Visioni, guerre, verità, prospettive, sogni e incubi
People / 1984: Back to No Future
Qui trovi i contributi delle ragazze e dei ragazzi del Liceo Manzoni, Lecco.
Camilla Cattaneo 4BC
“Il punto di forza di tutto lo spettacolo sono stati certamente gli effetti visivi utilizzati: i giochi ottici creati con le telecamere, gli schermi diversi, gli avatar, le proiezioni. Davano, allo stesso tempo, idea di progresso e di futuro per la molteplicità di apparecchiature elettroniche utilizzate.”
Amelia Castelli 4BC
“Oggi come quarant’anni fa ci troviamo a combattere contro guerre terribili, pandemie e carestie. Ai nostri personaggi non resta che tornare al presente, che viene però chiamato “no future”, sia perché non è diverso dal passato, sia perché nel 1984, non diversamente dal 2022, non si sapeva se ci sarebbe stato un futuro da costruire.”
Camilla Fumagalli 4BC
“Non è stato semplicemente un rivivere quello che si tende a ricordare degli anni ’80, ma un vero e proprio immergersi nei sogni e nelle paure di bambini e ragazzi di diverse parti del mondo di quel tempo: le rivolte, la guerra fredda, gli allarmi nucleari, l’angoscia, il tutto guardando appena fuori dalla finestra. Un viaggio nel tempo riuscito perché non solo estetico, ma pieno di emozione e verità.”
Eleonora Bisazza 4BC
“Con la sovrapposizione dei volti di quando erano giovani e di quando sono diventati ormai adulti, sembra che Gob Squad voglia trasmettere al proprio pubblico quanto la Guerra Fredda abbia fatto crescere troppo velocemente questi giovani, i quali si sono trovati ad essere adulti troppo presto.”
Emma Mossini 4BC
“Ogni attore viene inquadrato da una telecamera, permettendo allo spettatore di avere un secondo punto di vista e restituendo un’introspezione sui personaggi. Gli attori ci hanno resi partecipi delle loro vite, dei loro pensieri, delle loro idee e della storia dell’84.”
Luca Gilardi 4BC
“Come si può evidentemente notare nell’ultima scena dell’avatar emergono l’inquietudine, la paura, le perplessità verso una realtà che sta sconfinando nell’artificio e che, di conseguenza, insieme ad una serie di altri fattori, non può che portare ad un futuro incerto e instabile.”
Margherita Introzzi 4BC
“Tre ragazzi, una voce, un conto alla rovescia e in un attimo il ritorno ad un passato non troppo lontano. Nostalgia da una parte, paura dall’altra. Si ritrovano nelle loro case, con la loro famiglia – per qualcuno è un piacere, per qualcun’altro un incubo che torna a bussare alla porta.”
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