Berlin (BE)

THE MAKING OF BERLIN

14 - 15 novembre 2024 ore 19:30

performance  | durata 110 min
in inglese con sottotitoli in italiano

c/o Teatro La Cucina / Olinda onlus via Ippocrate 45, Milano


Herbert è il nome di un uomo. L’altro si chiama Friedrich. Sono seduti nel parco Tiergarten, proprio nel centro di Berlino. È la città da cui la compagnia ha preso il nome e l’ultima della serie di ritratti di città immaginifiche del ciclo Holocene. Come spesso accade con BERLIN, che opera all’intersezione tra teatro e documentario cinematografico, vediamo i due uomini non dal vivo, ma su un grande schermo di proiezione.

In Europa, Berlino è considerata la città più severa perché unisce il pensare al passato e il pensare al futuro. Nel solco narrativo degli altri capitoli del ciclo, i BERLIN affrontano la complessa storia bellica della città concentrandosi su una storia più piccola, quella di Friedrich Mohr. Da giovane, Mohr fu direttore d’orchestra – “il roadie dell’orchestra” – dei Berliner Philharmoniker, finanziati dal Ministero della Propaganda di Hitler durante la Seconda Guerra Mondiale, e rimase l’unica orchestra a suonare a Berlino nel 1945 mentre i bombardamenti alleati razziavano la città e l’Armata Rossa si avvicinava.

The making of Berlin – con la musica dei fiati eseguita dal vivo sul palco – offre uno sguardo senza filtri al processo di creazione di Berlino ma, soprattutto, ci offre la testimonianza di uno di quei “non coraggiosi” che non si sono opposti quando i loro colleghi e amici musicisti furono espulsi dall’orchestra perché ebrei.

La regista teatrale e cinematografica Fien Leysen riprende il processo di creazione per un documentario dietro le quinte. Le sue riprese finiscono anche nello spettacolo. Nel corso dello spettacolo si scopre gradualmente che la storia di Mohr è piena di inesattezze e che sembra voler ripristinare l’irreparabile. Fino a che punto si può spingere la verità quando si cerca un’espiazione?

Regia Yves Degryse Con (sul palco) Yves Degryse, Fien Leysen, Sam Loncke (alternato), Geert De Vleesschauwer, Marjolein Demey, Bregt Janssens, Koen Goossens (alternato) Rozanne Descheemaeker, Matea Majic, Diechje Minne, Jonathan van der Beek (alternato) con (film) Friedrich Mohr, Martin Wuttke, Stefan Lennert, Werner Buchholz, Alisa Tomina, Krijn Thijs, Chantal Pattyn, Symfonisch Orkest Opera Ballet Vlaanderen, Alejo Pérez, Yves Degryse, Caroline Große, Michael Becker, Claire Hoofwijk, Alejandro Urrutia, Marek Burák, Marvyn Pettina, Farnaz Emamverdi, Team BERLIN: Jane Seynaeve, Eveline Martens, Jessica Ridderhof, Geert De Vleesschauwer, Sam Loncke, Manu Siebens, Kurt Lannoye, Team Opera Ballet Vlaanderen: Jan Vandenhouwe, Lise Thomas, Eva Knapen, Christophe De Tremerie Video e video editing Geert De Vleesschauwer, Fien Leysen, Yves Degryse Stage video editing Maria Feenstra Riprese con il drone Yorick Leusink, Solon Lutz Filmati dietro le quinte Fien Leysen Scenografia Manu Siebens Construzione del set Manu Siebens, Ina Peeters, Rex Tee, Joris Festjens Scenografia e set cinematografico Jessica Ridderhof, Klaartje Vermeulen, Ruth Lodder, Ina Peeters Musica e  mixaggio Peter Van Laerhoven Musica live Rozanne Descheemaeker, Matea Majic, Diechje Minne, Jonathan van der Beek (alternato) Musica del film Peter Van Laerhoven, Tim Coenen, Symfonisch Orkest Opera Ballet Vlaanderen olv Alejo Pérez Mixaggio orchestra Maarten Buyl Sound design e mixaggio Arnold Bastiaanse Registrazione suoni Bas De Caluwé, Maarten Moesen, Bart Vandebril Coordinatore tecnico Manu Siebens, Geert De Vleesschauwer, Marjolein Demey Responsabile produzione Jessica Ridderhof Supporto alla produzione Germany Daniela Schwabe, Gordon Schirmer Ricerca Wagner Clem Robyns, Piet De Volder Stage di ricerca Annika Serong Fotografia Koen Broos, Gordon Schirmer Coordinatore tecnico BERLIN Marjolein Demey Assistente di produzione Jane Seynaeve Produzione BERLIN Coproduzione DE SINGEL (Antwerp, BE), le CENTQUATRE-PARIS (FR), Opera Ballet Vlaanderen (BE), VIERNULVIER (Ghent, BE), C-TAKT (Limburg, BE), Theaterfestival Boulevard (Den Bosch, NL), Berliner Festspiele (DE) Con il supporto del Flemish Government, Sabam for Culture, Tax Shelter of the Belgian federal government via Flanders Tax Shelter

Foto di Koen Broos

Fondatori di BERLIN nel 2003, Bart Baele, Caroline Rochlitz e Yves Degryse decisero di non scegliere un genere in particolare, ma di avventurarsi nel regno del documentario e lasciare che fossero i luoghi delle loro incursioni a guidare la loro ispirazione. Questa filosofia ha dato vita a due cicli progettuali: Holocene (l’attuale era geologica) dove il punto di partenza è sempre una città o un altro luogo del pianeta, e Horror Vacui (paura del vuoto) nel quale storie vere e toccanti vengono delicatamente districate attorno ad una tavola. Il ciclo Holocene comprende Jerusalem, Iqaluit, Bonanza, Moscow e Zvizdal. I primi tre episodi di Horror Vacui sono invece Tagfish, Land’s end e Perhaps all the dragons. I BERLIN sono tuttora al lavoro su entrambi i cicli. The Making of Berlin è l’ultimo capitolo di Holocene. La compagnia ha lavorato in 27 paesi diversi negli ultimi anni, all’interno di vari circuiti: dai teatri agli spazi espositivi, dai festival alle location speciali.

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