Bilderatlas
di e con CIRCOLO BERGMAN

In residenza nei giorni 1, 2, 4, 8, 9, 10, 12, 13 novembre e 4, 6, 7, 8, 13, 20, 21 dicembre 2018
Restituzione pubblica dal 15 al 18 novembre 2018


La memoria è una storia di fantasmi per adulti.  Aby Warburg

La vita privata altro non è che quella zona di spazio, di tempo, in cui io non sono un’immagine, un oggetto – ma ciò che devo difendere è il mio diritto politico di essere un soggetto. Roland Barthes

Alla sua morte nel 1929 lo storico dell’arte Aby Warburg lasciò un’opera incompiuta: l’Atlante della Memoria (Bilderatlas Mnemosyne): una serie di pannelli composti da montaggi fotografici, riproduzioni di opere d’arte, fotografie autografe e pagine di libri. Warburg era convinto che gli archetipi attraversassero la storia incarnandosi nelle immagini.

Oggi cerchiamo di comporre l’archetipo che vorremmo essere sulla tavola virtuale di Instagram. Di fronte alla moltiplicazione dei corpi in una galleria di riproduzioni, inseguiamo i fantasmi del desiderio. L’immagine ci sottrae alla morte ed entra in cortocircuito con il tempo.

Bilderatlas di Circolo Bergman è un’azione scenica modulare, divisa in tavole autonome e interdipendenti, che possono essere montate, smontate e ricostruite in spazi teatrali e non, alla ricerca di un atlante pervasivo in cui lo spettatore possa specchiarsi e moltiplicare sé stesso. Partendo dal dato biografico e dal rapporto con l’immagine dei performer coinvolti, lo spettacolo compie un viaggio confrontandosi coi diversi media che riproducendo il mondo creano il nostro immaginario.

Il rapporto di una “ninfa contemporanea” con la propria autorappresentazione sui social apre uno sguardo a ritroso nel tempo: dalle immagini visualizzate sullo schermo del nostro smartphone si passa alla definizione dei corpi nelle fotografie analogiche e negli strumenti di riproduzione istantanea come le Polaroid; dalla fotografia come mezzo di riproduzione della realtà che ha caratterizzato il Novecento si arriva a inseguire l’origine della visione nel colore e nelle opere pittoriche d’arte antica.

Il riflesso della rappresentazione ha sempre una risonanza nel corpo. In questa amplificazione della soggettività Bilderatlas va alla ricerca degli archetipi del nostro tempo.

 

concept Paolo Giorgio un progetto di Sarah Chiarcos, Paolo Giorgio, Marcello Gori regia Paolo Giorgio musica originale Marcello Gori allestimento e luci Sarah Chiarcos visual Dario Serio foto di scena Jo Fenz produzione Circolo Bergman _ Casa degli Alfieri testi intimamente condivisi con Sarah Ātman (e altre figure in corso di definizione)


 

Circolo Bergman
È un collettivo che si muove fra la creazione di un repertorio di drammaturgia contemporanea e la sperimentazione in area performativa, declinando nuovi formati di scrittura attraverso diversi media, con un particolare interesse per progetti site-specific. La modalità di lavoro parte da una progettazione orizzontale condivisa fra artisti e professionisti coinvolti in ciascun progetto, per arrivare in un secondo tempo a una definizione dei compiti e delle responsabilità operative.
Agisce in diversi territori, partendo dallo spettacolo dal vivo per abbracciare percorsi curatoriali, espositivi o editoriali. A seconda della natura specifica di ogni progetto, il collettivo si apre alla collaborazione con altri professionisti (videomaker, curatori, artisti, critici, attori, performer, danzatori), così come con non-professionisti. Ha prodotto gli spettacoli: Werther, o dell’assoluto (Teatro i, 2014), La cosa peggiore che possa capitare a un cane (esperimento di scrittura collettiva di Sarah Chiarcos, Festival Mixitè, 2015), Fondamenta (Teatro Ringhiera, 2015), Calcografia (produzione Circolo Bergman-Teatro i), Macinante (produzione Circolo Bergman- Casa degli Alfieri, commissione del Festival Pergine Spettacolo Aperto, 2016), Pergine, via San Pietro 4 (produzione Circolo Bergman- Casa degli Alfieri, commissione del Festival Pergine Spettacolo Aperto, 2017).
Circolo Bergman è composto da: Paolo Giorgio, regista e drammaturgo;  Sarah Chiarcos, drammaturga e responsabile degli allestimenti; Marcello Gori, musicista, drammaturgo, responsabile del suono.

 

Il collettivo Circolo Bergman è inserito in “Intercettazioni” –  Centro di Residenza Artistica della Lombardia: un progetto di Circuito CLAPS e Industria Scenica, Milano Musica, Teatro delle Moire, ZONA K, con il contributo di Regione Lombardia, MiBAC e Fondazione Cariplo.

 

 

 

 

 

 

 

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