Isola Teatro (IT)

FRIENDLY FEUER
(una polifonia europea)

9 - 11 febbraio 2017
ore 20.30

In un’Europa instabile e segnata da una crisi che diventa condizione esistenziale permanente, la tragedia del singolo, quale che fosse la sua identità nazionale e linguistica, a fronte di una modernità feroce, parla a noi e di noi più che mai – racconta la regista Marta GilmoreIl nemico, l’altro, i confini, oggi che per entrare in Europa si muore, e per restarci si finisce strozzati dai debiti, sono parole che meritano nuove domande, nutrite dalla consapevolezza di un passato tuttora doloroso”.

Friendly Feuer è uno spettacolo/performance per una scrittura collettiva sulla relazione fra l’Europa di oggi e quella di cento anni fa, all’alba del primo conflitto mondiale.

La lente attraverso cui guardare le vicende di allora è la condizione di chi a quella “guerra totale” tentò invano, più o meno consapevolmente, di sottrarsi: disertori, soldati affetti da nevrosi di guerra; soldati di schieramenti avversi che misero in atto tregue informali; e così via.

Sulla scena, le tante possibili declinazioni del “fuoco amico” che dà titolo al lavoro, in una narrazione frammentata e corale, una polifonia europea con una sensibilità estetica che ricorre ai linguaggi del contemporaneo per dialogare con la storia, rifuggendo la retorica delle celebrazioni. Così le vicende individuali di diserzione, nevrosi di guerra e suicidio vengono giustapposte a domande relative a un presente precario e a suo modo feroce.

Concetti quali nemico, straniero, codardia, coraggio e patria, sono coniugati al passato come al presente, senza fornire risposte esaustive. Mentre, gli interpreti passano da una lingua all’altra mescolando fra loro i diversi dialetti, nel ricordo di una generazione di fanti spesso semianalfabeti che andò alle armi nel ‘mondo di ieri’.

 

 

Regia e drammaturgia Marta Gilmore sulla base di una scrittura collettiva; con Eva Allenbach, Tony Allotta, Armando Iovino, Marta Gilmore, Vincenzo Nappi; responsabile tecnico Andrea Gallo; produzione Isola Teatro; con il sostegno di Centro Didattico Musicale, Roma; Crowdarts, sotto l’Alto Patrocinio di Istituto Svizzero, Roma

 

Isola Teatro ha iniziato le sue attività nel 2005, con la messa in scena dello spettacolo L’Isola, del drammaturgo sudafricano Athol Fugard, con la regia e la traduzione di Marta Gilmore. Da allora la compagnia ha messo in scena La strada ferrata (finalista Premio Scenario 2007), con il quale il gruppo ha iniziato a misurarsi con un lavoro di scrittura collettiva e costruzione drammaturgica. Questo percorso è proseguito con Brucia. Nel 2010 ha debuttato con Senza Lear, una riscrittura della tragedia shakespeariana dal punto di vista delle tre figlie del re, progetto vincitore del Premio Lia Lapini 2009, che ha preso parte al progetto REACT! promosso da Santarcangelo dei Teatri. Nel 2015 il collettivo ha preso parte al progetto Caryl Churchill, Non normale non rassicurante, a cura di Paola Bono, con Bluemotion, Accademia degli Artefatti e La casa d’argilla teatri, curando la mise en espace di Sette bambine ebree di Caryl Churchill. La sua ultima produzione, Friendly Feuer (una polifonia europea), ha debuttato all’E45 Fringe Festival di Napoli 2015.

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