SGUARDI – NEI RITUALI DEGLI ALTRI

Fermata Stratagemmi / The Last Minute Before Mars

Ventiquattro persone riunite in cerchio, in piedi e in silenzio: è il pubblico di Last minutes before Mars, intento a seguire una serie di brevi video, uguali per tutti, ognuno dal proprio visore VR. Spettatori separati tra loro mentre scorrono le narrazioni su uno schermo virtuale, ma mai pienamente isolati. Proprio in quanto strumento di evasione, i visori riescono a connettere chi li sta usando, permettendo a un’eterogenea comunità di sguardi di abitare luoghi digitali in maniera sempre differente e conducendo a una nuova percezione dello spazio. A guidare questo viaggio immobile sono le voci di chi ha girato i video: ragazze e ragazzi di un laboratorio teatrale realizzato in scuola superiore, intenti a raccontare frammenti delle proprie quotidianità.

“Beautiful perfectly ordinary day”: è il leitmotiv della performance che accoglie gli spettatori, un mantra che ci accompagna in una processione di momenti ordinari estrapolati dalle giornate dei sei giovani protagonisti. Si tratta di piccoli rituali, momenti che rimarrebbero celati se non venissero mostrati dall’interno, facendo immergere estranei nelle proprie vite, con un rivoluzionario cambio di prospettiva. È questo il materiale alla base di un tentativo di condivisione con il pubblico, a cui infatti viene richiesto di abbandonare qualsiasi riserva di imbarazzo e, una volta tolto il visore, di raccontarsi attraverso i propri eventi ordinari o di fissarsi, sfiorarsi, cercarsi.

Che sia un modo particolare di osservare le persone in metrò o l’attenzione riservata alla propria madre prima della buonanotte, a intrecciarsi è la percezione delle vite private, finestre attraverso le quali poter vedere negli altri qualcosa di nostro, o almeno sentirsi più simili e vicini. I video punteggiano e contrappuntano momenti di riflessione e di contatto tra spettatori, in un proliferare di immagini e parole, corpi e device, luci al neon e buio. Un folgorante incontro tra virtualità e materia, che la compagnia Mammalian Driving Reflex sceglie come dispositivo per raccontare le adolescenze turbolente dell’oggi: l’insondabile lontananza tra la propria vita privata, domestica, e l’intimità imprevista, o forse anche ricercata, con gli altri. La possibilità di intercettare e conoscere la fisionomia della privata quotidianità di sconosciuti, diviene allora strumento necessario per poter assottigliare le pareti tra gli individui e porre freno a un imperante individualismo: accedere così a Marte, e muoversi assieme in un’esistenza al plurale. 

Nadia Brigandì e Leonardo Ravioli

foto @Lorenza Daverio

The Last Minute Before Mars

Originariamente co-commissionato e co-prodotto da ZONA K e Triennale Milano Teatro, prima nazionale della performance della compagnia canadese è andata in scena presso ZONA K tra i mesi di marzo e aprile 2023.

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