LOLA ARIAS

THEATRE AS A REMAKE OF THE PAST

20 novembre 2018 ore 17.00

L’arte può essere un modo per far rivivere il passato? In che modo la realtà e la finzione si sovrappongono? Cosa sottintende l’espressione arte documentaria? Che tipo di processi di scrittura consentono questo tipo di progetti?

Attraverso i video e i materiali delle sue opere, la regista argentina Lola Arias parla della sua esperienza nel campo dell’arte documentaria e dei progetti interdisciplinari utilizzando il teatro, il cinema e le arti visive nell’ultimo decennio. Arias affronta diversi aspetti della genesi e dello sviluppo delle sue opere, dove lei problematizza il rapporto tra estetica e politica, realtà e finzione, opera d’arte ed esperimento sociale.

 

 

Lola Arias (1976) è una scrittrice, regista teatrale e performer. Collabora con artisti di diverse discipline in progetti musicali, cinematografici e artistici. Le sue produzioni giocano con le zone di sovrapposizione tra realtà e finzione. Lavora con attori, poliziotti, mendicanti, musicisti, ballerini, prostitute, bambini e animali. In Striptease (2007) il protagonista è un bambino, che striscia sul palco mentre i suoi genitori litigano al telefono. In El amor es un francotirador (2007), gli artisti raccontano storie d’ amore vere e fittizie mentre una rock band suona dal vivo. In Mi vida después (2009), sei artisti ricostruiscono la giovinezza dei loro genitori negli anni’ 70 in Argentina con foto, lettere, cassette e vecchi vestiti. In Cile ha messo in scena L’ anno in cui sono nata (2012), sulla base delle biografie di persone nate durante la dittatura di Pinochet. La sua opera L’ arte di fare soldi(2013) è stata eseguita da mendicanti, prostitute e musicisti di strada dalla città di Brema. I suoi progetti con Stefan Kaegi sono Chácara Paraíso (2007) che coinvolge agenti di polizia brasiliani, e Airport Kids (2008) con nomadi di età compresa tra i 7 e i 13 anni. Tra il 2010 e il 2012, insieme hanno curato un Festival di interventi urbani Ciudades Paralelas a Berlino, Buenos Aires, Varsavia, Zurigo, Singapore e altre città. I suoi testi sono stati tradotti in più di sette lingue e le sue opere teatrali sono state realizzate in diversi festival tra cui Steirischer Herbst, Graz; Festival d’ Avignon; Teatro Spektakel, Zurigo; Wiener Festwochen; Spielart Festival, Monaco di Baviera; Alkantara Festival, Lisbona; Radicals Festival, Barcellona, Under the radar, New York. E in luoghi come: Theatre de la ville Paris, Red Cat LA, Walker Art Centre Minneapolis, Museum of Contemporary Art Chicago. Insieme a Ulises Conti compone e suona musica e ha pubblicato diversi album.

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