Festival YouRban
programma artistico
1 ottobre 2025
Fabbrica Del Vapore

ore 17.00 e ore 20.00
TRICKSTER-P (CH)
EUTOPIA
[gioco teatrale da tavolo per 22 persone]
in italiano, durata 120 min.
▷ Partecipazione gratuita con prenotazione obbligatoria a biglietti@zonak.it. Il gioco teatrale si svolgerà al chiuso.
Eutopia esplora un nuovo modo di “fare insieme” attraverso un approccio ludico e multisensoriale, combinando performance, installazione e game design. Lo spettacolo invita il pubblico a partecipare attivamente, trasformando il teatro in un tavolo di azione collettiva dove ogni contributo produce risultati unici. L’esperienza mette in discussione modelli biologici, ecologici e antropologici, creando mondi possibili in cui umano e non-umano si intrecciano, dando vita a paesaggi multispecie in continua trasformazione. In Eutopia, gli esseri umani non sono al centro né antagonisti della natura, ma co-creatori di storie non umane generate dalla loro azione.
Eutopia explores new ways of “doing together” through a playful, multisensory approach, blending performance, installation, and game design. The audience actively participates, turning the theater into a collaborative space where each contribution shapes unique outcomes. The project challenges traditional biological, ecological, and anthropological models, creating worlds where humans and non-humans coexist, forming ever-changing multispecies landscapes. Humans are neither central nor antagonists to nature, but co-creators of non-human stories emerging from their actions.
Creazione Trickster-p,concetto e realizzazione Cristina Galbiati e Ilija Luginbühl, collaborazione artistica Simona Gonella, Yves Regenass, collaborazione al game design Pietro Polsinelli, spazio sonoro originale Zeno Gabaglio, occhio esterno Martina Mutzner, assistenza e collaborazione alla costruzione Arianna Bianconi, grafica e consulenza all’allestimento Studio CCRZ, foto e teaser Giulia Lenzi, produzione Trickster-p, LAC Lugano Arte e Cultura, co-produzione Theater Chur, ROXY Birsfelden, Südpol Luzern, TAK Theater, Liechtenstein, FOG Triennale Milano Performing Arts, residenza di creazione Le Grütli – Centre de production et de diffusion des Arts vivants, con il sostegno di Pro Helvetia – Fondazione svizzera per la cultura, DECS Repubblicae Cantone Ticino – Fondo Swisslos, Città di Lugano, Comune di Novazzano,Fachausschuss Tanz & Theater BS/BL, SWISSLOS/Kulturförderung KantonGraubünden, Landis & Gyr Stiftung, GKB BEITRAGSFONDS, Stiftung Dr. ValentinMalamoud, Boner Stiftung für Kunst und Kultur, BürgergemeindeChur, FondazioneWinterhalter
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ore 19.00
EL CONDE DE TORREFIEL (ES)
IO NON HO NOME/I HAVE NO NAME
[performance testuale]
in italiano, durata 35 min.
▷ Partecipazione gratuita fino ad esaurimento posti. La performance sarà annullata solo in caso di forte maltempo.
Io non ho nome/I Have No Name è un testo letto a fine giornata su un LED-Wall collocato in uno spazio aperto. Un testo che fa da sottotitolo al paesaggio. Lo schermo traduce in parole per il suo pubblico ciò che la Natura ha da dire agli esseri umani oggi. In questa proposta di El Conde de Torrefiel, il paesaggio naturale o urbano diventa tutti gli elementi di una pièce teatrale: è scenografia, è suono e luce, è narratore e protagonista, in un monologo che dà voce a qualcosa di tanto essenziale e minaccioso per le nostre vite quanto la Natura. Un dispositivo poetico che capovolge il punto di vista di 180° per immaginare come gli esseri umani siano percepiti dalla Natura. Un testo che mette in luce le contraddizioni in questo rapporto tra l’umano e la sua fonte primordiale, attraverso un discorso il cui tono oscilla tra oracolo e sogno, tra storia e finzione, e che ci invita a esplorare le ere del nostro mondo.
Io non ho nome/I Have No Name è stato creato per il progetto Shared Landscapes (sette opere tra campi e foreste) curato da Caroline Bernaud (Théâtre de Vidy) e Stefan Kaegi (Rimini Protokoll), dove diverse opere interrogavano l’ambiente naturale come spazio scenico.
Io non ho nome / I Have No Name by El Conde de Torrefiel is a text projected on a LED wall in open spaces, acting as a subtitle to the landscape. Here, nature, urban or natural, takes on every role of the stage: scenography, light, sound, narrator, and protagonist, in a monologue that reverses perspective and imagines how humans are perceived by nature itself. With a tone shifting between oracle and dream, history and fiction, the work highlights the contradictions of our relationship with this “primordial source” of life and invites us to explore the eras of our world. Created for Shared Landscapes, curated by Caroline Bernaud (Théâtre de Vidy) and Stefan Kaegi (Rimini Protokoll), the project explores the natural environment as a stage.
Un progetto di El Conde de Torrefiel, produzione Théâtre Vidy-Lausanne, un progetto Performing Landscape – produzione Rimini Apparat, Théâtre Vidy-Lausanne, Bunker and Mladi Levi Festival, Culturgest, Festival d’Avignon, Tangente St. Pölten – Festival für Gegenwartskultur, Temporada Alta, ZONA K e Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, con il co-finanziamento dell’Unione Europea.Con il sostegno di Berliner Festspiele.
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