Lola Arias (AR)

VETERANS

20 - 23 novembre 2018
ore 17.00 - 21.00

“Incredibilmente potente” Indipendent

 

In questo progetto del 2014 Lola Arias indaga la questione di cosa significhi essere un veterano di guerra del conflitto delle Malvinas.

La video installazione è composta da cinque video che raccontano di come viene ricordato il conflitto da coloro che nel 1982, all’età di 18 anni diventarono soldati e di come oggi, all’età di 50 anni, si sentano dei veterani. Ognuno di loro ricostruisce la propria esperienza in un luogo che vive giornalmente: uno psicologo rivive l’esplosione di una bomba nell’ospedale psichiatrico in cui lavora, un campione di triathlon rivive la morte del suo partner in una piscina dove si allena tutti i giorni…

Tutti loro rivivranno i loro ricordi come se una macchina del tempo avesse riportato all’oggi il loro passato.

 

Videoinstallazione per 12 persone, in spagnolo con sottotitoli in italiano

 

Ideazione e regia: Lola Arias Con i veterani argentini della Guerra delle Malvinas: Guillermo Dellepiane, Daniel Terzano, Marcelo Vallejo, Dario Volonté, Fabián Volonté Messa in scena: Nele Wohlatz, Ignacio Masllorens Riprese: Manuel Abramovich Camera: Manuel Abramovich, Ignacio Masllorens Suono: Francisco Pedemonte, Facundo Moreno Produzione: Sofía Medici, Luz Algranti Editing: Alejo Moguillansky Assistente all’editing: Nele Wohlatz Traduzione: Daniel Tunnard

 

Lola Arias (1976) è una scrittrice, regista teatrale e performer. Collabora con artisti di diverse discipline in progetti musicali, cinematografici e artistici. Le sue produzioni giocano con le zone di sovrapposizione tra realtà e finzione. Lavora con attori, poliziotti, mendicanti, musicisti, ballerini, prostitute, bambini e animali. In Striptease (2007) il protagonista è un bambino, che striscia sul palco mentre i suoi genitori litigano al telefono. In El amor es un francotirador (2007), gli artisti raccontano storie d’ amore vere e fittizie mentre una rock band suona dal vivo. In Mi vida después (2009), sei artisti ricostruiscono la giovinezza dei loro genitori negli anni’ 70 in Argentina con foto, lettere, cassette e vecchi vestiti. In Cile ha messo in scena L’ anno in cui sono nata (2012), sulla base delle biografie di persone nate durante la dittatura di Pinochet. La sua opera L’ arte di fare soldi(2013) è stata eseguita da mendicanti, prostitute e musicisti di strada dalla città di Brema. I suoi progetti con Stefan Kaegi sono Chácara Paraíso (2007) che coinvolge agenti di polizia brasiliani, e Airport Kids (2008) con nomadi di età compresa tra i 7 e i 13 anni. Tra il 2010 e il 2012, insieme hanno curato un Festival di interventi urbani Ciudades Paralelas a Berlino, Buenos Aires, Varsavia, Zurigo, Singapore e altre città. I suoi testi sono stati tradotti in più di sette lingue e le sue opere teatrali sono state realizzate in diversi festival tra cui Steirischer Herbst, Graz; Festival d’ Avignon; Teatro Spektakel, Zurigo; Wiener Festwochen; Spielart Festival, Monaco di Baviera; Alkantara Festival, Lisbona; Radicals Festival, Barcellona, Under the radar, New York. E in luoghi come: Theatre de la ville Paris, Red Cat LA, Walker Art Centre Minneapolis, Museum of Contemporary Art Chicago. Insieme a Ulises Conti compone e suona musica e ha pubblicato diversi album.

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