Vivere AUDIO IBRIDA

di Livia Cattoni

People / Audio Ibrida

Ho iniziato la mia esperienza di stagista presso ZONA K con poca o niente cognizione di cosa volesse dire organizzare, produrre, ma prima ancora progettare uno spettacolo o performance urbane… men che meno un gioco urbano dove a giocare è il pubblico in prima persona!

La mia avventura di assistente alla produzione per il progetto AUDIO IBRIDA, gioco urbano alla scoperta degli Spazi Ibridi Socioculturali di Milano, è iniziata, potrei dire, “con il botto”. Sì, perché improvvisamente mi sono trovata ad attraversare Milano in lungo e in largo, letteralmente, da nord a sud e da est a ovest: sono andata a trovare direttori artistici e responsabili degli spazi ibridi, scoprendo posti in cui non mi sono mai avventurata ( o per mancanza di informazioni o, ammetto, per pigrizia), visioni di “fare arte” e riqualificare ambienti e contesti sociali, progetti in cantiere e storie consolidate. Ogni spazio una realtà, un piccolo mondo.

Ma non ho detto la cosa più importante: non ero sola! Eh già, perché oltre al team di ZONA K in sede, in particolare Federica Di Rosa, ho lavorato con Veronika Tzekova, artista in residenza, che si è occupata delle installazioni artistiche a tema linguaggio per il progetto AUDIO IBRIDA. Io e Veronika abbiamo fatto dei bei sopralluoghi nei vari spazi, chiedendo, ascoltando, ma soprattutto osservando. Osservando molto, col sole e con la pioggia. E’ incredibile come passi il tempo quando stai osservando attentamente un luogo per scrutarne l’essenza e devo dire che dopo un po’ anche io sono stata coinvolta in questo processo di “indagine dell’essenza” cui Veronika è particolarmente legata per la sua prassi e ricerca artistica.

Cosa posso dire ancora? Tanto, troppo perché stia in una pagina, probabilmente. Quel che è certo è che per la prima volta in vita mia ho seguito una produzione dall’inizio alla fine. Cosa c’è all’interno della parola “inizio” e cosa nella parola “fine”? In pratica, tutto! E… la fine non è poi l’inizio vero e proprio? O meglio, il compimento? Quando AUDIO IBRIDA “è andata in scena” è stato come vedere un bimbo nascere: il mio entusiasmo, almeno, era alle stelle! Risuonavano nelle mie orecchie le tracce audio che avevo collaudato e mi immaginavo (non di rado ridendo di gusto) tutte quelle persone di pubblico immerse nell’esperienza dell’esplorazione, colte di sorpresa, a volte perplesse, molto spesso sfinite (non pare, ma muoversi in giro per Milano può stancare!), ma credo in fondo felici di aver fatto un’esperienza simile.

Quello che mi sorge spontaneo dire, alla fine di questo troppo breve excursus di esperienza vissuta, è che sono grata alla vita e alle persone con cui ho lavorato per avermi dato la possibilità e l’immensa ricchezza di sentire, ascoltare, provare, immaginare e anche eseguire un mosaico, dove i pezzetti sono stati l’esperienza di professioniste e professionisti che mi hanno mostrato qualcosa di inedito e di illuminante. Di questo mosaico mi piace ora isolare tutti questi piccoli pezzi, e ricordare ciascuno per quel che ha saputo mostrarmi e darmi: uno sguardo profondo e intelligente sulla realtà, filtrato da parole dense di significato, una capacità organizzativa e progettuale alimentata dall’amore per il proprio lavoro, una vivacità comunicativa che vuole raccontare un progetto importante e dal grandissimo potenziale…Ognuno ha messo una parte di sé autentica in questo progetto. E, a prescindere da tutto, quando questo accade, è sempre un successo. Altro non dico, perché invito tutti a vivere AUDIO IBRIDA, da qualsiasi prospettiva!

Audio Ibrida

AUDIO IBRIDA è un viaggio, un gioco urbano attraverso Milano, è una voce elettronica di un navigatore speciale che guida alla scoperta degli Spazi Ibridi Socioculturali che abitano la città. E' stata presentata al pubblico nel dicembre del 2022 all'interno del palinsesto di Milano è Viva del Comune di Milano.

Livia Cattoni: è cresciuta a Milano città e un po’ la ama, un po’ la odia… Ha studiato lingue e letterature straniere (tedesco e russo) e poi si è rivolta alla cultura più in generale, avendo come obbiettivo quello di poter, un giorno, organizzare eventi e produzioni per lo spettacolo. Da settembre a dicembre 2022 è stata stagista presso ZONA K. Ama il teatro, praticamente in ogni sua forma.

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