KinderKulturClub (DE)

Con il magico strumento Tagtool del gruppo Lichtgestalten di Düsseldorf si possono creare piccoli film animati dal vivo.

Nel laboratorio dedicato ai più grandi (sabato 1 novembre, dagli 8 anni in su), i bambini raccoglieranno fotografie della città e le interpreteranno graficamente insieme agli artisti per costruire piccole immagini animate in diretta e ispirate al titolo “La città che vorrei”.

Nel laboratorio dedicato ai più piccoli (domenica 2 novembre, dai 5 ai 7 anni) i bambini reinterpreteranno personaggi e ambientazioni delle fiabe: davanti agli occhi
dei genitori le magliette dei figli si trasformeranno in abiti da gran ballo, armature, pellicce, corazze e sulle pareti compariranno magicamente draghi e principesse,
foreste e castelli, pianeti e soli.

Ingresso laboratori 10 Euro. Sconti per fratelli e adulti accompagnatori.
Prenotazione consigliata.

In collaborazione con KinderKulturClub di Düsseldorf

Alice Schmid

Cinquanta bambini figli di contadini di montagna, sei miglia da percorrere per andare a scuola, un’infanzia nel cuore della Svizzera.

I Bambini del Monte Napf (Svizzera 2011) ci conduce di fattoria in fattoria in uno stile di vita isolato ma anche protetto e accudito.
Attraverso gli occhi dei bambini ci fa provare l’esperienza di un lupo che arriva all’improvviso o di un falco che attacca le galline di un pollaio.

Per 365 giorni la regista ha condiviso le giornate con i bambini di Romoos accompagnata dalla sua telecamera nel meraviglioso e potente comprensorio del Monte Napf  dove la leggenda racconta sia stato creato il tuono.

In collaborazione con MIC (Museo Interattivo del Cinema) – Fondazione Cineteca Italiana
Per bambini da 5 a 12 anni.

In lingua originale con sottotitoli in italiano. Durata 88 min

 

Il Giardino della Scienza di Ascona (CH)

Sai far sbocciare un fiore?
Vuoi provare un tipo di occhiali davvero speciale?
Riesci a far “sparire” l’acqua?

Vuoi provare a…

Vieni a divertirti con i giochi, gli esperimenti e le sorprendenti sfide scientifiche della nostra Scatola di Einstein.

 

Per bambini dai 7 agli 11 anni.

Partecipazione € 10,00

 

NATALE GLOBALE, NATALE SPECIALE

I laboratori sono per bambin* dai 5 agli 11 anni
6 € a laboratorio: per prenotazioni scrivi a biglietti@zonak.it o chiamaci!

+ luce a cura di Spazio
Ascoltare una storia, accendere una luce e trovarle il suo piccolo posto insieme a tante altre per illuminare le idee, i pensieri, le emozioni addormentati nel buio dell’inverno.

I bambini parteciperanno a un’esperienza collettiva che darà vita a un’installazione fatta da loro.
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Un Natale ingarbugliato
a cura di Pane Arte e Marmellata
Scopriamo insieme tanti modi diversi di raccontare e illustrare il Natale e poi, ritagliando e incollando creiamo il nostro  racconto unico e  stravagante da appendere all’albero.

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Mr Quadrago goes Xmas
A cura di Claude Marzotto
Chi ha mai incontrato Babbo Natale? Che faccia ha?
Per scoprirlo insieme giochiamo con una speciale macchina da stampa e il suo alfabeto espressivo. O come due Occhi ammiccanti, B come una Barba folta, A come… Aiuto sto scivolando nel camino! Stampiamo i nostri ritratti su grandi manifesti da mettere sotto l’albero
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Pigne, corteccia e vecchi bottoni
A cura di Deutsche Spielecke
Dalla tradizione tedesca materiali naturali e di riciclo per realizzare insieme una decorazione, un piccolo regalo, un pensiero natalizio.
Dai bambini per i grandi.

In lingua tedesca e italiana
http://www.dreamstime.com/stock-photo-christmas-tree-wooden-background-image34556720

Roberto Piumini

Roberto Piumini – autore, tra le altre cose, di diverse riscritture di miti (con aggiunte apocrife) – incontra bambini e adulti per raccontare storie di mitologia e di Eroi, di Dei greci dalle strane abitudini, di Mostri dalle orride fattezze, di Uomini coraggiosi e un po’ spregiudicati.

 

Scopri di più su Roberto Piumini

Dei_ed_eroi_dell'Olimpo_Piumini    Il_circo_di_ZEUS_Piumini

Carlo Ottolini

Biglietto unico: € 7.00

Dice Carlo: “Vi spiego come ho lavorato su questa Odissea.
Non ci sono state prove in privato. Ogni volta che provavo di fronte a me sedevano e ragazzi a cui tenevo un laboratorio teatrale: “l’Odissea raccontata e giocata”.
Raccontavo per un po’, poi le parole lasciavano spazio all’azione e insieme ai ragazzi si salpava alla volta di Itaca, ognuno con una piccola barca bianca “…la nave di Ulisse guidava la flotta diretta verso Itaca…” e via!
Una nave a dettare la rotta e le altre dietro a seguirla per un immenso immaginario mare che solcavamo prima di arrivare a Ismaro, città dei ciconi. Ma come è fatta Ismaro? Omero non ce la descrive e allora erano i ragazzi a inventarla a volte con palazzi di diamanti, pozzi d’oro e fiumi di cioccolato, altre volte città di fango e sassi.
E così procedeva il racconto, con la nostra fantasia a contaminare il testo (in totale libertà perché quando si parla di giganti, sirene e morti di solito non si hanno molte certezze).
Ognuno ha detto la sua: da Giovanni che ha sei anni ad Alberto che ne ha tredici. E le nuove parole e le nuove immagini si sono mischiate a quelle di Omero in un continuo gioco di sovrapposizione in cui alle volte il nostro racconto combacia con il suo mentre altre volte scorre a lato, senza tradirlo.

Così è nato il testo che racconto accompagnato dai bellissimi disegni di Pietro, Nicola, Carletto, Elena, Gloria, Cristiano, Mimmo…”

Testo, regia e interpretazione di Carlo Ottolini. Disegni di tantissimi bambini e ragazzi. Lavoro sulle immagini di Mirto Baliani. Progetto luci di Andrea Violato. Scena e costume realizzati dal corso di costume teatrale dell’Accademia di Brera di Milano. Elsinor produzione

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Bluemotion

Liberamente ispirato al mondo di Gianni Rodari.

Lo spettacolo è adatto anche ad un pubblico di bambini e ragazzi.
Dai 6 anni in su.

Uno spettacolo ispirato al mondo di Gianni Rodari, ricco di storie intelligenti, che sanno di gioia, fantasia, libertà. 7 telefoni disseminati nello spazio con cui chiamare e rispondere per farsi raccontare una storia. 7 voci che raccontano in diretta le favole di Gianni Rodari. 7 spettatori alla volta che potranno alzare la cornetta e ascoltare i centralisti nascosti: attori-narratori dalla provenienza più disparata, culturale e linguistica, che raccontano storie e dialogano con gli ascoltatori in tutte le lingue della nostra città.

Il progetto Favole al telefono nasce dall’incontro di due elementi portanti della ricerca di Bluemotion. Il primo riguarda la costruzione di dispositivi performativi e visivi che facilitino e indaghino la sfera della comunicazione tra due individui. Il secondo invece è la riflessione sul racconto come dono, sulla sua capacità di essere strumento di ascolto e dialogo.

Il dispositivo per Bluemotion è lo strumento necessario a creare un rito. Un rito laico, certamente, ma che sappia offrire la possibilità di sentirsi in un meccanismo comunitario. Nel caso di Favole al telefono il mezzo è il telefono col filo, caduto in disuso da anni, così come la limitazione a muoversi in uno spazio ridotto durante una conversazione telefonica. Questa costrizione spaziale provoca un senso di smarrimento, ma anche di intimità. Di solitudine, ma anche di stupore.

Si tratta di un’esperienza breve di dialogo telefonico con una persona sconosciuta. E ciò che si ascolta è una favola. Lo spazio ordinato e in penombra ospita la caotica gamma di favole che si nasconde dietro la cornetta, protegge il segreto che lega due persone che parlano al telefono senza conoscersi. E in questo piccolo incontro misterioso le favole diventano cartografie di vite, riti di passaggio, appunti di fantastica.

ideazione e regia Giorgina Pi; soundscape Valerio Vigliar; una produzione Angelo Mai – Bluemotion
con con Sara Benvenuto, Elettra Capuano,  Gianluca De Rubertis, Gian Marco Di Lecce, Mauro Milone, Giorgina Pi, Laura Pizzirani, Sofia Vigliar, Valerio Vigliar, Rodrigo D’Erasmo + Roberto Dell’Era degli Afterhours e Enrico Gabrielli dei Calibro 35

 

Bluemotion è una formazione nata nel 2008 a Roma all’interno dell’esperienza artistica e politica dell’Angelo Mai. Performer, registi, musicisti e artisti visivi si uniscono per creare a partire dalle proprie suggestioni, confrontando i propri sguardi sul presente e sull’arte. Le opere di Bluemotion sono sempre creazioni collettive, risultato dello scambio e delle visioni dei membri del gruppo.

Nicola Mogno

Nicola Mogno, fondatore di www.shareradio.it, propone un laboratorio per progettare e realizzare un vero talk show radiofonico!!

Si formerà una piccola redazione di giornalisti, conduttori e registi che darà voce al quartiere Isola con un mix di musica e voci di strada. Registratori mp3, smartphone, software audio saranno gli strumenti tecnici; curiosità, creatività e spirito di gruppo faranno il resto!

E’ prevista una breve uscita in quartiere per raccogliere interviste. Si mangerà tutti insieme “in redazione”.

Nicola Mogno, abitante del quartiere, si occupa di media education da 15 anni. E’ fondatore e station manager della radio web nata a Baggio nel 2010 www.shareradio.it per la quale cura percorsi di educazione all’uso e alla comprensione dei media all’interno di progetti educativi e scuole. Fa parte del gruppo di genitori promotori del progetto Isola in Gioco all’interno della Stecca 3.0 di via De Castillia 26.

 

Laboratorio webradio – per bambin* da 8 a 12 anni 
€ 15,00
a bambino – pranzo incluso
Prenotazione obbligatoria, posti limitati

 

Il mostro di Giufallo

Se Biancaneve potesse uscire dalla sua favola ed entrare in quella di Peter Pan, chi vorrebbe essere e cosa indosserebbe? Rivoluzioniamo i personaggi classici, cambiamo loro l’abito, facciamo loro vivere una nuova avventura, con uno sguardo diverso.

Costo partecipazione: € 8,00

Marco Bonfanti

Renato Zucchelli è l’ultimo pastore rimasto in una metropoli.
E ha un sogno: portare il suo gregge nel centro inaccessibile della città per incontrare
i bambini che non lo hanno mai visto, mostrando loro che la libertà e i sogni saranno sempre possibili finché ci sarà spazio per credere in un ultimo pastore…che conquistò la città con il suo gregge e con la sola forza della sua fantasia.

Un film e un incontro per riflettere su chi sono i nuovi rivoluzionari e se la ricerca di libertà e la fantasia possono aiutarci a fare “qualcosa di rivoluzionario”.

Dopo la visione del film incontreremo il regista Marco Bonfanti che ci racconterà a viva voce la sua bellissima esperienza.

Ingresso € 5,00 per bambin* e adulti.

Silvia Elena Montagnini

La storia.
Una donna inizia a raccontare di un muro. Un muro che aveva diviso la città.
O meglio aveva diviso la città dividendo le famiglie di quella città: da una parte quelle formate da un uomo e una donna sposati con figli e dall’altra tutte le altre.

Per fortuna adesso ci sono le porte nel muro. E si può passare.

Ma cos’è successo una manciata di anni fa?
Quando il muro è stato innalzato e ci hanno divisi?
Chi ha risolto la situazione e come?

Martina è figlia di due donne e sta da una parte del muro.
Piero è figlio unico di una coppia eterosessuale e sta dall’altra parte del muro.
Due bambini, eroi inconsapevoli, con la loro curiosità, la loro voglia di conoscersi, superano il muro e mettono in atto una piccola rivoluzione.

Cosa sono i muri?
I muri sono divisioni. Per le case sono protezioni. Un muro protegge chi ha paura di una minaccia esterna, di qualcosa che non si conosce e che potrebbe ferire. Un muro divide me da te. Oppure noi da voi. Oppure noi da loro. Loro, ancora più lontani di voi. Il muro è un astuccio alzato durante un compito in classe. Un muro è qualcuno che non ti parla e si gira di spalle. Un muro è una porta chiusa.

Un muro è un genitore, un parente che ti preclude la possibilità di esplorare liberamente persone o situazioni, di conoscere, di usare la tua curiosità per sperimentare, dandoti prima i mezzi per proteggerti nel caso di pericolo, ma lasciandoti libero.

Ma… Ogni eroe in ogni storia supera un muro. Le fiabe classiche sono piene di muri reali che costringono l’eroe o l’eroina in torri e castelli, o muri mentali (es Cenerentola che non si emancipa). Tutto ciò serve per andare verso la libertà e l’età adulta.

Ma non solo: i cartoni animati hanno iniziato, negli ultimi anni, ad affrontare il tema della diversità delle famiglie, basti pensare alla strana famiglia dell’”Era Glaciale”, che non si sceglie ma che è costretta alla convivenza, eppure poi si sceglierà dopo avere condiviso la strada, nonostante le profonde differenze.

In questa storia sono i bambini a trovare una soluzione e un punto di incontro, ma non lo fanno con un senso dell’epica, lo fanno semplicemente perché si scoprono e si affezionano.

 

di e con Silvia Elena Montagnini, da un’idea di Silvia Elena Montagnini e Milena Paulon, disegno luci Simona Gallo, foto di scena Francesca Savini, produzione Officine Papage, in collaborazione con Associazione Famiglie Arcobaleno

 

 

A seguire breve incontro con Famiglie Arcobaleno Milano e Chiara Reali de “Le cose cambiano”.
Per i più piccoli, laboratorio sul tema “Di che famiglia sei” con disegni e merenda.

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