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PERFORMANCE MUDEC

E così, eccoci qui, all’ultima performance. In teatro direbbero all’ultimo atto, solo che non siamo in teatro, ma in un Museo, per l’esattezza al Museo delle Culture di Milano.

Quello in Tortona?
Esatto, quello in Tortona.

Quello con la permanente e poi le mostre temporanee, a tema?
Sì, esatto, solo che Audiokids non si è concentrato sulla permanente e nemmeno sulle mostre, ma sui… Depositi.

I Depositi? Ma davvero? Quelli che di solito non sono aperti al pubblico? Quelli che bisogna essere dei curatori o dei custodi per vederli, altrimenti nisba?
Esatto, proprio quelli!

Ma scusa… MI risulta le stanze non siano enormi, i corridoi un po’ stretti… Dei Depositi appunto! Come avete fatto a farci entrare una classe di 25 bambini e pure i genitori?
Facile: abbiamo diviso in due gruppi ogni classe ciascun gruppo, con i rispettivi genitori due gruppi al giorno, per tre giorni di visita.

E il gruppo che non era impegnato nella performance? Restava fuori a girarsi i pollici?
No no, certo che no! Poteva visitare la mostra permanente.

Ah bene, benissimo! Resta che anche divisi a metà mi sembra foste comunque in tanti, se penso al corridoio dell’Africa o al passaggio dal Giappone al Sud America, o alle teche dell’Oceania…
Anche in questo caso la parola d’ordine è stata organizzazione: ogni sala o corridoio, un continente ogni continente un mondo da scoprire, degli oggetti (nelle teche), dei personaggi (alcuni veri, alcuni inventati), una traccia audio ogni traccia audio, un tema ogni tema, una breve performance.

E ogni breve performance?
Un piccolo gruppo di giovani attori e attrici!

Ma un attimo… ma in questa  ultima foto mi sembrate proprio tanti!
Si perché si sono aggiunti dei visitatori che non avevamo previsto: alcuni collaboratori del Museo si sono incuriositi e hanno chiesto un paio di cuffie!

E ce le avevate?
Ma certo!

E siete lo stesso riusciti a realizzare la visita?
Ma ancora non lo hai capito? Siamo or-ga-niz-za-ti!

Giusto giusto…. ma i bambini?
I bambini? Loro sono i più organizzati di tutti!

E allora che dire? Applausi, applausi e ancora applausi!