BIOGRAFIA D’ARTISTA – MAMU TSHI

Fermata Stratagemmi / Portrait pour Amandine

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La danza urbana è una pratica politica di resilienza. Nella cornice metropolitana rinchiusa tra cielo e asfalto, gli atti performativi diventano veri e propri posizionamenti individuali (e collettivi) rispetto alla postura della società: è questa la consapevolezza da cui le artiste e gli artisti partono per indagare la qualità del loro movimento.

È ciò che mette in atto con il proprio corpo, la propria biografia, e con grande talento, Mamu Tshi, pseudonimo di Amandine Tshijanu Ngindu. Artista di origine congolese, trasferitasi nella città svizzera di Losanna poco dopo la sua nascita, Mamu Tshi è una danzatrice e coreografa di fama internazionale nonché una delle figure contemporanee più influenti nella disciplina del krumping. Acronimo di “Kingdom Radically Uplifted Mighty Praise”, il krump è una danza urbana nata in California nel cuore degli anni Novanta, originata dall’evoluzione dello stile “Clown-dancing” e manifestazione del movimento “Black Dance”.

Mamu Tshi si avvicina giovanissima a questa forma ibrida di movimento: nato come sfogo per l’aggressività, il krumpin’ rappresenta una modalità di legame instauratosi con tutte le comunità afrodiscendenti che abitano il mondo e, per estensione, una risposta artistica all’oppressione sistematica di alcuni gruppi e alla frustrazione che ne deriva.

Dopo una prima esibizione nel 2019 al Théâtre Sévelin36 di Losanna nell’ambito di “Quarts d’Heure”, piattaforma per dare visibilità a giovani coreografe e coreografi, la danzatrice viene inserita dalla stessa istituzione nell’alveo dei propri artisti associati. In questi anni, Mamu Tshi ha collaborato con diversi artisti diventando un punto di riferimento imprescindibile per la sua disciplina e, attraverso la sua pratica, un simbolo di resistenza. 

Quando la krumper di Losanna incrocia il cammino di Faustin Linyekula, celebre coreografo congolese, sboccia l’idea di un viaggio insieme nella loro terra d’origine, tanto straordinaria quanto maltrattata e sofferente. Ne è nato Portrait pour Amandine: l’eco di quel ritorno a casa, alla scoperta delle proprie radici e di nuove consapevolezze. 


Effetti Collaterali

Rize (2005), film documentario di David LaChapelle: per scoprire le origini delle subculture del Clowning e del Krumping. Il Krump attua una rappresentazione catartica della violenza urbana, esorcizzata mediante una trance collettiva dal sapore tribale: il corpo è una miscellanea di pensieri, azioni e sentimenti che convivono e danno vita a trasformazioni sociali, poetiche e politiche in continuo divenire.

Tell Me Mama (2021), podcast, ideato e condotto da Igiaba Scego e Esther Elisha: attraverso il ritratto di nove donne afrodiscendenti, le due autrici si rivolgono al pubblico italiano per offrire modelli contemporanei di blackness e provare a scardinare alcuni stereotipi attraverso il racconto di storie vere.

Ricreare Mondi. Mobilità e mutuo aiuto tra Kinshasa e Cape Town (2023), saggio di Stefano Allovio: per scoprire il desiderio di socialità che caratterizza le comunità urbane di alcune zone del continente africano in contesti di anarchia e osservare da vicino le sorprendenti associazioni di mutuo soccorso, strumenti validi per la ricostruzione del capitale sociale. 

K.R.U.M.P. (2023), album di Tight Eyez: una raccolta musicale di brani di uno dei fondatori del genere krump, prodotta in collaborazione con Whip Head, per addentrarsi nei ritmi, nelle oscillazioni sonore e nelle atmosfere di questa danza.

Ivan Colombo

foto Sarah Imsand ®

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