Welcome Project (DE/IT)

INTIME FREMDE

29 – 30 marzo 2017
ore 20.30

Intime Fremde/Intimi stranieri è dedicato ad una riflessione sul confine, l’identità, il concetto di nazione, paese d’origine, all’incontro/scontro di anatomie fisiche e culturali, emotive.

L’Europa ci ha abituati a viaggiare low cost e a sentirci a casa in tutti i paesi dell’Unione. Ma il vecchio continente difende le sue frontiere con acqua spinata e C.I.E. I confini esistono nascosti ovunque: mentre facciamo la spesa, quando ci guardiamo, sfioriamo, evitiamo, nel volto coperto della vicina di casa, negli odori che si incontrano nella tromba delle scale. E quello che c’è dietro una porta, dietro una linea ci fa, da sempre, paura. Se è vero che siamo tutti biologicamente simili, è altrettanto vero che siamo tutti culturalmente diversi, e provvisti di diversi diritti. Noi siamo forse fatti di ciò che mangiamo, delle nostre esperienze, delle decisioni che abbiamo preso nel corso della nostra vita, di ciò che amiamo, di ciò per cui combattiamo?

Che cos’è l’identità? Che cosa significa nazionalità? Che cosa significa cittadinanza?

 

Intime Fremde è uno spazio in cui guardare in controluce le paure e i desideri di un’umanità divisa tra il bisogno di appartenere e quello di libertà. In scena tre attrici che vivono in Germania, ma che hanno tre origini culturali differenti, costruiscono barriere e cercano spazi di intimità.

Lo spettacolo ha avuto due residenze presso il Teatro del Lemming e ha debuttato il 20 novembre 2015 presso l’Acker Stadt Palast di Berlino.

 

In inglese, italiano e arabo.

Con Aurora Kellermann, Lina Zaraket, Serfiraz Vural regia Chiara Elisa Rossini luci Alessio Papa di Welcome Project – The foreigner’s Theatre produzione Teatro del Lemming in collaborazione con TATWERK PERFORMATIVE FORSCHUNG_Berlino

 

 

Welcome Project è un progetto al femminile nato a Berlino nel 2015 da un’idea di Chiara Elisa Rossini. Il gruppo è formato da quattro artiste che vivono in Germania, ma che hanno origini culturali differenti.
Il suo nome nasce dalla loro esperienza personale come emigrate, ma anche dal concetto di teatro come mondo governato da altre regole, uno spazio dove possono accadere cose fuori dell’ordinario.

Condividi questa pagina: