per acquistare beni e servizi di prima necessità e i poveri relativi che vivono con una spesa media mensile pari o inferiore ai 667,05 euro. Quindi l’Istat afferma che un povero è chi non riesce a soddisfare gli standard minimi di consumo, chi non riesce a spendere perché non ha.

Il dizionario Treccani definisce il povero come “colui che ha scarsi mezzi economici, che manca del denaro necessario e di tutto quanto il denaro può procurare”, etimologicamente “colui che produce poco”. #nuovipoveri è un progetto sul denaro e sulle sue contraddizioni, sul potere che ha di modificare equilibri e dinamiche di relazione, di decidere delle giornate dei singoli, della felicità delle famiglie e della costruzione dell’identità di un’intera società. Povertà di mezzi e di risorse, di relazioni, di idee e di conoscenze, di possibilità concrete nell’immaginare il proprio presente e un eventuale futuro. Chi sono oggi i nuovi poveri? Come si raccontano a se stessi? Alla società? E ancora come raccontano la società a se stessi? E quanto c’è di vero in questa auto-narrazione?

 

INCONTRO post spettacolo.
Venerdì 5 novembre in occasione della prima milanese di #nuovipoveri la compagnia Guinea Pigs incontrerà il pubblico in sala e proporrà un momento di confronto sui temi affrontati nello spettacolo.
Giulia Tollis, drammaturga della compagnia, guiderà l’incontro e inviterà il pubblico a prendere la parola per esprimere riflessioni e considerazioni, raccontare esperienze, sollevare domande o semplicemente esprimere una sensazione post visione dello spettacolo.
Ospiti del confronto saranno Diana De Marchi, insegnante e consigliera del Comune di Milano, negli ultimi cinque anni Presidente commissione Pari Opportunità e Diritti Civili; Valeria Verdolini ricercatrice dell’Università degli Studi di Milano, sociologa del diritto, attivista e presidente di Antigone Lombardia; Luisa Crevenna, psicologa e psicoterapeuta; una/un rappresentante delle Brigate della Solidarietà di Milano.

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Info: spettacolo • durata 90 min. • in italiano
Presentarsi 40 minuti prima dell’inizio dello spettacolo per ritiro biglietto
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di e con: Letizia Bravi e Marco De Francesca, drammaturgia: Giulia Tollis, regia: Riccardo Mallus, video: Julian Soardi sound design: Gianluca Agostini, set design: Stefano Zullo, light design: Martino Minzoni, set design assistant Giulia Meduri, produzione: Ecate, in collaborazione con Guinea Pigs, con il sostegno di ZONA K e Next – Laboratorio delle idee per la produzione e distribuzione dello Spettacolo dal Vivo Lombardo – Edizione 2019/2020 e con il sostegno di Teatro delle Moire. Grazie a Il Magazzino di Antonio Mingarelli. Azione performativa inserita in “IntercettAzioni”Centro di Residenza Artistica della Lombardia: un progetto di Circuito CLAPS e Industria Scenica, Milano Musica, Teatro delle Moire, ZONA K, con il contributo di Regione Lombardia, MIC e Fondazione Cariplo.

 

La compagnia ringrazia di cuore Laura Tognetti, Gabriele Di Nardo, Luisa Crevenna, Veronica Ceriani e sua figlia Emma e Michele Rota per essersi prestati al gioco. Ringrazia tutte le persone che, con le loro risposte al questionario, hanno contribuito ad arricchire i contenuti dello spettacolo. Ringrazia Sofia Pauly per la preziosa collaborazione, Francesco Martucci per la costante vicinanza, Benedetta De Falco per la calorosa presenza e Il Magazzino di Antonio Mingarelli per la generosa ospitalità.

 

BIO
Guinea Pigs nasce nel 2014 a Milano. Il primo progetto artistico è lo spettacolo Atti di Guerra (2016). Nel 2017, in collaborazione con il Teatro Out Off di Milano, produce lo spettacolo Casca la terra di Fabio Chiriatti, con il quale vince il bando Siae Sillumina 2016. Sempre nel corso del 2017 avvia il percorso di ricerca e creazione per progetti site specific tra installazione e performance In lotta con la realtà. La prima tappa, Sovra/Esposizioni, viene presentata all’interno di IT Festival. La seconda tappa, Il futuro è una trappola?, viene coprodotta dal Festival Castel dei Mondi e vede la collaborazione di Guinea Pigs con Equilibrio Dinamico Dance Company e con Anelo1997 laboratorio di architettura e scultura romano. Nel 2019, in collaborazione con Museocity, hanno realizzato interventi teatrali e performativi all’interno di alcuni musei di Milano nell’ambito del progetto AMUSE di Fondazione Cariplo.

La Settimana delle
Residenze Digitali

Dopo un anno di lavoro realizzato a stretto contatto con le tutor di progetto, Laura Gemini, Anna Maria Monteverdi e Federica Patti, esperte in creazione digitale, gli artisti vincitori del bando Residenze Digitali 2021 Chiara Taviani, Lilliú – ØNAR – Lapis Niger, Jan Voxel, Lorenzo Montanini con Simona Di Maio e Isabel Albertini, Margherita Landi e Agnese Lanza, fuse*, Mara Oscar Cassiani, aprono il loro processo creativo agli spettatori.

 

Acquista i biglietti sul sito delle Residenze Digitali entro e non oltre le ore 15.00 del giorno dell’evento.

 

Da lunedì 22 a domenica 28 novembre, un episodio al giorno, ore 16:00
Lorenzo Montanini, Simona Di Maio, Isabel Albertini
Into The Woods – la finta nonna

durata: 10 min a episodio
Progetto per le nuove generazioni, dai 7 anni in su
Con un solo biglietto si può accedere a tutti gli episodi che, una volta pubblicati, resteranno disponibili nei giorni successivi, fino al 28 novembre.

Da lunedì 22 a domenica 28 novembre, un episodio al giorno, ore 18:00
Chiara Taviani
Whatever Happens in a Screen Stays in a Screen

durata: 8 min a episodio
Con un solo biglietto si può accedere a tutti gli episodi che, una volta pubblicati, resteranno disponibili nei giorni successivi, fino al 28 novembre.

Lunedi 22 novembre, ore 19:00
Margherita Landi e Agnese Lanza 
Dealing with Absence

durata: 20 min
Il contenuto resterà accessibile fino a domenica 28 novembre.

Mercoledì 24 novembre, ore 21:00
Jan Voxel (Lorenzo Belardinelli, Cinzia Pietribiasi e Lidia Zanelli)
Olga legge i critters

estratto dal progetto “The critters room”
durata: 30 min
in collaborazione con Mikroradio

Giovedì 25 novembre, ore 20:30
fuse*
Sàl / Rite studio 0.2
durata: 75 min

Venerdì 26 e sabato 27 novembre, ore 18:30
Giacomo Lilliù, Lapis Niger, Collettivo ØNAR, MALTE
WOE – Wastage of Events
durata: 40 min

Domenica 28 novembre, ore 18:00
Mara Oscar Cassiani
I Am Dancing in a Room _ La Fauna 2k21
durata: 45 min

 

Talk
Martedì 23 novembre, ore 19:00 (accesso libero)
“Dust and data: cosa sappiamo delle polveri sottili” 

sul canale You Tube e sui canali social di Jan Voxel e AMAT

Mercoledì 24 novembre, ore 18:00 (accesso libero)
“La realtà come relazione: Sàl | Studio 0.2”

sui canali social di Armunia e La Corte Ospitale

Giovedì 25 novembre, ore 19:00 (accesso libero)
“Occuparsi dell’aria: l’attivismo ambientale nell’Antropocene”

sul canale You Tube e sui canali social di Jan Voxel e AMAT

Venerdì 26 novembre, ore 21:00 (accesso libero)
“I am dancing in a room, La Fauna 2k21; Wi-Fi performance, memestetica e Tik Tok liveness” 

sul canale You Tube e sui canali social di Teatro della Tosse

 

 

Il progetto delle Residenze Digitali nasce nel 2020 da un’idea del Centro di Residenza della Toscana (ArmuniaCapoTrave/Kilowatt), che da allora ha esteso il partenariato a Cooperativa Anghiari Dance HubAssociazione Marchigiana Attività Teatrali AMATATCL Associazione Teatrale dei Comuni del Lazio per Spazio Rossellini, Centro di Residenza dell’Emilia-Romagna (L’Arboreto – Teatro Dimora di MondainoLa Corte Ospitale di Rubiera), Fondazione Luzzati Teatro della Tosse di Genova, Associazione ZONA K di Milano.

 

2021: I PROGETTI SELEZIONATI

 

CHIARA TAVIANI: DIARIO DI BORDO

 

MARGHERITA LANDI E AGNESE LANZA: DIARIO DI BORDO

 

GIACOMO LILLIÙ, LAPIS NIGER, COLLETTIVO ØNAR, MALTE: DIARIO DI BORDO

 

FUSE*: DIARIO DI BORDO

               

 

JAN VOXEL (Lorenzo Belardinelli, Cinzia Pietribiasi e Lidia Zanelli): DIARI DI BORDO

         

Corps Citoyen (IT/TN)

Un provino.
Un attore solo in una scena western.
Prova, canta, si allena.
Prova il ruolo dell’eroe.
Ma il ruolo non è scritto per lui.

Gli altri لخرین è un dialogo acido, un lavoro leggero e ironico sulla percezione dell’Altro da noi che si muove in un territorio ibrido: immagini e canzoni banali, volgari e dirette si alternano a storie radicate nel profondo della nostra mentalità e identità occidentale.

In sottile equilibrio tra finzione e realtà, espone il dispositivo di potere che sottende la rappresentazione orientalista dell’Altro a partire dalla rappresentazione per eccellenza, la finzione scenica. Una voce fuori campo commenta, dà istruzioni, ricorda limiti e modalità. Il pubblico è parte integrante del gioco. Attraversando diversi generi, dal cinema al docufiction, dal teatro classico alla pubblicità, Corps Citoyen rivela il paternalismo coloniale nascosto sotto mentite spoglie riaffermando allo stesso tempo il diritto alla sua presenza in scena di una diversa narrazione possibile.

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L’ultima replica di sabato 27 novembre è seguita da un incontro tra la compagnia e il pubblico. Intervengono Fabrizio Fiaschini, docente di forme e linguaggi della performance all’Università di Pavia e direttore artistico de I Teatri del Sacro e Giada Cipollone, docente di regia e scrittura scenica nel teatro contemporaneo all’Università degli Studi di Pavia.

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Info: performance • durata 45 min. • in lingua italiana e tunisina
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Con Rabii Brahim, Marko Bukaqeja, Anja Dimitrijevic Voice-off Marko Bukaqeja, Carmelo Crusafulli, Anja Dimitrijevic, Giacomo Martini, Anna Serlenga, Chiara Stoppa, Ilaria Zanotti Performers in video Wassim Ghrioui, Alesa Herero, Nidhal S’hili, Nour Zrafi Spazio scenico Manuel D’Onofrio e Paola Villani Luci e video Manuel D’Onofrio Drammaturgia di scena Bruna Bonanno Costumi Salah Barka Cultural advisor Viviana Gravano Organizzazione e promozione Vittoria Lombardi / cultureandprojects Foto di scena Luca Centola, Matteo Ceschi, Federico Garibaldi Regia Anna Serlenga Con il sostegno di IntercettAzioni – Centro di Residenza Artistica della Lombardia, mare culturale urbano/ Qui e Ora residenza teatrale / COX 18, Tatwerk Performative Forshung, Base Milano, Santarcangelo Festival Crowdfounders Roberta Bruzzechesse, Ferdinando Brunetti, Giada Cipollone, Aurora Diotti, Chiara Giubilaro, Erica Grossi, Virginia Martinez Ojosnegros, Anna Kasten, Marta Paoletti, Letizia Paoletti, Carla Tulipano

 

**Azione performativa inserita in “IntercettAzioni”- Centro di Residenza Artistica della Lombardia: un progetto di Circuito CLAPS e ZONA K, Industria Scenica, Milano Musica, Teatro delle Moire, con il contributo di Regione Lombardia, MiBACT e Fondazione Cariplo.**

 

BIO
Corps Citoyen è un collettivo artistico pluridisciplinare basato tra Tunisi e Milano. La pratica del collettivo si compone di diversi strumenti disciplinari (danza, teatro, poesia, video, animazione, scrittura e ricerca antropologica) per creare nuove narrazioni contemporanee. L’obiettivo del gruppo è quello di rafforzare i valori della cittadinanza attraverso la pratica artistica, la formazione, la ricerca e la partecipazione attiva della società civile al fine di promuovere un cambiamento politico e sociale. Corps Citoyen perché l’obiettivo principale del gruppo è quello di attivare la riflessione sociale attraverso le potenzialità espressive dell’arte e del corpo in particolare, territorio di una battaglia biopolitica e spazio per una resistenza creativa.

 

Muna Mussie (IT)

Se chiudo gli occhi e cerco di definire la mia immagine, cosa vedo?
Una specchio cieco, una mancanza.
Nessuno è padrone della propria immagine poiché questa implica una co-relazione.
Ciò che è immediato – il mio corpo, la mia immagine – è distante da me.
 

Con Curva Cieca Muna Mussie rappresenta questa mancanza assieme a Filmon Yemane, un ragazzo non vedente dall’età di dodici anni. Fulcro della performance è la scoperta della lingua materna di Muna, in un dialogo tra la parola, segno, forma e significato. In scena, la voce di Filmon tiene delle lezioni di lingua tigrigna con l’ausilio di immagini provenienti da un abbecedario. Il corpo dell’artista performer tenterà di dirigersi dentro la sinuosità di questo alfabeto in una sorta di mimesi dinamica, provando ad attraversare il segno e incorporarlo per estrarne un senso altro.

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Info: performance • durata 40 min. • in italiana con sottotitoli in inglese
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concept e regia Muna Mussie con Muna Mussie e le parole di Filmon Yemane editing video Lino Greco produzione Short Theatre, ZONA K, Santarcangelo Festival, Spazio Kor, Città di Ebla con il supporto di Xing con il sostegno di Teatro di Roma – Teatro Nazionale

 

**Azione performativa inserita in “IntercettAzioni”- Centro di Residenza Artistica della Lombardia: un progetto di Circuito CLAPS e ZONA K, Industria Scenica, Milano Musica, Teatro delle Moire, con il contributo di Regione Lombardia, MiBACT e Fondazione Cariplo.**

 

BIO
Muna Mussie (Eritrea 1978) inizia il suo percorso artistico nel 1998 formandosi e lavorando come attrice performer con il Teatrino Clandestino fino al 2001. Frequenta nel 2002 il Corso Europeo di alta formazione per l’attore, condotto da Cesare Ronconi del Teatro Valdoca e prosegue la collaborazione come attrice fino al 2010. Dal 2001 al 2005 è parte fondante del collettivo di ricerca Open, dove a seguito della performance “opentolikemunamussie” (2005) inizia a maturare il desiderio di indagare modi scena. Il lavoro di Muna Mussie, tra gesto, visione e parola, indaga i linguaggi della scena e delle performing arts per dare forma alla tensione che scaturisce tra differenti poli espressivi. Tra le produzioni: Più che piccola, media (2007), Con Permesso (2008), progetto site specific Galata Perform Istanbul, Ti ho sognato, ma non eri il protagonista (2010). È autrice con Flavio Favelli della collezione di abiti FFMM (2007-2009). Tra i progetto internazionali: Monkey See, Monkey Do (Chapter I-II, 2011-2012); seguono l’installazione e performance Milite Ignoto (2015) e la performance Oasi (2018) che indagano le apparizioni fantasmatiche e la storia minore.Tra gli interventi oggettuali si segnala il progetto Punteggiatura (2018) basato sulla pratica del cucito, che vede la lingua come spazio politico-affettivo. Curva (2019), Curva Cieca (2021), Bologna St.173 (2021), Bientôt l’été (2021), Oblio (2021). Il suo lavoro è stato presentato ad Art Fall/PAC Ferrara, Xing Raum e Live Arts Week Bologna, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo Torino, Museo Marino Marini Firenze, Workspace Brussels, MAMbo Bologna, Màntica Cesena, propri dello stare in Santarcangelo Festival, Viafarini Milano, Ipercorpo Festival, Museion Bolzano, Festival Pergine Spettacolo, Sale Docks Venezia, ERT Bologna, Biennale Atlas of Transitions, Vie Festival Modena, Artcity Bologna, Manifesta 2020 Marsiglia, Archive Books Milano, SAVVY Contemporary, Short Theatre.

Filmon Yemane (Eritrea 1995), vive dal 2008 a Bologna. Partecipa a diverse attività culturali e a progetti artistici, tra cui la realizzazione di un docu-film con il collettivo ZimmerFrei all’interno del progetto Atlas of Transitions Bologna.

 

AA.VV.

ANTEPRIMA SPECIALE 

I Bohémien ha come protagonista un pezzo di storia tra i più affascinanti di Milano: la storia di Brera dei giovani artisti che lo abitavano tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo.

Il lavoro di scrittura è partito da una ricerca storica, dagli archivi cittadini e dalla ricostruzione della Milano d’inizio Novecento e dei luoghi cari agli artisti dell’epoca. Non un’audioguida ma un podcast a metà strada tra radiodramma e ricerca documentaristica che rivela al visitatore, allo spettatore, all’avventore curioso, un mondo ormai scomparso e inedito vissuto dagli artisti che iniziarono a frequentare Casa degli Artisti, costruita nel 1909, e Brera, contribuendo a costruire la fama di quartiere artistico che sopravvive ancora oggi.

I Bohémien è il primo capitolo, che presentiamo in anteprima, di una narrazione della storia di Milano attraverso il Novecento degli artisti.

 

Lavorazione al podcast studenti ed ex studenti dell’Accademia di Belle Arti di Brera; drammaturgo Luca Scarlini; sound designer Luca De Marinis. 

 

Il podcast sarà disponibile unicamente nei giorni 18 e 19 dicembre 2021